Wall Street incerta tra raffreddamento dei bond e conflitto in Medio Oriente

Wall Street incerta tra raffreddamento dei bond e conflitto in Medio Oriente

Borsa USA senza una direzione chiara prima dell’apertura in attesa dei dati sull’inflazione in programma nei prossimi giorni e dei nuovi commenti provenienti dai banchieri della FED che potrebbero dare nuovi segnali sulle prossime mosse dell’istituto centrale statunitense.

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Wall Street piatta

Wall Street senza una direzione chiara prima dell’avvio ufficiale degli scambi, mentre si attenuano i rendimenti dei Treasury USA e arrivano segnali ‘dovish’ da parte dei banchieri della Federal Reserve.

I future sul Nasdaq viaggiano intorno la parità, al pari dei contratti sul Dow Jones e di quelli sullo S&P500.

Scendono i rendimenti del biennale e del trentennale, assestandosi rispettivamente al 5,012% e al 4,883%, mentre viaggia controcorrente il decennale, in crescita (+1%) al 4,703%.

Tra gli altri beni rifugio protagonisti di queste ore, resta positivo l’oro dopo la crescita dei giorni scorsi, a 1.868 dollari l’oncia, mentre il dollaro si indebolisce nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD viene scambiata a 1,0580.

Nel corso della giornata parleranno altri esponenti della Fed, tra cui Raphael Bostic, Christopher Waller, Neel Kashkari e Mary Daly e loro opinioni sull'andamento dei tassi di interesse per il resto dell'anno saranno soppesate con attenzione prima della pubblicazione, in agenda mercoledì, dei verbali dell'ultima riunione della Fed di settembre.

Sull’azionario, entra nel vivo la stagione delle trimestrali, con il programma che prevede Delta Air Lines nella giornata di giovedì, seguita venerdì dalle big bank USA JP Morgan Chase, Citigroup e Wells Fargo.

Bond e Fed

Oggi i Treasury USA scambiano misti, con il decennale in rialzo dopo i commenti dei banchieri della Fed che hanno indicato come la crescita dei Titoli di Stato potrebbe distogliere la banca centrale statunitense da ulteriori aumenti dei tassi.

"Il driver predominante dell'azione dei prezzi questa mattina (USA) è il fatto che i mercati si aggrappano ai discorsi della Fed che suggeriscono che la banca centrale sia alla fine del ciclo di inasprimento”, secondo Laura Cooper di BlackRock.“Gli ultimi commenti dei relatori della Fed hanno avuto una chiara influenza sulla propensione al rischio sul mercato”, ha affermato Benjamin Melman, responsabile degli investimenti globali presso Edmond de Rothschild Asset Management, sottolineando che “c’è stato un chiaro cambio di tono”.

Della stessa opinione Chris Turner, stratega di ING: “sulla base dei commenti della Fed di ieri, il mercato sta iniziando a pensare che, dopotutto, la banca centrale presti maggiore attenzione ai rendimenti obbligazionari”

A questo punto, “è probabile che il mercato torni a concentrarsi sui fondamentali della crescita e sulle prospettive dell'inflazione, in particolare sui dati dell'inflazione statunitense, che saranno il prossimo catalizzatore”, in programma tra domani (alla produzione) e giovedì.

Secondo lo strumento FedWatch del CME, i trader stimano la possibilità che i tassi di interesse rimangano invariati a novembre e dicembre rispettivamente al 90% e al 71% circa.

Il conflitto in Medio Oriente

Una possibile escalation delle tensioni in Medio Oriente rimane un rischio per i mercati, con Israele che mobilita le sue forze militari vicino a Gaza, mentre permangono gli interrogativi sul ruolo dell’Iran nella sanguinosa incursione.

L’ultimo conflitto arriva in un momento di continue preoccupazioni geopolitiche, con i mercati che si trovano ad affrontare un periodo di moderazione della crescita economica globale.

“Le tensioni geopolitiche sono un grosso problema per i mercati, proprio perché la gamma di risultati è molto ampia e, quindi, a meno che non ci sia una chiara direzione, è molto difficile decidere in che direzione dovrebbero andare i prezzi”, sottolinea Kallum Pickering, economista di Berenberg.

“Forse sorprende un po’ che i mercati si siano ripresi così rapidamente e con forza”, evidenzia Craig Erlam, analista di mercato senior di Oanda.

“Anche se per ora si ritiene che la violenza in Medio Oriente abbia solo conseguenze limitate, ha aggiunto un nuovo livello di incertezza, quindi il cambiamento di tono da parte della Fed è molto gradito”, ribadisce Raffi Boyadjian, analista capo degli investimenti presso il broker forex XM.

Notizie societarie e pre-market USA

PepsiCo (+2%): alzate per la terza volta quest'anno le sue previsioni di profitto annuale a 7,54 dollari per azione rispetto alla precedente attesa di 7,47 dollari e i ricavi netti sono saliti a 23,45 miliardi di dollari nel trimestre da 21,97 miliardi di dollari dell'anno precedente, superando le stime di 23,39 miliardi di dollari (dati LSEG).Arm Holdings (+1%): annunciata una collaborazione con Vodafone per un chipset RAN, che consentirà agli operatori di telefonia mobile di combinare apparecchiature di diversi fornitori.

Corning (-2%): si attende una ripresa del fornitore di Apple più lieve nella maggior parte dei mercati finali.

Coherent (+2%): Denso e Mitsubishi Electric investiranno 500 milioni di dollari ciascuna nel settore del carburo di silicio della società, assicurandosi una quota del 12,5%.

NanoString Technologies (+4%): annunciato avvio dei piani di riorganizzazione per l’eliminazione di circa 110 posizioni e ridurranno le spese di oltre 15 milioni di dollari su base annua.

Ocugen (+7%): il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive) (NIAID) sta conducendo una sperimentazione con il suo candidato vaccino contro il Covid 19.

Akero Therapeutics (-63%): il suo principale farmaco candidato, l'efruxifermina, non ha migliorato in modo significativo la fibrosi o la cicatrizzazione, obiettivo principale dello studio, in pazienti con un tipo di malattia del fegato grasso.

Raccomandazioni analisti

Tesla Jefferies: ‘neutral’ e prezzo obiettivo ridotto da 265 USD a 250 dollari.

The Coca-Cola Company Deutsche Bank Securities: ‘neutral’ e target price diminuito da 63 USD a 60 dollari.

KKR & Co Oppenheimer: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 91 USD a 87 dollari.

Pinnacle Financial Partners Jefferies & Co.: da ‘neutral’ e ‘sell’.

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