Wall Street attende i verbali della Federal Reserve

Wall Street attende i verbali della Federal Reserve

Poco mossi i future sui principali indici di New York mentre dalle minute dell’istituto centrale potrebbe emergere una spaccatura dei membri del FOMC sul futuro dei tassi di interesse.

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Wall Street ferma

Wall Street poco mossa nell’attesa dell’apertura ufficiale, dopo le chiusure in rosso di ieri condizionate ancora dai dati sulle vendite al dettaglio di luglio che hanno aumentato l’incertezza sulle prospettive dei tassi di interesse.

I future sul Nasdaq, quelli sul Dow Jones e i contratti sullo S&P500 scambiano intorno la parità a circa un’ora dal suono della campanella, indicando un’apertura incerta per la seduta di oggi.

Pochi scambi anche sul dollaro, fermo sia nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,0918) che verso un paniere di 6 valute.

I verbali della Fed

Oggi l’attenzione sarà rivolta tutta sui verbali della riunione della Federal Reserve del 25-26 luglio scorso, previsti per le ore 20.00 italiane, occasione in cui la banca centrale aveva alzato i tassi di 25 punti base e portandoli al massimo da da 16 anni, segnalando anche che le prossime mosse politiche dipenderanno dai nuovi dati economici.

“I recenti commenti di diversi responsabili politici del FOMC (Federal Open Market Committee) sembrano suggerire una spaccatura tra coloro che ritengono che una lunga pausa sia appropriata e coloro che vogliono un ulteriore inasprimento”, spiega Michael Hewson, capo analista di mercato presso CMC Markets in una nota, pertanto “sarà interessante vedere se questi aspetti emergeranno nei verbali”.

Previsioni

Il rapporto sulle vendite al dettaglio di luglio ha mostrato un aumento quasi doppio rispetto alle aspettative degli economisti, aggiungendosi a una lunga lista di dati che hanno mostrato un consumatore più resistente di quanto previsto, facendo temere un altro aumento dei tassi di interesse da parte della Fed, sempre con l’obiettivo di raffreddare l’inflazione.

“Questo robusto aumento non conforterà i funzionari della Fed e mantiene sul tavolo il rischio di una politica monetaria più restrittiva”, secondo l’economista statunitense di Oxford Economics, pertanto “il Powell probabilmente adotterà un tono da falco al simposio economico di Jackson Hole la prossima settimana".

“La resistenza dei consumatori statunitensi complica il quadro per la Fed”, scriveva ieri in una nota l'analista di Citi US economics research, Gisel Hoxha, e “le sorprese al rialzo della domanda di beni comportano un aumento del rischio di aumento dei prezzi per una categoria di inflazione che quest'anno si è dimostrata attendibilmente morbida”.

I futures sui fed funds indicano una possibilità inferiore al 50% di un aumento dei tassi di 25 punti base al meeting di novembre e la forte probabilità del taglio dei tassi a maggio.

Secondo lo strumento Fedwatch del CME Group, le scommesse dei trader su una pausa nel rialzo dei tassi a settembre sono quasi al 91%.

Notizie societarie e pre-market USA

Tesla (-2%) ha tagliato i prezzi in Cina per la seconda volta questa settimana, riducendo i prezzi delle Model S e X di oltre il 6%.

Target (+9%): utile rettificato per il secondo trimestre di 1,80 dollari per azione, battendo le aspettative di 1,39,e prevede per il 2023 un utile per azione rettificato compreso tra 7 e 8 dollari, rispetto al precedente intervallo di 7,75-8,75 dollari.

Tower Semiconductor (-10%): Intel Corp ha terminato l'accordo di 5,4 miliardi di dollari per l'acquisto della società in quanto non ha ottenuto in tempo l'approvazione delle autorità di regolamentazione cinesi, secondo le fonti e pagherà una tassa di risoluzione di 353 milioni di dollari alla società.

General Motors (-0,6%): firmato accordo di licenza con WANdisco (+11%) tramite il quale sposterà i suoi dati su Microsoft Azure Cloud utilizzando il software della società.

Cava (+11%): risultati positivi per il secondo trimestre a seguito della quotazione di giugno.

Raccomandazioni analisti

The Home Depot

Wedbush: ‘neutral’ e prezzo obiettivo alzato da 290 USD a 350 dollari.

Intel Corp

Bernstein: ‘neutral’ e target price fermo a 34 dollari.

Monday.com

Citigroup: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato a 234 USD dai precedenti 224 dollari.

Vera Therapeutics

Guggenheim: è positivo e consiglia ‘buy’.

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