Wall Street in leggero calo, big tech ancora protagoniste

Due delle trimestrali delle tre grandi big tech comunicate ieri hanno deluso le aspettative, mentre Jerome Powell indeboliva il mercato dopo aver affermato che un ulteriore taglio dei tassi non è sicuro dopo quello effettuato ieri.
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Oggi a Wall Street
Apertura di Wall Street senza una chiara direzione nel day after la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse e le trimestrali di tre grandi società tecnologiche statunitensi.
I future sul Nasdaq e sullo S&P500 restano di poco sotto la parità (-0,20%) dopo una mattinata passata in rosso, mentre cedono maggiormente i contratti sul Dow Jones (-0,40%).
In crescita (+0,20%) l’indice del biglietto verde ma dollaro fermo nei confronti dell’euro, con il cross EUR/USD scambiato appena sotto quota 1,16. Cede il 3% il Bitcoin, sotto i 110 mila dollari.
Future sull’oro in calo (-0,20%), a 3.992 dollari, ma il prezzo spot guadagna l’1,20% e si porta a 3.980 dollari l’oncia, mentre l’argento cresce oltre un punto percentuale e si porta a 48,20 dollari (prezzo spot).
In calo di mezzo punto i prezzi del petrolio: Brent a 63,90 dollari e greggio WTI a 60,10 dollari al barile.
Le trimestrali delle big tech
Ieri sera erano di scena le trimestrali di tre big tech di Wall Street, Microsoft, Meta e Alphabet, sulle quali hanno pesato le enormi spese sull’intelligenza artificiale.
L’andamento nel pre market USA di oggi vede i forti cali di Meta (-7%) e Microsoft (-3%) in quanto gli investitori si sono chiesti se l'ingente investimento della società madre di Facebook in infrastrutture di intelligenza artificiale avrebbe dato i suoi frutti, mentre i risultati della società di Bill Gates non sono riusciti a soddisfare le elevate aspettative. Positiva, invece, Alphabet (+7%) che ha convinto il mercato dopo aver battuto le aspettative sui ricavi.
Insieme, le tre società hanno speso circa 78 miliardi di dollari in spese in conto capitale nell'ultimo trimestre, con un aumento dell'89% rispetto all'anno precedente.
Stasera sarà il turno di Amazon e Apple, attese pubblicare i risultati trimestrali dopo la chiusura di Wall Street.
"Le trimestrali delle megacap e il tema dell'intelligenza artificiale dovrebbero essere fattori dominanti per l'S&P 500 e per gli asset di rischio. Ci vorrebbe uno spostamento 'hawkish' molto forte nelle aspettative sui tassi della Fed per far deragliare il rally degli asset di rischio", spiega Ryan Wang, economista statunitense di Hsbc.
La Fed taglia i tassi
Ieri la Fed ha tagliato i tassi di interesse come da attese ma il presidente Jerome Powell ha dichiarato un’ulteriore mossa di allentamento monetario “non è scontata, tutt’altro”, evidenziando anche le differenze di opinione all’interno del board.
Le sue parole hanno spinto i trader a ridurre alcune scommesse su un'altra mossa da 25 punti base alla riunione della Fed di dicembre, portandole al 70% circa dal 90% di inizio settimana, secondo lo strumento FedWatch di CME Group. I membri del Federal Open Market Committee (FOMC) si erano presentati alla riunione con una visibilità sull'economia molto inferiore al solito, poiché lo shutdown del governo statunitense, ormai in vigore da quasi un mese, ha impedito la pubblicazione di dati chiave, tra cui il rapporto mensile sull'occupazione.
"È comprensibile il motivo per cui il FOMC esiti a valutare se un ulteriore taglio dei tassi a dicembre, e forse anche di più l'anno prossimo, sia davvero giustificato, quando assistiamo a questa crescita dell’azionario e al boom dell'IA che certamente durerà fino al 2026", ha affermato Chris Scicluna, responsabile della ricerca economica di Daiwa Capital Markets.
“Powell ha sottolineato la dipendenza dai dati in 12 discorsi distinti nel 2025”, evidenzia Alexandra Wilson-Elizondo, Global Co-CIO of Multi-Asset Solutions di Goldman Sachs Asset Management. “Dunque”, prosegue, “quando i dati si interrompono durante uno shutdown governativo prolungato e avendo a disposizione informazioni parziali, in ritardo e potenzialmente distorte sulle principali pubblicazioni dei dati, la Fed non ha potuto far altro che mettere il pilota automatico alla politica monetaria, e seguire il percorso indicato dal dot plot, a meno che nuovi dati affidabili non cambino la situazione”.
“Un singolo dato sull’inflazione più debole, aspettative ancorate e una domanda di lavoro in raffreddamento secondo riscontri aneddotici supportano un orientamento prudente verso l’allentamento. Se le condizioni restano invariate, un ulteriore taglio di 25 punti base nella riunione di dicembre sembra probabile”, prevede Wilson-Elizondo.
"Dopo un mese di forte crescita sui mercati azionari globali, penso che sia francamente salutare prendersi una pausa", secondo David Kruk, responsabile del trading di La Financière de l'Echiquier. "Il percorso della Fed, con la sorprendente svolta aggressiva di Powell ieri, è un grande interrogativo, così come l'entità degli investimenti annunciati dal Mag 7".
Notizie societarie e pre market USA
Alphabet (+7%): ricavi del terzo trimestre battuti, secondo i dati di LSEG.
Meta Platforms (-7%): quasi 16 miliardi di dollari di oneri una tantum nel terzo trimestre legati al Big Beautiful Bill di Trump penalizzano il suo utile trimestrale.
Microsoft (-3%): quasi 35 miliardi di dollari di investimenti nel primo trimestre e un avvertimento sull'aumento delle spese
Eli Lilly (+7%): prevede un utile annuo 2025 tra i 23 e i 23,7 dollari per azione, superiore alla precedente previsione di 21,75-23 dollari per azione.
Merck (-3%): ricavi a 17,28 miliardi di dollari nel trimestre, superando le stime degli analisti di 16,96 miliardi, secondo i dati compilati da LSEG.
Biogen (-4%): prevede per il 2025 un utile per azione rettificato compreso tra 14,50 e 15 dollari, inferiore alla precedente previsione di 15,50 e 16 dollari.
Cigna (+1%): utile adjusted per il 3° trimestre a 7,83 dollari per azione, superiore alla stima media degli analisti di 7,65 dollari (dati LSEG).
Metsera (+19%): Novo Nordisk ha offerto 6,5 miliardi di dollari per l’acquisizione, compreso il debito, con ulteriori 2,5 miliardi di dollari di pagamenti basati su milestone.
Raccomandazioni analisti
Nvidia
UBS: buy e prezzo obiettivo alzato da 205 a 235 dollari.
BofA Securities: buy e target price alzato da 235 a 275 dollari.
Microsoft
JP Morgan: buy e prezzo obiettivo aumentato da 565 a 575 dollari.
RBC: buy e target price confermato a 640 dollari.
Apple
BofA Securities: buy e prezzo obiettivo salito da 270 a 320 dollari.
Boeing
RBC: buy e target price confermato a 250 dollari.
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