Wall Street non si scuote per i dazi di Trump, oggi i verbali Fed

Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato nuovi dazi e oggi l’attenzione della Borsa di New York sarà rivolta soprattutto verso i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve.
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Wall Street poco mossa
Future sugli indici azionari di Wall Street sostanzialmente fermi, mentre gli investitori valutano le recenti minacce tariffarie del presidente Donald Trump e attendono i verbali della riunione di gennaio della Federal Reserve, previsti in giornata.
Se i contratti sul Nasdaq e quelli sullo S&P500 restano intorno la parità, quelli sul Dow Jones cedono leggermente (-0,10%) quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni.
Il dollaro sale nei confronti dell’euro, con la coppia EUR/USD a 1,0427, il Bitcoin resta poco mosso, a 96 mila dollari. In crescita ancora i prezzi del petrolio: Brent (+0,70%) a 76,30 dollari e greggio WTI a 72,41 dollari al barile.
L’oro aveva toccato un nuovo record storico a 2.964 dollari l’oncia (future) prima di rallentare. “Più aumentano i dazi, più il commercio mondiale ne risentirà e meglio sarà per l'oro”, spiega James Steel, analista di metalli preziosi di Hsbc. “Quando il commercio si contrae, l'oro decolla”, ha aggiunto, indicando come esempi precedenti la pandemia di Covid-19 e la crisi finanziaria globale del 2008.
I dazi di Trump
Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato ieri di voler imporre dazi sulle auto "intorno al 25%" e tariffe simili sulle importazioni nel Paese di semiconduttori e prodotti farmaceutici.
Dal suo insediamento avvenuto quattro settimane fa, Trump ha imposto dazi del 10% su tutte le importazioni dalla Cina, in aggiunta alle imposte esistenti, e ha annunciato per poi rinviare di un mese i dazi del 25% sulle merci provenienti dal Messico e sulle importazioni non energetiche dal Canada.
“Mentre a Riad gli emissari di Stati Uniti e Russia parlano di sistemazione della questione Ucraina, senza la partecipazione né dell’Ucraina, né dell’Europa, Trump si dedica al suo passatempo preferito e in un intervento a Mar-a-Lago torna ad agitare lo spettro delle tariffe, su automobili, semiconduttori e farmaceutici, da imporre entro il 2 aprile”, scrivono da UniCredit
I verbali della Fed
Oggi (ore 20 italiane) sono attesi i verbali della riunione di politica monetaria della riunione della Fed svoltasi a gennaio, nella quale i membri votanti hanno deciso di lasciare invariati i tassi e il presidente Jerome Powell aveva dichiarato che non ci sarà fretta di tagliarli nuovamente fino a quando i dati sull'inflazione e sull'occupazione non lo renderanno opportuno.
Nei verbali gli investitori cercheranno indizi sul percorso dei tassi della Fed, alla luce dei dati contrastanti sui prezzi al consumo e alla produzione della scorsa settimana e del forte calo delle vendite al dettaglio, che fanno scendere i rendimenti del Treasury.
"Tenete d'occhio le ulteriori discussioni sull'impatto delle politiche di Trump e i possibili segnali su come i membri hanno cambiato le loro opinioni sulla tempistica di ulteriori tagli dei tassi, se esistenti, rispetto alle previsioni di dicembre", consiglia Karl Steiner, head of analysis di Seb.
I trader prevedono attualmente almeno un taglio dei tassi di 25 punti base e una probabilità superiore al 43% di un ulteriore abbassamento entro dicembre, secondo i dati LSEG.
Notizie societarie e pre market USA
Occidental Petroleum (-1%): perdita netta nel quarto trimestre di 297 milioni di dollari rispetto all'utile di 1,03 miliardi di un anno fa.
Bumble (-17%): ha previsto un fatturato del primo trimestre inferiore alle stime degli analisti, segnalando che i suoi sforzi per aumentare la crescita stanno impiegando più tempo del previsto per raccogliere i risultati.
Etsy (-8%): vendite pari a 3,74 miliardi di dollari per il trimestre conclusosi il 31 dicembre, inferiori alle stime degli analisti di 3,88 miliardi (dati LSEG).
Raccomandazioni analisti
Intel
Cantor Fitzgerald: ‘neutral’ e target price alzato da 22 a 29 dollari.
Nike
UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo confermato a 73 dollari.
Baidu
Zephirin: ‘buy’ e target price incrementato da 85 a 89 dollari.
Coca Cola Co
JP Morgan: prezzo obiettivo confermato a 74 dollari.
Walmart
Jefferies: ‘buy’ e target price rafforzato da 111 a 120 dollari.
Uber Technologies
Piper Sandler: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 80 a 87 dollari.
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