Wall Street nervosa aspettando Powell

Le dichiarazioni sui tassi di interesse arrivate da alcuni banchieri hanno indebolito la borsa USA ma oggi si attendono le parole del presidente della Fed, sperando in segnali sul futuro della politica monetaria dell’istituto centrale americano.
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Future in rosso
Wall Street attende trepidante l’intervento del presidente della Federal Reserve, oggi atteso alle ore 15 italiane in un intervento nel corso del quale potrebbero emergere indizi sul futuro della politica monetaria dell’istituto centrale.
A circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni, i future sui principali indici di New York cedono mezzo punto percentuale, con quelli sul Nasdaq leggermente più in difficoltà (-0,60%) rispetto a quelli sul Dow Jones (-0,45%) e sullo S&P500 (-0,50%).
Volo di falchi
La borsa USA arrivava da due giorni abbastanza positivi, ma i commenti di due funzionari della Federal Reserve hanno cercato di diffondere cautela sul futuro dei tassi di interesse statunitensi, attirando così vendite sull’azionario.
Il Presidente della Fed di San Francisco Mary Daly ha dichiarato al Wall Street Journal che presterà molta attenzione ai dati di giovedì sull’inflazione, ma per lei sono possibili rialzi di 25 e 50 punti base.
Le faceva eco il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, secondo il quale lo “scenario di base” non prevede tagli dei tassi né quest'anno né il prossimo.
Intanto, i mercati scontano, con una probabilità in aumento (attualmente al 78%), un rialzo nella prossima riunione di 25 pb del primo febbraio, così come di altri 25 pb nella riunione di marzo.
Stessa narrativa
“Il mercato sta cercando di far fare un passo avanti alla Fed, ma in realtà non sta ascoltando quello che dice. La Fed è stata molto chiara nel suo messaggio: i tassi aumenteranno e resteranno più alti a lungo”, spiegava Fiona Cincotta, stratega di CityIndex.
“La narrativa ormai resta la stessa da alcune sedute”, sottolinea Gabriel Debach, market analyst di eToro. “I mercati non credono alla retorica delle banche centrali, puntando su rialzi inferiori a quelli preannunciati, e i banchieri giocano il ruolo dei pompieri nel cercare di spegnere le fiamme dell’eccessivo entusiasmo. Si sa, a giocare contro le banche centrali, si rischia di bruciarsi”.
“Se guardiamo alle aspettative sul livello dei prezzi nel corso di questa settimana, punto fondamentale e ancora lontana dal target del 2%, l’inflazione di base dovrebbe rimanere elevata. Non importa da quale punto di vista la si guardi. È ancora superiore all'obiettivo che la Fed si è prefissata”, ha aggiunto Cincotta.
Parola a Powell
In questo contesto, Powell interverrà oggi nel corso di una conferenza sull’indipendenza delle banche centrale organizzata dalla svedese Riksbank.
“Dato che il recente rimbalzo dei mercati azionari, il calo dei rendimenti obbligazionari e del dollaro USA, stanno allentando le condizioni finanziarie, la giornata di oggi potrebbe offrire al presidente della Fed l’opportunità di reimpostare leggermente il discorso”, prevede Michael Hewson, chief strategist di CMC Markets.
“Con la parola che passa oggi a Jerome Powell, e con la lettura dell’inflazione statunitense attesa per domani, si potranno vedere maggiori carte sul tavolo, in attesa della prossima decisione di politica monetaria in programma per il primo febbraio, senza dimenticare come l’umore potrebbe presto spostarsi sul versante degli utili, con la stagione delle trimestrali americane che ‘inizia’ questo venerdì”, prevede Debach.
Notizie societarie e pre-market UA
Microsoft (-0,30%): indiscrezioni circa una trattativa in corso per l’acquisto di una quota di OpenAi, proprietaria di ChatGPT, operazione da 10 miliardi di dollari rispetto alla valutazione complessiva di 29 miliardi di dollari.
Coinbase (-3%): annunciati tagli per 950 posti di lavoro nell’ambito di un piano di ristrutturazione, terza tornata di licenziamenti dallo scorso anno.
Bed Bath & Beyond (+1%): ha riportato martedì una perdita trimestrale di circa 393 milioni di dollari, ma non ha chiarito se presenterà istanza di fallimento.
Vyne Therapeutics (+69%): annunciata la somministrazione al primo paziente del farmaco sperimentale VYN201 finalizzato al trattamento della vitiligine, un tipo di malattia della pelle e si attendono i risultati nel corso del primo semestre di quest’anno.
Raccomandazioni analisti
Apple
Bernstein: confermato ‘neutral’ e prezzo obiettivo ridotto a 125 USD dai precedenti 170 dollari.
Microsoft
Piper Sandler: ‘buy’ e target price diminuito da 265 USD a 247 dollari.
Barclays: ‘buy’ e riduzione del prezzo obiettivo a 280 USD dai precedenti 296 dollari.
Boeing
Morgan Stanley: da ‘buy’ a ‘neutral’ con target price aumentato a 220 USD dai 213 dollari precedenti.
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