Wall Street in cerca di nuovi massimi

Future di Wall Street poco mossi dopo i forti guadagni delle ultime settimane, mentre si scommette ancora su una svolta da parte della Federal Reserve nel corso del prossimo anno in tema tassi di interesse.

I contratti sui tre principali indici scambiano in leggero verde (+0,1%) dopo che ieri l’S&P500 si portava a 4.740 punti, vicinissimo dal suo record storico, risalente al gennaio 2022.

Da inizio anno il benchmark della Borsa di Wall Street è cresciuto del 23,50% e la sua performance si colloca praticamente a metà strada tra il +12,50% del Dow Jones e il +42,40% del Nasdaq Composite.

Gli analisti di Goldman Sachs prevedono ora che l’S&P500 raggiunga il livello record di 5.100 nel 2024, a seguito del calo dell’inflazione e dell’atteso allentamento della Fed.

Calano i rendimenti dei Titoli di Stato USA e il decennale scende al 3,9% (-1%), mentre il dollaro resta debole nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scambia a 1,0950.

Oro sopra i 2.040 dollari l’oncia e il Bitcoin balza a 43 mila dollari dopo che BlackRock ha allineato la sua proposta di fondo negoziato in borsa (ETF) agli standard della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense.

Nonostante i continui messaggi da falco arrivati dai membri della Fed, gli operatori continuano a prezzare una probabilità del 67% che l’istituto tagli i propri tassi di 25 punti base già a marzo, secondo lo strumento FedWatch di CMEGroup, e tagli di 143 punti base entro dicembre 2024.

Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha avvertito che la banca centrale non si è impegnata a tagliare i tassi in tempi brevi, mentre la sua collega di Cleveland, Loretta Mester, ha affermato che i mercati finanziari hanno “anticipato un po’ la banca centrale per quanto riguarda i tempi e l'entità dei tagli dei tassi”.“I mercati si stanno orientando verso una riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed il prossimo anno”, ha detto Tom Hainlin, stratega nazionale degli investimenti presso U.S. Bank Wealth Management di Minneapolis. 

“C'è ancora uno scollamento tra gli investitori che prevedono cinque o sei tagli il prossimo anno e i punti della Fed che ne indicano tre”, ha aggiunto Hainlin: “i mercati continuano ad anticipare la Fed e sembra che sia meno importante il numero dei tagli, ma solo che ci saranno”.

Oggi è atteso l’intervento del presidente della Fed di Atlanta (Raphael Bostic) mentre questa settimana arriveranno alcuni dati macro come la lettura finale del PIL del terzo trimestre (giovedì), seguita dall’indice PCE (venerdì), quest’ultimo considerato l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed.

Con una mossa ampiamente attesa, la Banca del Giappone ha mantenuto invariati i suoi tassi di interesse estremamente bassi e non ha apportato alcuna modifica alla sua guida politica accomodante.

L’atteggiamento accomodante della BoJ sostiene il sentiment e abbiamo visto che ciò si riflette nei titoli azionari che si stanno muovendo leggermente al rialzo”, ha affermato Fiona Cincotta, analista di mercato senior presso City Index.

Tra gli altri fattori che possono muovere il mercato potrebbe esserci anche la minore liquidità secondo Cincotta, poiché il Natale si sta avvicinando anche per i trader.

Alphabet (+0,40%): ha accettato di pagare 700 milioni di dollari per chiudere un procedimento legale nella quale era accusata di abuso di monopolio nella gestione del suo app store.

Tesla (+0,40%): ha informato i lavoratori della sua gigafactory di batterie a Sparks, in Nevada, che alcuni lavoratori riceveranno aumenti di stipendio di circa il 10% a partire dall’inizio di gennaio 2024.

Apple (+0,10%): ha annunciato lo stop alla vendita di due modelli dei suoi smartwatch, negli Stati Uniti, sulla scia di quanto stabilito alla fine di ottobre dalla International Trade Commission (ITC).

Bluebird Bio (-14%): lanciata l'offerta pubblica di azioni ordinarie del valore di 150 milioni di dollari.

Enphase Energy (+1%): taglierà circa il 10% della sua forza lavoro globale come parte del suo piano di ristrutturazione e cesserà le attività presso le sedi di produzione a contratto di Timisoara (Romania) e del Wisconsin (Stati Uniti).