Wall Street attende le trimestrali delle big tech


Oggi saranno di scena grandi società come Microsoft e Alphabet, attese dopo la chiusura del mercato, mentre domani lo scenario sarà tutto per la Federal Reserve e per eventuali indicazioni sul suo tanto sospirato primo taglio dei tassi.


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Wall Street ferma

Poco movimento a Wall Street prima dell’apertura della borsa in questa giornata che sarà caratterizzata dagli utili di due big tech come Microsoft e Alphabet, tra le altre, attese dopo la chiusura del mercato, anticipati dal rapporto JOLTS sull’occupazione (ore 16). Domani sarà Fed Day con la decisione sui tassi mentre continuerà la pioggia di trimestrali.

Nell’attesa, i contratti sul Nasdaq, quelli sul Dow Jones e sullo S&P500 scambiano appena sotto la parità (-0,10%), il dollaro cede nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,0840) e i rendimenti dei titoli di Stato restano in calo.

Focus sulla Fed

Oggi inizia la due giorni di meeting per la Federal Reserve che si concluderà domani (ore 20 italiane) probabilmente con un nulla di fatto dal fronte tassi di interesse, lasciandoli tra il 5,25% e il 5,50%.

Lo strumento FedWatch Tool del CME prevede all’88% il primo taglio a maggio, pur mantenendo le attese per marzo al 46,6%.

“È molto probabile che la Fed taglierà i tassi a breve termine a maggio o giugno in risposta al calo del PCE Core molto vicino al suo obiettivo del 2%”, prevede Jay Hatfield, CEO di Infrastructure Capital Advisors, secondo il quale i tassi di interesse globali a lungo termine diminuiranno rapidamente a causa dei tagli dei tassi da parte delle principali banche centrali, e spingeranno sia i prezzi delle azioni che delle obbligazioni.

“Tutto si svolgerà nei prossimi tre giorni, tra la riunione della Fed e i risultati tecnologici statunitensi”, ha affermato Alexandre Baradez, capo analista di mercato presso IG Markets Francia, e “il mercato sta aspettando che Powell apra la porta per un taglio dei tassi a marzo, ma potrebbe benissimo essere segnalato per il secondo trimestre”.

JP Morgan e il dot-com style

Un report degli analisti di JP Morgan Chase & Co indica che il predominio dei 10 maggiori titoli azionari USA sembra assomigliare sempre più alla bolla delle dot-com, aumentando il rischio di un calo. La quota dei primi dieci titoli dell'indice MSCI USA, compresi tutti i cosiddetti ‘Magnifici sette’, è salita al 29,3% entro la fine di dicembre, secondo quanto calcolato dagli analisti di Khuram Chaudhry.

Gli esperti di JP Morgan avvisano che la situazione attuale vede circostanze “molto più simili di quanto si possa pensare” rispetto al famoso crollo delle società di internet di inizio anni duemila, e pertanto “i mercati presentano un rischio molto chiaro per il 2024”. “Proprio come un numero molto limitato di titoli è stato il motore della maggior parte dei guadagni dell’MSCI USA, i ribassi tra i primi 10 potrebbero trascinare al ribasso i mercati azionari”, avvisano dalla banca statunitense.

Notizie societarie e pre-market USA

General Motors (+7%): fatturato di 42,98 miliardi di dollari nel quarto trimestre, battendo le stime di Bloomberg di 39,53 miliardi di dollari, anche se in calo rispetto ai 43,1 miliardi di dollari riportati dalla società nel quarto trimestre del 2022. L’utile per azione rettificato è stato di 1,24 dollari rispetto a 1,16 dollari stimati.

United Parcel Service (-4%): prevede ricavi per l'intero 2024 compreso tra 92 e 94,5 miliardi di dollari, al di sotto delle stime degli analisti di 95,57 miliardi di dollari (dati LSEG).

Arcus Biosciences (+12%): Gilead ha annunciato un investimento di 320 milioni di dollari o 21 dollari al giorno nella società, portando la sua quota al 33%.

Finwise Bancorp (+2%): utile trimestrale rettificato di 32 centesimi per azione per il trimestre conclusosi a dicembre, inferiore rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, quando la società aveva riportato un EPS di 49 centesimi, mentre l’aspettativa media di due analisti per il trimestre era di un utile di 31 centesimi per azione.

Silicon Laboratories (-3%): ha annunciato il ritardo di una settimana per il rilascio dei risultati del quarto trimestre e la conference call per meglio valutare le debolezze del controllo interno.

F5 Networks (+10%): prevede per il secondo trimestre un utile per azione rettificato per il secondo trimestre compreso tra 2,79 e 2,91 dollari, rispetto alle stime di 2,95 dollari.

Super Micro Computer (+12%): prevede vendite tra i 3,7 e i 4,1 miliardi di dollari, al di sopra delle stime degli analisti di 2,87 miliardi di dollari (dati LSEG).

Calix (-22%): si attende ricavi nel primo trimestre tra 225 e 231 milioni di dollari, inferiori alle aspettative di 262,80 milioni di dollari (dati LSEG).

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