Wall Street entra ufficialmente nel 'mercato orso': dimenticati i record di febbraio

La diffusione del coronavirus anche negli Stati Uniti attira vendite sui mercati e spinge Trump a prendere le prime serie decisioni
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Il coronavirus spaventa anche gli Stati Uniti
Proseguono le vendite sui mercati mondiali al peggiorare della crisi per il coronavirus. Ieri Wall Street aveva chiuso in netto negativo, con il Dow Jones entrato nel 'mercato orso', in quanto il listino cedeva più del 20% rispetto alla chiusura record di febbraio.
Il Dow Jones chiudeva in flessione del 5,86% a 23.553 punti, il Nasdaq cede il 4,37% a 8,006 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 4,89% a 2.741 punti.
La paura per la contaminazione da virus è ormai arrivata negli Stati Uniti e il presidente americano, Donald Trump, ha annunciato che tutti i viaggi dall'Europa verso gli USA saranno sospesi per 30 giorni, a partire dalla giornata di domani, venerdì 13 marzo.
Si tratta di una decisione senza precedenti che non si applica alle merci, quindi i voli degli aerei cargo dall’Europa proseguiranno per garantire il regolare commercio da e per gli USA. Le restrizioni, però, non si applicano al Regno Unito che pure ha casi positivi di Covid-19.
Il coronavirus diventa 'pandemia'
Ieri l'Organizzazione Mondiale della Sanità aveva annunciato che il coronavirus era stato inserito nella definizione di 'pandemia', ovvero “un nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie”.
L'annuncio aveva sparso ancora più il panico anche sui mercati, sottolineando come ormai i contagi siano diffusi in ogni continente a eccezione dell'Antartide.
Il numero delle nazioni colpite, infatti, è arrivato a 114 su 193, concentrate soprattutto nell'emisfero nord del pianeta. Il numero dei contagi totali a partire dal dicembre 2019 è pari a 118 mila, con 4.200 vittime.
A questo punto, l'Oms potrà emettere direttive e inviare squadre nelle nazioni colpite, pur mantenendo la sovranità dei paesi, così come è già accaduto in Cina, Italia e Iran, ovvero dove il virus è più diffuso.
Inoltre, l'Oms potrà prendere misure col fine di inviare presidi sanitari, ad esempio le mascherine, per sostenere in modo più efficace la lotta al coronavirus.
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