Wall Street attende le parole di Jerome Powell

Terminata l’attesa per l’evento clou della settimana e oggi il Presidente della Federal Reserve parlerà poco dopo l’apertura di Wall Street che nel frattempo scambia in verde.

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Wall Street positiva

C’è ottimismo a Wall Street alla vigilia dell’evento clou di questa settimana che si terrà poco dopo l’apertura del mercato, ovvero l’intervento del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.

Ieri sera l'S&P500 aveva chiuso in ribasso dello 0,89%, allontanandosi dal record storico appena sfiorato, il Nasdaq Composite aveva ceduto l’1,68%, e il Dow Jones lo 0,43%, mentre oggi la Borsa sembra essere destinata ad un’apertura in verde, visto l’andamento positivo dei sui tre principali indici.

Il dollaro resta con il fiato sospeso e il cross EUR/USD scambia in leggero aumento a 1,1122 dopo i guadagni dei giorni scorsi. Si rafforza anche l’oro e il future sale a 2.536 dollari l’oncia.

Oggi parla Powell

L'evento principale della settimana arriverà nel pomeriggio di oggi alle 16 italiane quando Powell parlerà alla conferenza annuale di Jackson Hole, che si sta svolgendo in un contesto in cui i dati economici degli Stati Uniti sembrerebbero poter dare il via libera al taglio dei tassi di interesse.I mercati prevedono un taglio dei tassi di 25 punti base a settembre e un taglio in ognuna delle tre restanti riunioni della Fed di quest'anno, con una mossa più ampia di 50 punti base, e le parole di Powell saranno ascoltate con attenzione per vedere se metterà in discussione o rafforzerà queste previsioni, anche se le possibilità che il boss dell’istituto possa sorprendere troppo sembrano limitate.

"La domanda è se si spingerà fino ad aprire a una mossa di 50 punti base, se non a settembre, in un momento successivo dell'anno", ha detto Francesco Pesole, strategist di Ing.“Poiché qualsiasi decisione che si discosti dai prezzi di mercato si baserà su dati ancora sconosciuti, è difficile capire come Powell possa impegnarsi a fare qualcosa di più che segnalare un qualche allentamento a settembre, e anche in quel caso, solo a meno di dati discostanti da quelli attuali", prevede Rob Carnell, responsabile regionale della ricerca per l'Asia-Pacifico di ING.

“Storicamente, è improbabile che un presidente della Fed si impegni anticipatamente a una mossa di politica monetaria a Jackson Hole, poiché ciò anticiperebbe la successiva riunione del FOMC. Invece, ci aspettiamo che il presidente Powell si concentri sui progressi compiuti verso l’adempimento del doppio mandato”, scrive Altaf Kassam, Head of Investment Strategy & Research per l’area EMEA di State Street Global Advisors.

Gli esperti di Rabobank ritengono che oggi Powell potrebbe dare segnali di inizio di taglio tassi a settembre, ma anche fornire qualche indizio sul fatto che il mercato stia scontando un ciclo di allentamento troppo aggressivo. Naturalmente, ci sono dei limiti alle indicazioni prospettiche che Powell potrebbe fornire, in considerazione del fatto che lo stesso numero uno della Fed potrebbe non volersi impegnarsi eccessivamente su azioni precise da compiere nel meeting del Fomc di settembre. Powell, inoltre, potrebbe indicare di aver acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2% e potrebbe sottolineare la debolezza dei dati sul mercato del lavoro come un secondo - e a detta di Rabobank più urgente - argomento a favore dei tagli dei tassi. Nella dichiarazione di luglio, il Fomc ha già affermato di essere attento ai rischi per entrambe le parti derivanti dal suo doppio mandato.

Previsioni sui tassi

La Fed dispone di tutto ciò che serve per effettuare un taglio dei tassi di 25 punti base a settembre secondo Kassam, “ma non di 50 pb, almeno non senza un rapporto sull’occupazione di agosto davvero negativo”, pertanto prevede al 100% un taglio da 25 pb a settembre e del 34,5% per un taglio più ampio di 50 pb.

“Avendo a lungo sostenuto la necessità di iniziare a tagliare i tassi in estate, ci troviamo nella strana posizione di respingere quelle che ora sembrano essere richieste ingiustificate di un taglio di 50 punti base a settembre. I dati macro non giustificano che i tassi siano più bassi di 50 pb. Piuttosto, dopo aver segnalato un unico taglio dei tassi nel 2024 nella Sintesi delle Proiezioni Economiche (SEP) di giugno, la Fed avrebbe bisogno di una situazione più drammatica di quella che si è vista finora per effettuare un taglio consistente a settembre. Supponendo che i dati non forzino la mano del FOMC prima del tempo, riteniamo che un taglio di 25 punti base a settembre, insieme a un dot plot aggiornato che mostra 3-4 tagli quest’anno, costituisca un approccio molto più equilibrato.

Notizie societarie e pre market USA

Galapagos (+2%): ha ottenuto l'autorizzazione dalla FDA per avviare lo studio ATALANTA-1 con GLPG5101 negli Stati Uniti.

Rocket Lab (+4%): nel suo consiglio di amministrazione è stato nominato l'ex CFO di Lockheed Martin, Kenneth Possenriede.

Ross Stores (+5%): alzate le previsioni di profitto per l'anno fiscale 2024 prevede un EPS annuale compreso tra 6 e 6,13 dollari, rispetto alla precedente previsione di 5,79-5,98 dollari.

BILL Holdings (+2%): EPS rettificato per il quarto trimestre di 57 centesimi rispetto alle stime di 46 centesimi (dati LSEG).

Ubiquiti (-9%): ricavi del quarto trimestre di 507,5 milioni di dollari, superiori alle stime di Wall Street di 511,6 milioni (dati LSEG).

Raccomandazioni analisti

JP Morgan

Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo confermato a 239 dollari.

NIKE

UBS: ‘neutral’ e target price ancora a 78 dollari.

Bernstein: ‘buy’ e prezzo obiettivo sempre a 112 USD.

Boeing

UBS: ‘buy’ e target price ribadito a 240 dollari.

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