Wall Street chiusa, analisti vedono l’avvio del rally di Natale

Niente scambi a Wall Street oggi per la concomitanza del Thanksgiving Day dopo che era tornato l’appetito al rischio nelle giornate precedenti grazie all’aumento delle previsioni di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.

Sui mercati, il cross EUR/USD scende di poco (+0,10%), a 1,1586, con l’indice del dollaro ancora sotto quota 100, mentre il Bitcoin tenta il recupero e balza (+5%) a 91.190 dollari.

L’oro scende leggermente (-0,10) e viene scambiato a 4.150 dollari (prezzo spot), mentre sale l’argento (+0,50%) e si porta a 53,46 dollari l’oncia.

In rialzo di poco anche i prezzi del petrolio: Brent a 62,70 dollari e greggio WTI a 58,90 dollari al barile.

I dati macroeconomici statunitensi sono tornati a circolare dopo la chiusura record di 43 giorni delle attività governative a metà novembre, sebbene la maggior parte dei report finora pubblicati sia stata piuttosto obsoleta e abbia offerto pochissime informazioni sullo stato attuale dell'economia.

Questo ha spinto gli investitori ad affidarsi maggiormente ai commenti dei funzionari della Fed per avere indicazioni su come potrebbero evolvere i tassi di interesse nei prossimi mesi. Diversi relatori intervenuti la scorsa settimana, tra cui la presidente della Federal Reserve di San Francisco Mary Daly e il governatore della Fed Christopher Waller, hanno rafforzato le aspettative per un taglio dei tassi a dicembre.

Gli operatori ora scontano una probabilità dell'85% di un taglio dei tassi il mese prossimo, rispetto al solo 30% della settimana precedente, come mostrato dallo strumento FedWatch di CME Group.

George Boubouras, amministratore delegato di K2 Asset Management, ha affermato che la debolezza del mercato del lavoro è sufficiente a compensare l'aumento dell'inflazione, che la Fed ha segnalato di poter tollerare per ora. "Sebbene l'inflazione di fondo sia superiore all'obiettivo, il tasso di inflazione di pareggio decennale statunitense, intorno al 2,25%, suggerisce che i mercati sono complessivamente tranquilli e che le aspettative di inflazione rimangano ragionevoli".

"Ci stiamo preparando per un classico rally di fine anno", secondo Daniel Murray, amministratore delegato di EFG Asset Management Svizzera. "Il nostro scenario principale è quello in cui il contesto macroeconomico continua a reggere fino al 2026, le prospettive degli utili aziendali appaiono piuttosto buone e si ottiene l'ulteriore vantaggio dell'effetto ritardato dei tagli dei tassi", aggiunge l’esperto.

Con un taglio dei tassi della Fed ampiamente considerato una quasi certezza il mese prossimo, sullo sfondo di una stagione degli utili ottimistica, sono in molti a ritenere che la direzione più probabile per le azioni sarà al rialzo ma sullo sfondo resta un rischio specifico, da molti indicato già negli ultimi tempi.

"Finché il motore principale funziona bene, molte delle preoccupazioni sulle valutazioni vengono semplicemente relegate in secondo piano per il momento, finché non arriva qualcos'altro", prevede Chris Beauchamp, responsabile della strategia di mercato di IG. Per l’esperto, il catalizzatore più probabile per far deragliare un rally arriverebbe sotto forma di rinnovata preoccupazione per la spesa in intelligenza artificiale, come accade da settimane: "Questa è la criptonite del mercato al momento".

HP

Morgan Stanley: sell e prezzo obiettivo tagliato da 21 a 20 dollari.

JP Morgan Chase: nutral e target price ridotto da 30 a 25 dollari.

Moderna

Berenberg Bank: neutral e prezzo obiettivo diminuito da 28 a 26 dollari.

Dell

Goldman Sachs: buy e target price alzato da 175 a 185 dollari.

Pinterest

Morgan Stanley: buy e prezzo obiettivo sceso da 41 a 32 dollari.