Wall Street in cerca di rimbalzo, il taglio dei tassi si allontana

Wall Street in cerca di rimbalzo, il taglio dei tassi si allontana

I dati sull’inflazione diffusi ieri hanno mostrato un livello dei prezzi più alto del previsto, riducendo le attese di un vicino taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, che a questo punto non è più visto prima di maggio o giugno, se non a luglio per alcuni analisti.

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Wall Street in verde

Wall Street verso un’apertura positiva dopo il sell-off innescato dai dati sull’inflazione statunitense maggiori del previsto che hanno spostato le previsioni sul primo taglio dei tassi da marzo a maggio.

Quando manca meno di un’ora dal suono della campanella della borsa di New York, i future sui principali indici segnano verde, in particolare quelli sul Nasdaq (+0,60%) e i contratti sullo S&P500 (+0,40%), mentre scambiano appena sopra la parità quelli sul dow Jones (+0,20%).

Proprio i titoli tecnologici, sensibili ai tassi, come Alphabet, Microsoft, Meta Platforms, NVIDIA e Advanced Micro Devices stanno mettendo a segno rialzi dell’1% ciascuno nel pre-market USA, mentre i rendimenti dei Titoli di Stato USA, indicatori delle aspettative sui tassi, sono calati leggermente dai massimi di oltre due mesi.

Quando il primo taglio?

“Per il momento l'inflazione rimane più rigida di quanto si pensasse” e “i principali fattori che hanno determinato il leggero aumento sono stati il rincaro degli alloggi, le tariffe aeree e, in misura minore, le cure mediche e l'istruzione”, spiega Christian Hantel, portfolio manager di Vontobel sottolineando che seppur “i dati non sono eccessivamente negativi, gli investitori sono stati colti di sorpresa. E le prime sforbiciate, che alcuni si aspettavano già per marzo-aprile, potrebbero allontanarsi”.

“Il ‘caldo’ CPI statunitense di gennaio ha chiuso la porta a un taglio del tasso della Fed a marzo. Anche se i dati PCE saranno più importanti, il dibattito si è spostato a maggio o giugno per l'inizio del ciclo di allentamento della Fed, a meno che i rischi bancari non aumentino”, ha affermato il capo di Saxo di Strategia FX, Charu Chanana. Secondo il senior market strategist di IG Italia, Filippo Diodovich, “non esistono al momento le condizioni per procedere a un cambio nelle strategie monetarie”, in quanto “la preoccupazione dei membri del FOMC è soprattutto legata al ritorno delle pressioni inflazionistiche, con i salari dei lavoratori che sono tornati a crescere a un ritmo sostenuto”, sottolinea ancora l'esperto che guarda al mese di luglio per il primo taglio dei tassi.

Previsioni OPEC sulla domanda di petrolio

I prezzi del petrolio salgono leggermente dopo le previsioni di crescita della domanda mondiale diffuse dall’organizzazione dei produttori (OPEC), secondo la quale l’aumento della richiesta deriverà dalla forza del trasporto aereo, da un aumento della mobilità su strada e dalle attività di costruzione e agricola ancora solide.

L’OPEC si attende un +2,25 mbg nel 2024 a 104,4 mbg, e una crescita dell’1,8% anno su anno nel 2025, a 106 mbg. A livello di offerta di greggio non-OPEC la crescita della produzione attesa 2024 è stata rivista al ribasso di 0,15 mbg per il calo di volumi in Russia e la crescita più lenta in USA, ma da una base 2023 più elevata. L’offerta è ora prevista in crescita di +1,19 mbg anno su anno a 70,55 mbg (rispetto ai 70,4 mbg del report di gennaio).

“Riteniamo quindi che le nuove stime OPEC abbiano risvolti marginalmente negativi per l’outlook sul prezzo del Brent”, evidenziano da Equita Sim, prevedendo nel 2024 “un Brent di 80/bbl e ci sembra coerente con uno scenario di rallentamento della crescita della domanda nel 2024 (YTD=circa80/bbl) controbilanciato dai tagli OPEC+”. Oggi il Brent scambia a 83,03 dollari al barile (0,20%), seguito dal greggio WTI a 78,11 dollari.

Notizie societarie e pre-market USA

Lyft (+16%): prevede la generazione di un free cash flow positivo nel 2024 (FCF) per la prima volta grazie ai tagli dei costi e ha registrato un utile trimestrale di 18 centesimi per azione, battendo le stime degli analisti di 8 centesimi.

Airbnb (-5%): utile trimestrale rettificato di 76 centesimi per azione per il trimestre conclusosi a dicembre, superiore a quello dello stesso trimestre dell'anno scorso (48 centesimi), ma Wall Street si aspettava risultati compresi tra -12 e 77 centesimi.

Robinhood (+12%): ricavi per 471 milioni di dollari nel quarto trimestre, circa venti in più delle stime del consensus, e utile di 3 centesimi per azione, oltre le aspettative di una perdita di 1 centesimo (dati LSEG).

Coinbase (+8%): il Bitcoin sale a 51 mila dollari, ai massimi da due anni, sostenendo tutto il settore legato alle criptovalute.

Intuitive Machines (-7%): rinviato di almeno un giorno il lancio dato in appalto da SpaceX previsto di un lander lunare robotico a meno di due ore dall'orario di decollo previsto per oggi a causa di un problema tecnico.

Upstart Holdings (-19%): prevede per il primo trimestre ricavi per circa 125 milioni di dollari, meno delle stime di 151,2 milioni di dollari (dati LSEG).

Raccomandazioni analisti

NVIDIA

Mizuho Securities: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato a 825 USD dai precedenti 625 dollari.

Coca-Cola

UBS: ‘buy’ e target price fermo a 70 dollari.

JP Morgan: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 64 USD a 66 dollari.

Boeing

RBC: ‘buy’ e target price ancora a 260 dollari.

UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo sempre a 275 dollari.

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