Wall Street, niente spinta dalle trimestrali prima dell’apertura

Wall Street, niente spinta dalle trimestrali prima dell’apertura

I numeri diffusi oggi dalle banche raffreddano gli entusiasmi, mentre domani sono attese le grandi società tecnologiche come Tesla e Netflix.

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Incertezza a Wall Street

Wall Street verso un’apertura intorno la parità in una seduta caratterizzata dalle trimestrali e da alcuni dati macro sui prezzi.

Poco mossi i future sul Nasdaq, sul Dow Jones e sullo S&P500 quando manca meno di un’ora dal suono della campanella della borsa di New York, anche se sembrano puntare più verso il rosso.

"Gli investitori si sono precipitati un po' troppo presto e probabilmente è necessaria una certa digestione dei dati diffusi oggi," sottolinea Sam Stovall, stratega capo degli investimenti presso CFRA Research, New York.

“La maggior parte delle principali banche ha già riportato i suoi dati, ora la domanda è riguardo alle banche più piccole perché queste sono più focalizzate sul prestito e, a causa della curva dei rendimenti invertita, potrebbero non avere la stessa forza nell'interesse netto”, ha aggiunto Stovall.

Attesi oggi anche i dati macro sulle vendite al dettaglio, numeri osservati dalla Federal Reserve in vista della prossima riunione del 26 luglio, risultate a giugno (base mensile) in crescita dello 0,2% rispetto al precedente +0,5% (rivisto dal +0,30%) e dell’1,49% su base annuale.

Attesa anche la produzione industriale, prevista aumentare dell’1,10% annualmente rispetto al precedente +0,23%, mentre è attesa piatta su base mensile dal -0,20% anteriore.

Attenzione sulle trimestrali

Gli occhi restano puntati sugli utili del secondo trimestre dei giganti di Wall Street per valutare come il settore finanziario stia affrontando le conseguenze dei fallimenti bancari di questa primavera.

L’agenda odierna prevedeva tra i finanziari i conti di Morgan Stanley, Bank of America, Bank Of New York Mellon e PNC Financial Services Group, mentre domani sono attese Goldman Sachs e US Bankcorp.

In primo piano ci sono i segnali di una ripresa dell'investment banking, attesa da tempo, anche se gli analisti si aspettano un calo delle operazioni rispetto al primo trimestre.

Negli altri settori era attesa anche Lockheed Martin, mentre domani i riflettori verranno puntati sulle grandi società tecnologiche come Tesla, Netflix e IBM.

Inflazione e recessione

Gli investitori stanno ancora valutando quanto si sia raffreddata l'inflazione e se questo significhi che l'economia può evitare una recessione e inchiodare un atterraggio morbido.

La Segretaria al Tesoro, Janet Yellen, ha dichiarato che il mercato del lavoro, in fase di raffreddamento (ma non di rallentamento) sta giocando un ruolo fondamentale nel rallentare l'inflazione, tra una serie di fattori che impongono pressioni disinflazionistiche, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Nel frattempo, segnali incoraggianti sono arrivati da Goldman Sachs, la quale ridotto la probabilità che si verifichi una recessione negli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi.

La banca cita i recenti dati economici che suggeriscono che la Federal Reserve può ridurre l'inflazione senza creare una contrazione economica.

La prossima settimana si terranno le riunioni della Fed, della Banca centrale europea e della Banca del Giappone.

“Qualsiasi sensazione che la Federal Reserve abbia raggiunto il picco dei tassi d'interesse o che stia diventando meno falco o più dovish sarà l'iniezione di cui i titoli hanno bisogno per prendere la prossima gamba al rialzo”, prevede Fiona Cincotta, analista senior dei mercati presso City Index.

Notizie societarie e pre-market USA

Morgan Stanley (-0,30%): utile sceso del 18% nel secondo trimestre e utile applicabile agli azionisti ridotto a 2,05 miliardi di dollari, o 1,24 dollari per azione diluita, rispetto ai 2,39 miliardi di dollari, o 1,39 dollari per azione diluita, dell'anno precedente.

Microsoft (+0,10%): il Financial Times scrive che la Commissione europea potrebbe avviare la prossima settimana nei suoi confronti un’inchiesta antitrust per abuso di posizione dominante per aver imposto l’installazione automatica dell’app Teams (videoconferenze) per i clienti Office.

Ford (-0,20%): ha ridotto del 17% il costo ai consumatori del suo pickup F-150 Lightning e del 6% quelli del Platinum (modello più costoso), partecipando così alla corsa alla riduzione dei prezzi effettuata da altre società come Tesla.

Bank of America (-0,90%): utile netto applicabile agli azionisti salito a 7,10 miliardi di dollari, o 88 centesimi per azione diluita, rispetto ai 5,93 miliardi di dollari, o 73 centesimi per azione diluita, dello scorso anno.

Bank Of New York Mellon (+1%): utile adjusted per azione di 1,38 dollari nel secondo trimestre rispetto a stime di 1,22 dollari (Refinitiv).

Lockheed Martin (+0,60%): vendite trimestrali aumentate del 17,3% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 6,88 miliardi di dollari e ora prevede un utile tra i 27 e i 27,20 dollari per azione nel 2023, rispetto alla precedente previsione di 26,60-26,90 dollari per azione.

PNC Financial Services Group (-2%): prevede che il suo reddito netto da interessi (NII) per il 2023 crescerà del 5% - 6% rispetto alla precedente previsione di crescita del 6% - 8%.

Aridis Pharma (+33%): ha dichiarato di aver ricevuto un feedback positivo da parte dell'agenzia sanitaria europea sul progetto di studio in fase avanzata del suo farmaco sperimentale.

Masimo Corp (-27%): prevede un fatturato consolidato per il secondo trimestre compreso tra 453 e 457 milioni di dollari, rispetto a stime di 553,2 milioni di dollari (Refinitiv).

CEL-SCI Corp (-22%): ha annunciato 2,5 milioni di azioni a 2 dollari, con uno sconto del 30% rispetto alla chiusura di ieri (2,86 dollari), per una raccolta di 5 milioni di dollari.

Raccomandazioni analisti

Netflix

Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato a 520 USD dai precedenti 440 dollari.

Shopify

Evercore ISI: da ‘buy’ a ‘neutral’.

Pinterest

Evercore ISI: da ‘neutral’ a ‘buy’.

JP Morgan

UBS: ‘buy’ e target price incrementato da 165 USD a 175 dollari.

Exxon Mobil

Goldman Sachs: ‘neutral’ e prezzo obiettivo ridotto a 113 dollari.

Chipotle Mexican Grill

RBC Capital Markets: ‘buy’ e target price aumentato da 2050 USD a 2300 dollari.

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