Wall Street incerta attende novità dalla Cina


Ogni segnale positivo dal fronte dell’allentamento delle restrizioni nel gigante asiatico viene accolto positivamente dai mercati mondiali, ma resta sullo sfondo la politica monetaria della Federal Reserve, in attesa delle parole di Jerome Powell in programma domani.


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Incertezza a Wall Street

Apertura di seduta vista intorno la parità per Wall Street dopo i cali dei principali indici registrati nelle chiusure di ieri.

Oggi i contratti sul Nasdaq (+0,40%), il Dow Jones (+0,10%) e lo S&P500 (+0,20%) restano in attesa di una direzione chiara, attenti a quanto sta accadendo in Cina.

Le speranze di un ulteriore allentamento delle restrizioni cinesi sono aumentate nella mattinata odierna a seguito delle parole di un funzionario che ha annunciato la volontà delle autorità di ridurre l’impatto della politica ‘zero-Covid’, specialmente dopo le proteste della popolazione in alcune città.

Nelle ultime ore, inoltre, le autorità hanno comunicato un aumento delle vaccinazioni ai cittadini cinesi più anziani, notizia accolta con favore dai mercati, in quanto un numero più alto rispetto a quello attuale delle vaccinazioni agli anziani viene considerato presupposto cruciale per consentire le riaperture, visto che finora solo il 65% degli ultraottantenni aveva ricevuto la terza dosi.

“La Cina rappresenta l’argomento dominante sui mercati in questo momento e l’andamento degli asset di rischio che abbiamo visto durante la notte è quello che ci saremmo aspettati con notizie positive”, sottolineava Hugh Gimber, global market strategist di JP Morgan Asset Management, aggiungendo che “le buone notizie per l’economia cinese sono positive per l’economia globale”.

Sempre Fed

Gli indici americani erano stati condizionati ieri anche dalle dichiarazioni di alcuni componenti della Federal Reserve, le cui parole ribadivano la necessità di aumentare i tassi per un periodo più lungo, indebolendo il sentiment sull’azionario.

Una discesa dei tassi potrà avvenire solo in caso di “chiara riduzione dell’inflazione, nel 2024, visto l’attuale livello troppo alto”, affermava ieri il vicepresidente della banca centrale, John Williams.

James Bullard (Fed di St Louis) spiegava che il mercato non sta prezzando in modo corretto il rischio di una Fed più aggressiva, “sottovalutando il rischio che il FOMC debba essere più restrittivo, anziché meno, per domare la forte inflazione negli Stati Uniti”.

Lo stesso Bullard aveva già sottolineato la necessità per la Fed di spostare i tassi entro una fascia compresa tra il 5 e il 7%, mentre il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, è stato l'ultimo funzionario a spegnere le ipotesi di un’inversione di rotta della banca centrale statunitense sui tassi di interesse in tempi relativamente brevi il prossimo anno.

A queste parole si aggiungeva oggi Loretta Mester (Fed di Cleveland), la quale avvisava che la Fed “andrà avanti ad alzare i tassi”, non ritenendo “vicina una pausa”.

Delusione Powell?

A questo punto, l’attenzione si concentrerà sulle parole del ‘boss’ della Federal Reserve, Jerome Powell, previste per domani alle 19:30 italiane, il quale potrebbe lanciare segnali su un rallentamento della politica monetaria dell’istituto centrale.

Gli analisti, però, sospettano che gli investitori potrebbero rimanere delusi da Powell, in quanto potrebbe “confermare un ritmo di rialzi più lento alla riunione di dicembre, cosa che è quasi del tutto scontata”, secondo Jan Nevruzi, analista di NatWest Markets, ma, probabilmente “ribadirà che la Fed intende rimanere in territorio restrittivo fino al prossimo anno”, prevede Nevruzi.

Notizie societarie principali e relativi movimenti nel pre-market USA

ConocoPhillips (+2%): ha firmato con QatarEnergy firmano due accordi di vendita e acquisto per l’esportazione in Germania 2 milioni di tonnellate all’anno di GNL per un periodo di almeno 15 anni.

The Chemours (-6%): ha comunicato un Ebitda rettificato nell’anno fiscale 2022 al di sotto della fascia bassa del range previsto, compreso tra i 1,40 e 1,45 miliardi di dollari.

Apollo Endosurgery (+60%): verrà acquistata da Boston Scientific Corporation (+0,50%) per 417 milioni di dollari con un’offerta di 10 dollari per azione in contanti e un premio di quasi il 67% rispetto alla chiusura di ieri (6 dollari).

Silvergate Capital Corp (-3%): ha comunicato un’esposizione minima dei suoi depositi di criptovalute in BlockFi (finita in bancarotta), limitati a meno di 20 milioni di dollari.

Citi Trends (+10%): utile netto diluito per il terzo trimestre di 24 centesimi per azione rispetto ad una perdita di 6 centesimi per azione stimata da Wall Street (Refinitiv IBES).

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