Wall Street ha già deciso: le trimestrali sono ottime

22/07/2025 06:30
Wall Street ha già deciso: le trimestrali sono ottime

Gli analisti si aspettano che nel secondo trimestre gli utili delle società dell'S&P 500 registrino una crescita di appena il 2,6% su base annua, il livello più basso dal quarto trimestre del 2023. Un un punto di partenza così basso, è facilmente superabile, è quindi possibile che si assisterà ad una lunga sequenza di utili ben al di sopra le attese.

Sullo sfondo, ma non tanto, ci sono i movimenti intorno alla Federal Reserve, l’accerchiamento da parte della Casa Bianca va avanti. In una serie di post su X, il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, parte dai controversi lavori di ristrutturazione di Palazzo Eccles e poi punta dritto all’istituzione in sé.

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La settimana dell’entrata nel vivo della stagione della trimestrali, è iniziata con un microscopico rialzo dell’indice S&P500, l’incremento dello 0,1% rispetto a venerdì, è bastato a spingere il riferimento di Wall Street al decimo record da inizio anno. Per il Nasdaq, salito dello 0,4%, è arrivato il dodicesimo massimo della storia: nel corso della seduta, è caduta la soglia psicologica dei ventunmila punti. 

Gli analisti si aspettano che nel secondo trimestre gli utili delle società dell'S&P 500 registrino una crescita di appena il 2,6% su base annua, il livello più basso dal quarto trimestre del 2023. Callie Cox, chief market strategist at Ritholtz Wealth Management, dice a Barron’s che la stima è sorprendente, in quanto negli ultimi due trimestri le società hanno superato di gran lunga le aspettative. Volendola guardare da un altro angolo, un punto di partenza così basso, è facilmente superabile, è quindi possibile che si assisterà ad una lunga sequenza di utili ben al di sopra le attese.

FED ACCERCHIATA

Sullo sfondo, ma non tanto, ci sono i movimenti intorno alla Federal Reserve: la Casa Bianca sta lentamente accerchiando la sede della banca centrale, quel palazzo Eccles di Washington sottoposto dal 2021 ad un rinnovamento controverso. L’offensiva politica scatenata da Donald Trump contro il presidente Jerome Powell sta usando in questi giorni i contrastatissimi e costosissimi lavori di restauro.

Il segretario al Tesoro Scott Bessent chiede in un post su X di poter rivedere le pratiche della ristrutturazione. "Sebbene non sia a conoscenza o abbia un'opinione sulla base legale dei massicci lavori di ristrutturazione dell'edificio in corso su Constitution Avenue, dovrebbe essere condotta una revisione della decisione di intraprendere un tale progetto da parte di un'istituzione che registra perdite operative di oltre 100 miliardi di dollari all’anno”. Bessent passa poi dall’edilizia alla politica, chiedendo un'indagine. "Ciò che dobbiamo fare è esaminare l'intera istituzione della Fed e se hanno avuto successo", ha detto Bessent mostrando come l'amministrazione Trump non intende abbassare la pressione sulle banca centrale. Le parole di Bessent seguono le critiche di Donald Trump al presidente della Fed Jerome Powell per non aver ancora tagliato i tassi di interesse.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve ribasso, future del Dax di Francoforte -0,3%. Ieri il Ftse Mib di Milano ha chiuso in calo dello 0,4%.

BANCHE

Bruxelles sta aumentando la pressione sui governi di Italia e Spagna affinché smettano di bloccare i consolidamenti bancari, lanciando negli ultimi giorni un doppio appello contro l’ingerenza dei governi dei due Paesi nelle fusioni bancarie. Nel dettaglio, diversi funzionari della Commissione europea hanno dichiarato al Financial Times che gli avvertimenti lanciati sia a Roma che a Madrid erano collegati, mentre Bruxelles intensifica gli sforzi per incoraggiare il consolidamento bancario e sostenere l'economia malata del blocco. «Si tratta di pura presa di posizione politica e la regola è chiara: i governi non hanno alcun potere formale per impedire che queste fusioni avvengano”.

Le fusioni e le acquisizioni in corso, potrebbero avere come esito un rafforzamento delle banche italiane. La previsione è contenuta nell’outlook di metà anno di S&P.

Il Primary Credit Analyst, Mirko Sanna, si aspetta nei prossimi due anni, “un moderato deterioramento della qualità degli attivi”, oltre che “un aumento gestibile dei prestiti problematici nei prossimi anni”, sarebbe quest’ultima solo una risalita non preoccupante dai minimi storici del periodo 2022-2024. Le perdite su crediti aumenteranno a 55-60 punti base (bps) rispetto ai 40 bps del 2023 e 2024, “rimanendo comunque al di sotto della media a lungo termine”, si legge nel report.

Le assunzioni sul settore sono basate su una crescita dell'economia italiana dello 0,8% nel 2026 e dello 0,9% nel 2027, con rischi al ribasso.

Secondo Sanna, nei prossimi due anni, la capacità di guadagno delle banche dovrebbe rimanere solida, la redditività è destinata a superare il costo del capitale.

La diminuzione degli introiti da margine d’intermediazione dovrebbe essere compensata dalla diversificazione dei ricavi e dall' aumento dell’efficienza sui costi. C’è infine il beneficio indiretto, derivante dal miglioramento della solvibilità sovrana, si tratta di un “elemento positivo che contribuisce alla stabilità delle istituzioni finanziarie domestiche”.

BOND

Seduta di apprezzamento generalizzato delle obbligazioni governative. Il BTP è sceso a 3,44% di tasso di rendimento, dieci punti base in meno della chiusura di venerdì. Treasury Note a dieci anni a 4,37%.

Gli strategist dei tassi di interesse di Morgan Stanley e Natixis raccomandano agli investitori di mantenere aperte le posizioni lunghe sui Treasury, in attesa di tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve. Barclays, Goldman Sachs e altri soggetti avvertono invece che il licenziamento del presidente della Fed, Jerome Powell, da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sarebbe l’apertura del vaso di Pandora:

Secondo BMO Capital invece, ”gli investitori si sono abituati alla retorica estrema di Trump, indipendentemente dall'argomento, il che implica una volontà di minimizzare la minaccia di un'uscita anticipata di Powell”.

I titoli di Stato giapponesi sono vulnerabili a ulteriori vendite in seguito alla storica sconfitta elettorale del primo ministro Shigeru Ishiba, anche se la reazione immediata martedì è stata smorzata dal rally dei mercati globali del debito.

I titoli di Stato a 10 e 20 anni sono scesi leggermente dopo la ripresa delle contrattazioni a Tokyo, facendo salire i rendimenti rispettivamente di 0,5 e 1,5 punti base.

Sebbene Ishiba, per ora, rimanga alla guida del Paese, offre ai mercati una misura di continuità, dovrà anche trovare modi per placare i legislatori dell'opposizione che chiedono tagli alle tasse e le famiglie che vogliono un sollievo dall'inflazione. Qualsiasi concessione a queste pressioni può tradursi rapidamente in un aumento dei rendimenti delle obbligazioni.

"Le preoccupazioni sull'espansione fiscale continuano a ribollire nel mercato e, alla luce dei risultati elettorali, i JGB potrebbero essere sotto pressione di vendita", ha dichiarato Katsutoshi Inadome, stratega senior presso Sumitomo Mitsui Trust Asset Management. “Prevedo un irripidimento ribassista della curva dei rendimenti, guidata soprattutto dalle obbligazioni super-lunghe”.

TITOLI

Tenaris fornirà a TotalEnergies tubazioni ad uso petrolifero e servizi per GranMorgu, il primo progetto offshore del Suriname. Inoltre Saipem, che si è aggiudicata un contratto da TotalEnergies, ha scelto Tenaris per fornire un pacchetto di tubi e rivestimenti per il progetto.

Banca PoP. Sondrio. S&P ha alzato il rating a livello investment grade, a 'BBB' da 'BBB-'; outlook rivisto a 'stabile' da 'positivo'.

Poste italiane, esce oggi la trimestrale.

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