Wall Street: avanti piano con i volumi al minimo
Janet Yellen è tornata a suonare l’allarme: serve un innalzamento al tetto del debito o il Tesoro resta senza soldi nel giro di due settimane. Forse oggi un’altra riunione. In Cina la ripresa economica resta ancora instabile: le vendite al dettaglio, grazie alla festività della Golden Week, balzano del 18,4% (+10,6% a marzo), ma meno del 21% atteso. BTP: l’Italia resta contraria al MES. Telecom Italia: CDP forse si tira indietro sulla rete.
Il rimbalzo delle banche e dei produttori di chip ha guidato ieri Wall Street verso una chiusura in rialzo. Il Nasdaq è salito dello 0,7% grazie alla spinta di Nvidia e di Meta Platforms. L’S&P500 ha guadagnato lo 0,3%.
Nel settore Finanza del benchmark della Borsa degli Stati Uniti, Wells Fargo si è messa in luce con un rialzo di oltre il 3%: stanotte il Wall Street Journal ha scritto che la banca californiana pagherà un miliardo di dollari ad un gruppo di azionisti che avevano avviato una class action sulla cattiva gestione dei dati della clientela: lo scandalo era scoppiato nel 2016. Sono salite soprattutto le banche tradizionali, in particolare quelle di dimensioni medio piccole come Zions +8,5%. Citizens Financial +4%, Regions Financial +3,5%.
La seduta di ieri è stata la più scarica da inizio anno in termini di volumi, sono passate di mano circa 9,9 miliardi di azioni. Contribuisce alla fiacca di Wall Street la situazione di stallo nella trattativa tra democratici e repubblicani sull’innalzamento del tetto al debito.
TETTO AL DEBITO
Il Dipartimento al Tesoro ha ribadito che ci sono le risorse solo per arrivare fino alla fine del mese, nella lettera inviata ieri a Camera e Senato, la segretaria Janet Yellen spiega che già in questo momento la situazione finanziaria è a rischio di stress, in quanto la spesa pubblica viene alimentata in un regime di proroga straordinario. Intanto democratici e repubblicani si accusano a vicenda di irresponsabilità. La riunione di oggi tra i leader del Congresso, ammesso che non venga cancellata, potrebbe essere ancora una volta interlocutoria. Lo speaker dei repubblicani, Kevin McCarthy ha detto che le parti sono “molto lontane”, un avvicinamento potrebbe arrivare nel prossimo fine settimana.
In Asia Pacifico la borsa di Tokyo tocca nuovi massimi dal 1990 con l’indice Topix, +0,5%.
CINA
Sono poco mosse le borse di Hong Kong, Shanghai e Shenzen. La produzione industriale sale in Cina del 5,6% annuo, piu' del 3,9% di marzo, ma circa la meta’ delle stime degli analisti a +10,9%, a causa della debole domanda esterna. La ripresa economica resta ancora instabile: le vendite al dettaglio, grazie alla festivita' della Golden Week, balzano del 18,4% (+10,6% a marzo), ma meno del 21% atteso. La disoccupazione urbana cala al 5,2% (dal 5,3% di marzo), con la componente giovanile (16-24 anni) che schizza al record del 20,4% (dal 19,6% del mese precedente). Frenano gli investimenti in asset fissi: +4,7% a gennaio-aprile, contro il +5,1% del primo trimestre e il +5,5% atteso.
VALUTE E MATERIE PRIME
Lo stallo a Washington ha contribuito ieri ad indebolire il dollaro, ne hanno avuto beneficio le materie prime.
Il petrolio Brent ha chiuso in rialzo dell’1,5%, stamattina il greggio del Mare del Nord sale dello 0,4% a 75,5 dollari. L’euro dollaro si apprezza a 1,088.
BTP
Il decennale italiano è a 4,18%. Il ministro Giancarlo Giorgetti, intervenuto ieri nel corso della riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, ha ribadito la contrarietà del Parlamento italiano alla ratifica del MES ed “ha affermato di essere in costante contatto con Donohoe (presidente Eurogruppo) e Gramegna (dg del Mes) alla ricerca di una soluzione”, si legge nel comunicato del Mef diffuso ieri sera. Il governo italiano, unico in Europa, non ha ancora ratificato il trattato del Meccanismo europeo di stabilità. Ancora negli ultimi giorni, Giorgetti aveva indicato pubblicamente che la ratifica del trattato costituisce una leva per ottenere dei risultati su altri dossier, a partire dall'esclusione di certe spese di investimento ai fini della sorveglianza dei bilanci. Linea che non trova i consensi necessari tra i ministri finanziari.
TITOLI
Telecom Italia. Secondo Bloomberg, Cdp intende rinunciare alla sua offerta per la rete, che aveva avanzato con Macquarie e che era stata alzata lo scorso mese. Cdp non commenta.
Stellantis ha interrotto la costruzione di un impianto di produzione di batterie per veicoli elettrici da oltre 5 miliardi di dollari canadesi (3,74 miliardi di dollari statunitensi) a Windsor, in Canada, a causa di un disaccordo con il governo federale sulle sovvenzioni.
Safilo è in trattative per la vendita dello stabilimento di Longarone a un'altra azienda attiva nel settore della produzione di occhiali. Lo hanno riferito a Reuters fonti sindacali.
ENI ha collocato due obbligazioni a tasso fisso a 4 e 10 anni per complessivi 2 miliardi
Intesa Sanpaolo ha lanciato un bond senior preferred 'green' in due tranche a 3 e 7 anni, per ammontari rispettivamente di 1 miliardo e 1,25 miliardi.
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