Wall Street in cerca di direzione dopo i dati sull’inflazione

Virata improvvisa in negativo dei future di Wall Street dopo la diffusione dei dati sull’inflazione negli USA diffusi nel primo pomeriggio di oggi.

Dopo una mattina passata in crescita, i future si tingono di rosso, azzerando così il mezzo punto di guadagno mattiniero del Nasdaq e lo 0,30% dei quelli sullo S&P500 e sul Dow Jones pre-dati sui prezzi.

Mentre nell’eurozona l’inflazione tocca un nuovo record al 10%, i dati sui prezzi negli USA per il mese di agosto mostravano oggi ancora una volta un rialzo.

Su base annuale, lo scorso mese l’indice dei principali prezzi al consumo è salito al 4,9% dal 4,7% precedente, mentre su base mensile si è passati dallo 0,1% all’attuale 0,6%.

Alle 16 italiane, inoltre, verrà diffuso il dato sul sentimento d’aspettativa dei consumatori del Michigan per il mese di settembre, oltre a quello sull’indice dei direttori degli acquisti di Chicago.

Ieri era stata un’altra seduta di forti vendite, con cali del 2% per lo S&P500, dell'1,54% per Dow Jones e del 2,84% per il Nasdaq Composite.

Profondo rosso anche per i bilanci della settimana e del mese di settembre: da lunedì lo S&P 500 ha perso l’1,4%, il Dow Jones e il Nasdaq hanno ceduto entrambi l’1,2%, mentre a settembre le perdite sono state rispettivamente del 7,9%, de 7,2% e del 4%.

“Questa volatilità lascia senza fiato”, afferma Peter Bermont, senior portfolio manager e managing director di Bermont Gold Wealth Advisory.

Se l’inflazione, ormai ai massimi da decenni, ha mandato in tilt consumatori e imprese, “la Federal Reserve e le altre banche centrali stanno cercando di contrastarla con tassi più alti”, pertanto “gli addetti ai lavori temono che le loro politiche possano esagerare e portare l’economia in recessione”, aggiunge Bermont.

Nike (-10%): ha avvisato di un possibile calo pari a 200-250 punti base del margine lordo per l’intero 2022 a causa della forza del dollaro che ha ridotti margini di profitto nel corso del trimestre.

Micron Technology (+1,50%): prevede una forte crescita dei ricavi nella seconda metà dell'anno fiscale 2023, anche se ha messo in guardia da tempi più duri e ha dichiarato di voler tagliare gli investimenti.

Amylyx Pharmaceuticals (+8%): il suo farmaco per il rallentamento della progressione della SLA, o sclerosi laterale amiotrofica, è stato approvato dalla FEDA.

Rent-A-Center (-17%): ridotte le previsioni sugli utili del trimestre in corso, citando le attuali condizioni macroeconomiche.