Wall Street comincia a dubitare dei data center

18/12/2025 07:30
Wall Street comincia a dubitare dei data center

Oracle ha perso il 5,5% a 178 dollari, nuovi minimi da giugno. Il credit default swap, una polizza sul default delle obbligazioni della società ha toccato nuovi massimi a 156, circa quattro volte il livello di quest’estate, prima del via all’aumento del debito. La societa' di gestione patrimoniale Blue Owl Capital si sarebbe ritirata dal progetto di data center da 10 miliardi di dollari di Oracle a causa di condizioni di debito sfavorevoli.

CoreWeave ha perso circa due terzi della capitalizzazione in circa sei mesi.

Nvidia, ieri -3,8% a 171 dollari, minimi da settembre. Nasdaq -1,8%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in calo, future del Dax di Francoforte -0,1%. Da Micron sono arrivate indicazioni molto forti sulle vendite attese nel trimestre fiscale in corso.

The Information ha scritto che OpenAI potrebbe essere valutata 750 miliardi di dollari.

C’è stanca sull’intelligenza artificiale ma tiene le posizioni il resto del mercato azionario: la rotazione settoriale porta su i finanziari.

Due asset class cugine, se non sorelle, come le azioni e le obbligazioni ad alto rendimento (High Yield) dovrebbero prendere rotte diverse nel corso del 2026, la prima al rialzo e la seconda al ribasso.

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La svendita sulle società del tech degli Stati Uniti più sbilanciate sul tema dell’intelligenza artificiale è proseguita ieri con un altro calo di Nvidia, -3,8% a 171 dollari, minimi da settembre. Il Nasdaq ha chiuso in ribasso dell’1,8%, per effetto della flessione di Alphabet (-3,3%) e di Tesla (-4,7%).

ORACLE E COREWAVE

Il titolo ha perso il 5,5% a 178 dollari, nuovi minimi da giugno. Il credit default swap, una polizza sul default delle obbligazioni della società ha toccato nuovi massimi a 156, circa quattro volte il livello di quest’estate, prima del via all’aumento del debito. La societa' di gestione patrimoniale Blue Owl Capital si sarebbe ritirata dal progetto di data center da 10 miliardi di dollari di Oracle a causa di condizioni di debito sfavorevoli, secondo quanto riporta il Financial Times.

Crescono le perplessità anche su CoreWeave, società del New Jersey che noleggia migliaia di Gpu (unita' di elaborazione grafica) specializzate nell’intelligenza artificiale per lo sviluppo e l'utilizzo dell'IA da remoto (nel cloud). Ieri il titolo ha perso il 7%, dai picchi di giugno la capitalizzazione è due terzi in meno.

Nel corso della notte, i timori di una bolla sull’intelligenza artificiale sono in parte rientrati, in quanto da Micron sono arrivate indicazioni molto forti sulle vendite attese nel trimestre fiscale in corso, il titolo del produttore di chip di memoria ha guadagnato il 7% nel dopo borsa di Wall Street.

In aggiunta, The Information ha scritto che OpenAI potrebbe essere valutata 750 miliardi di dollari in un ciclo di raccolta fondi in corso, circa 250 miliardi di dollari in più dell’ultima valutazione di qualche mese fa.

ROTAZIONE SETTORIALE IN CORSO

Anche ieri, alcuni dei settori più trascurati nella prima parte dell’anno, come i finanziari e i farmaceutici, hanno tenuto le posizioni, il Dow Jones infatti ha perso pochi punti. Nell’utimo mese, in dollari, l’S&P500 è piatto, il Dow Jones sale del 2,5%.

“Se questo mercato rialzista è destinato ad ampliarsi e a durare nel tempo, la rotazione è l'ossigeno necessario, e ora la stiamo vedendo in tutto il mondo”, scrive John Kolovos, Chief Technical Market Strategist di Macro Risk Advisors, in una nota ripresa da Barron’s. “La leadership si è estesa ovunque ai settori ciclici, con banche, industriali, semiconduttori e metalli/miniere che hanno generato i cluster più consistenti di nuovi massimi relativi. Negli Stati Uniti, il settore finanziario ha dominato (broker-dealer, banche di custodia, regionali e credito al consumo) insieme ai servizi energetici e alla forza selettiva dei consumatori nei settori dell'abbigliamento, dei casinò e delle automobili”.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in calo, future del Dax di Francoforte -0,1%.

BUONE AZIONI E CATTIVE OBBLIGAZIONI

Due asset class cugine, se non sorelle, come le azioni e le obbligazioni ad alto rendimento (High Yield) dovrebbero prendere rotte diverse nel corso del 2026, la prima al rialzo e la seconda al ribasso. “Riteniamo che la biforcazione sia da ricondurre ai fattori macroeconomici che si ripercuotono su ciascuna asset class “ scrive Mathieu Van Roon, Portfolio Manager della società di gestione del risparmio Robeco. “Da un lato, i mercati azionari statunitensi ed europei e le grandi società investment grade sono piene di ottimismo, sostenute da utili robusti, da buyback aggressivi e dai guadagni di produttività promessi dall’IA.

Dall’altro lato, l’economia reale – specialmente negli Stati Uniti – e gli emittenti high yield indebitati sono oberati da fondamentali in peggioramento e da un aumento dei rischi macro”. Negli Stati Uniti, l’azionario sarà sostenuto dalla solida crescita degli utili delle società dell’S&P500, l’incremento è stimato nell’ordine del 14%, “di cui la metà proveniente da settori diversi da quello tecnologico. Anche le imprese dell’UE trarranno benefici dagli stimoli fiscali e dall’ampliamento della crescita al di fuori degli Stati Uniti. Si prevede che i guadagni di produttività legati all’IA si estenderanno ad altri settori, come la sanità e le vendite al dettaglio, sostenendo così il rally”.

Euro poco mosso su dollaro, a 1,174. Oro a 4.330 dollari l’oncia, in prossimità dei massimi della storia.

DOLLARO

Anche nel 2026 dal Congresso di Washington dovrebbero arrivare politiche pro crescita, soprattutto nella prima parte dell’anno. La previsione è di Libby Cantrill, Head of US Public Policy di PIMCO. “Prevediamo che l'incertezza sulla politica dei dazi svanirà e che gli effetti positivi del One Big Beautiful Bill (OB3) inizieranno a farsi sentire sull'economia”, si legge nel report.

Cantrill ritiene che resterà congelato ancora per molti mesi il complicato tema dei sussidi dell’Affordable Care Act (ACA ), una voce da circa 30 miliardi di dollari, ovvero lo 0,1% del PIL secondo il Congressional Budget Office (CBO), con impatto su 22 milioni di persone.

Indipendentemente dall’ACA, “prevediamo che la politica fiscale sarà più espansiva e contribuirà maggiormente alla crescita. I nuovi tagli fiscali associati all'OB3 rappresenteranno quasi 200 miliardi di dollari di stimolo fiscale per le famiglie nel 2026: metà proverrà dai tagli fiscali retroattivi del 2025, che matureranno per i singoli individui quando presenteranno la dichiarazione dei redditi e riceveranno i rimborsi (di solito tra febbraio e la primavera inoltrata), e metà dalla riduzione delle ritenute, che inizierà a farsi sentire già a gennaio”.

Deboli le borse dell’Asia. Nikkei -di Tokyo -1%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,5%.

TITOLI

OVS ha registrato una crescita delle vendite e dell'Ebitda nei primi nove mesi, confermando il trend positivo anche per la chiusura dell'esercizio, dice una nota del gruppo dell’abbigliamento.

Geox. Il Cda ha approvato il budget 2026, che conferma margini operativi in linea con quanto indicato nel Piano Industriale 2025-2029 ma stima ricavi decisamente inferiori rispetto al piano.

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