Wall Street poco mossa dopo i dati sul lavoro

Le richieste di sussidi di disoccupazione sono risultate leggermente sopra le attese aggiungendosi ai dati diffusi nel corso della settimana in cui si mostrava un rallentamento dell’economia USA.
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I dati sul lavoro negli USA
Nulla di nuovo dal fronte del lavoro emerge dai dati diffusi oggi e Wall Street resta debole sulla scia dei timori di recessione dopo la seduta di ieri che aveva visto il Nasdaq perdere l’1%.
Oggi era atteso il dato sulle richieste iniziali di disoccupazione continua, salite a 228 mila nella settimana al primo di aprile, oltre le 200 mila attese, anche se inferiori ai precedenti 246 mila del dato precedente.
Poche ore prima era stato diffuso il dato sui licenziamenti negli USA dello scorso mese e secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società del paese hanno tagliato 89.703 posti di lavoro, in aumento del 15% rispetto a febbraio (77.700) e del 319% se paragonato a allo stesso periodo del 2022.
Si tratta della terza volta nel corso di quest’anno in cui i tagli sono stati superiori rispetto al mese corrispondente dell'anno precedente.
Dati che si aggiungono a quelli diffusi nel corso della settimana sui settori dei servizi e manifatturiero, indicando un rallentamento della crescita e alimentando le speranze di una pausa nei rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, alla luce anche di un orizzonte fatto di recessione.
Antonio Tognoli di Cfo Sim segnala di non essere tanto preoccupato “di quanto possa essere profonda una potenziale recessione, ma di quanto possa durare, considerando anche possibile che nel 2023 l’economia Usa (ma alla fine anche quelle dell''Europa) risulti relativamente stagnante”.
La reazione
La diffusione del dato non muoveva di molto i future sui principali indici di New York, con il Nasdaq ancora più in ritardo (-0,40%) rispetto a quelli sul Dow Jones (-0,10%) e sullo S&P500 (-0,15%).
In calo il rendimento dei Treasury USA, con il decennale al 3,226% (-0,60%) e il biennale al 3,700% (-1,60%).
Poco mosso l’indice del dollaro e la coppia EUR/USD restava in parità, scambiata a 1,0906.
Resta sopra quota 2 mila dollari l’oncia il dollaro, in leggero assestamento (-0,30%), mentre si indebolisce il Bitcoin (-2%), a 27.847 dollari.
Previsioni Fed
“Sembra che i mercati vogliano credere ad un rallentamento dell’economia, e probabilmente è così, e che i recenti aumenti dei tassi siano da biasimare, pertanto la Fed dovrà invertire presto la rotta per quanto riguarda la politica dei tassi”, ha dichiarato Michael Hewson, capo analista di mercato presso CMC Markets UK.
Intanto, dopo il dato i futures sui Fed fund indicano una probabilità del 58,8% che la banca centrale statunitense banca centrale statunitense di sospendere la stretta monetaria a maggio e un 43,5% di un taglio dei tassi alla riunione di luglio della Fed, secondo lo strumento Fedwatch del CME Group.
Ulteriori indizi potrebbero arrivare più tardi (ore 16 italiane) dalle parole del presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, il quale si esprimerà sulle prospettive economiche e monetarie.
Infine, domani verrà pubblicato l’atteso rapporto sui salari non agricoli di marzo, nonostante la chiusura del mercato prima di Pasqua.
La prossima settimana inizierà la stagione degli utili del primo trimestre, con le banche statunitensi grandi protagoniste e indicatori sullo stato di salute della società statunitensi.
Notizie societarie e pre-market USA
Alphabet (+1%): il CEO Sundar Pichai ha dichiarato che intende aggiungere funzioni di intelligenza artificiale conversazionale (AI) al suo motore di ricerca, secondo indiscrezioni riportate dal WSJ.
AMC Entertainment (+9%): un giudice della Chancery Court del Delaware ha negato ieri la proposta della società di revocare l’ordine di status quo sul suo piano di aumentare il numero totale di azioni autorizzate e di effettuare un raggruppamento azionario uno a dieci come parte di un piano di conversione delle sue azioni privilegiate in azioni ordinarie.
KKR (+0,30%): potrebbe acquistare il 30% dell'azienda di comunicazione finanziaria FGS di proprietà di WPP. Il prezzo elevato consente ai dipendenti di incassare oltre 200 milioni di dollari, facendo ipotizzare un abbandono da parte di alcuni.
Lumentum Holdings (-11%): prevede un fatturato del terzo trimestre compreso tra 380 e 384 milioni di dollari, rispetto alla precedente previsione di 430-460 milioni di dollari.
Costco Wholesale (-2%): vendite comparabili totali in calo dell'1,1% per il mese di marzo rispetto a un anno prima.
Raccomandazioni analisti
Meta
Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 215 dollari.
Amazon
Goldman Sachs: confermato ‘buy’ e target price ancora a 145 dollari.
Alphabet
Goldman Sachs: ribadito ‘buy’ e prezzo obiettivo confermato a 128 dollari.
FedEx
JP Morgan: ‘neutral’ e target price ancora a 233 dollari.
Credit Suisse: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato a 273 USD da 269 dollari.
Ferrari
Goldman Sachs: da ‘sell’ a ‘neutral’ e prezzo obiettivo aumentato da 181 USD a 260 dollari.
Walmart
JP Morgan: confermato ‘neutral’ e target price mantenuto a 150 dollari.
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