Wall Street attende il ciclone NVIDIA

Wall Street verso un’apertura sotto la parità in una giornata che vedrà due importanti market mover come i verbali della Federal Reserve e i risultati di NVIDIA, previsti a mercato chiuso, particolarmente attesi in quanto vengono considerati come uno specchio dello stato attuale dell’intelligenza artificiale e potenziale punto di svolta per l’azionario in generale.

Nell’attesa, i future sul Nasdaq cedono lo 0,60% quando manca meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, seguiti dai contratti sullo S&P500 e da quelli sul Dow Jones.

Calo di circa mezzo punto percentuale per i rendimenti dei Titoli di Stato USA, mentre l’oro scambia a 2.040 dollari l’oncia.

Il ‘viaggio’ verso i risultati del quarto trimestre di NVIDIA in programma questa sera resta accidentato, visto il calo di oltre un punto e mezzo nel pre-market USA odierno dopo la chiusura in forte calo di ieri (-4%), la peggior seduta dal 17 ottobre scorso precedente proprio alla diffusione dei dati del periodo precedente.

“Sembra che questi risultati rappresentino un barometro globale, in quanto la concentrazione nel mercato azionario è arrivata a livelli tali per cui gli utili di una società possono avere un grande effetto macroeconomico”, spiega Justin Onuekwusi, chief investment officer di St James’s Place: “siamo oltre il semplice problema della costruzione del portafoglio, è una macro sfida dalla quale non si può scappare”.

Le aspettative restano alte per la società descritta da Goldman Sachs come “il titolo più importante del mondo”, con un’attesa di una crescita di oltre tre volte per quanto riguarda i ricavi, sostenuti dalla domanda per i suoi chip destinati all’AI, raggiungendo circa 20 miliardi di dollari, con l’attenzione che si rivolgerà alle sue previsioni per il futuro e alla situazione in Cina.

Alcuni analisti avvertono che l’elevata valutazione di NVIDIA potrebbe renderla vulnerabile a forti cali se dovesse fornire un rapporto non eccezionale e anche innescare una svendita generalizzata tra le altre società tecnologiche che hanno beneficiato delle scommesse sull’intelligenza artificiale.

“I risultati di NVIDIA potrebbero innescare un terremoto di magnitudo 200 miliardi di dollari e uno tsunami di decine e potenzialmente centinaia di miliardi di dollari in tutto il mercato”, rappresentando “un momento decisivo nel rally dell'intelligenza artificiale, poiché molti si aspettano che la bolla dell’AI prima o poi possa scoppiare”, prevede Onuekwusi.

Nel frattempo, il dollaro resta stabile in attesa dall’altro grande appuntamento di oggi, i verbali dell’ultima riunione della Fed (ore 20 italiane) dai quali potrebbero emergere indizi sulle prospettive dei tassi dell’istituto centrale. Attesi anche i commenti della componente del board della Fed, Michelle Bowman (ore 19).

I dati Usa della scorsa settimana hanno mostrato un'inflazione che fatica a rientrare e portando il mercato a ridurre le scommesse su un primo taglio dei tassi Fed a marzo, posticipandolo a giugno.

Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, il primo taglio a giugno è previsto al 76,6% dai trader, mentre le scommesse per maggio si fermano al 37,3%.

Amazon (+1%): entrerà a far parte del Dow Jones Industrial Average a partire dal 26 febbraio sostituendo Walgreens Boots Alliance (-3%).

Palo Alto Networks (-22%): utile trimestrale rettificato di 1,46 dollari per azione rispetto a 1,05 dollari dei tre mesi precedenti, ma inferiore all’aspettativa media di trentanove analisti di 1,30 dollari.

Wix.com (+5%): utili per azione raddoppiati a 1,22 dollari dai 61 centesimi dell'anno precedente e hanno superato i 95 centesimi attesi dagli analisti (dati LSEG).

Redwood Trust (-0,10%): utile trimestrale rettificato di 5 centesimi per azione, superiore al precedente -40 centesimi ma inferiore ai 14 centesimi attesi in media da dieci analisti.

Toll Brothers (+2%): utile trimestrale rettificato di 21 centesimi per azione per il trimestre conclusosi a gennaio, inferiore rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, quando la società aveva riportato 1,70 dollari e alle attese medi di diciotto analisti di 1,78.