Wall Street non ha paura della Fed


L’S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,6%, nuovo record. Oggi parla la Fed e Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia ha come scenario una conferma dei tassi di interesse sui livelli correnti (5,25%-5,50%) con il presidente Jerome Powell che cercherà di non sbilanciarsi sui principali temi attesi dal mercato. Chris Senyek, chief investment strategist di Wolfe Research, non si aspetta novità sulla tempistica dei tagli e guarderà con attenzione alle indicazioni sul programma di restringimento quantitativo, o sulla riduzione degli asset in bilancio. Sale il petrolio e scende il bitcoin. Kering lancia un allarme sulle vendite di Gucci. Poste italiane presenta il nuovo piano industriale.


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I mercati finanziari degli Stati Uniti, soprattutto quelli azionari, sembrano aver del tutto ridimensionato la possibilità che dalle comunicazioni della banca centrale post meeting di marzo possano arrivare delle brutte sorprese. Dopo un avvio in ribasso, l’S&P500 ha cambiato verso e ha chiuso in rialzo dello 0,6%, nuovo record: il benchmark aveva alle spalle fino a due giorni fa diciassette massimi storici da inizio anno, il 19 marzo è stato toccato il diciottesimo. Il Nasdaq è salito dello 0,4% e il Dow Jones dello 0,8%. Russell 2000 delle small e mid cap +0,5%.

OGGI PARLA LA FED

Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia ha come scenario una conferma dei tassi di interesse sui livelli correnti (5,25%-5,50%) con il presidente Jerome Powell che cercherà di non sbilanciarsi sui principali temi attesi dal mercato (quando la FED taglierà i tassi e di quanto diminuirà il costo del denaro nel 2024). Per quanto riguarda le previsioni dei membri del board, “da dicembre a oggi il processo di disinflazione si è un po’ fermato ma l’economia ha mostrato lievi segnali di rallentamento. Crediamo che le aspettative dei membri del FOMC non cambieranno di molto e la mediana dovrebbe rimanere ferma al 4,625% ovvero una riduzione di 75 basis points. Una variazione della mediana potrebbe muovere notevolmente i mercati. Una mediana superiore al 4,625% implicherebbe una FED più restrittiva (dollaro forte, debolezza per equity) mentre una mediana inferiore confermerebbe la vittoria delle colombe nel FOMC (possibile taglio a giugno, dollaro debole e indici azionari su nuovi massimi).

Anche Chris Senyek, chief investment strategist di Wolfe Research, non si aspetta novità sulla tempistica dei tagli e guarderà con attenzione alle indicazioni sul programma di restringimento quantitativo, o sulla riduzione degli asset in bilancio. Un eventuale rallentamento del piano potrebbe favorire i mercati, anche in assenza di tagli dei tassi.

"A nostro avviso, i commenti sui piani per il bilancio della Fed saranno importanti almeno quanto le osservazioni sulla potenziale tempistica dei tagli dei tassi", ha scritto ieri Senyek.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future del Dax di Francoforte -0,1%.

EURO

Inizia domani a Bruxelles la riunione del Consiglio Europeo. L’Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza Josep Borrell ha anticipato alla stampa un piano che prevede di trasferire in mani europee una parte dei profitti provenienti dal patrimonio russo attualmente congelato nelle istituzioni finanziarie europee, in particolare la belga Euroclear. Si tratta di tre miliardi di euro all’anno. La base legale del provvedimento, è incerta e ci sono anche timori legati all’impatto che il provvedimento può avere sui mercati finanziari. Nell’articolo che parla di questa ipotesi, IlSole24Ore afferma che la Banca centrale europea ha espresso dubbi, temendo che l’operazione, atipica e controversa, crei incertezza sui mercati e addirittura penalizzi l’euro.

In Asia salgono le borse della Cina dopo che il Consiglio di Stato ha varato un programma di interventi a sostegno degli investimenti esteri nel Paese: Hang Seng di Hong Kong +0,4% nel finale di seduta. Kospi di Seul +1,2%.

Chiusa la borsa di Tokyo per festività.

PETROLIO

Le aspettative di ripartenza della Cina, oltre che l’andamento delle scorte strategiche di greggio degli Stati Uniti, hanno sostenuto il prezzo del petrolio nelle prime due sedute della settimana, stamattina il Brent del Mare del Nord è in lieve calo a 87 dollari il barile.

In forte calo il Bitcoin, -3,5% a 61.400 dollari.

TITOLI

Lusso. Brunello Cucinelli, Moncler, Salvatore Ferragamo. Kering ha detto ieri sera di aspettarsi un calo del 10% delle vendite del primo trimestre rispetto all’anno precedente, a causa del declino delle prestazioni del suo marchio di punta, il produttore di borse Gucci. "Questo risultato riflette principalmente un calo delle vendite più marcato per Gucci, in particolare nella regione Asia-Pacifico. I ricavi comparabili di Gucci nel primo trimestre dovrebbero diminuire di circa il 20% rispetto all'anno precedente", ha dichiarato il gruppo del lusso in un comunicato. Kering, i cui altri marchi includono Yves Saint Laurent, Balenciaga e Bottega Veneta, pubblicherà le vendite del primo trimestre il 23 aprile dopo la chiusura della borsa. A febbraio, l'amministratore delegato di Kering, Francois-Henri Pinault, aveva promesso di portare avanti una strategia per rimettere Gucci "in carreggiata" dopo che il gruppo aveva annunciato un calo del 17% degli utili netti nel 2023. Tuttavia, Pinault ha avvertito che "non succederà da un giorno all'altro".

Terna ha annunciato il nuovo piano al 2028 che prevede per quest'anno investimenti per 2,6 miliardi di euro per favorire la decarbonizzazione e la riduzione delle emissioni di gas serra. Il totale degli investimenti al 2028 è pari a 16,5 miliardi e rappresenta il livello più alto mai registrato nella storia del gruppo con un incremento del 65% rispetto al piano precedente. S&P ha confermato il rating di lungo termine a BBB+ con outlook stabile, mentre Moody's ha mantenuto la valutazione Baa2 con outlook stabile dopo la presentazione del piano

Poste italiane. L'a.d. Matteo Del Fante lancia il nuovo piano strategico 'The connecting platform', centrato su un nuovo modello di servizio della rete e sulla trasformazione della logistica. Per la prima volta l'orizzonte temporale è di 5 anni. Guarda al 2028 puntando a fine piano ad una crescita dell'utile netto a 2,3 miliardi, dei ricavi a 13,5 miliardi, dell'Ebit a 3,2 miliardi anche grazie ad un'attenta razionalizzazione dei costi. Sul fronte dei dividendi prevede un payout ratio pari ad almeno il 65% con l'obiettivo di distribuire non meno di 1 euro per azione nel 2026 e dividendi cumulati per almeno 6,5 miliardi nei 5 anni. 

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