Wall Street pronta ad una chiusura del 2023 da record


I principali indici della borsa statunitense continuano a scambiare intorno i loro record storici, avviandosi verso la chiusura di un anno estremamente positivo.


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Wall Street da record

Ultima seduta del 2023 con i principali indici di New York che scalpitano, pronti a toccare nuovi record storici.

Il Nasdaq 100 ha chiuso ieri al suo record storico di 16.969 punti e oggi i future sull’indice tecnologico restano poco mossi, complici anche i bassi volumi tipici di questo periodo pre-capodanno.

Salvo cadute dell'ultima ora, l'indice metterà a segno nona settimana positiva di seguito per una performance annuale del +55%, miglior risultato dal 1999, l'anno della bolla di Internet.

Record storico anche per il Dow Jones e lo S&P 500 si è ulteriormente avvicinato al primato registrato all'inizio del 2022: l’andamento per i due indici nel 2023 vede balzi rispettivamente del 13,8% e del 24,6%.

Euforia da Fed

Lo scenario da Rally di Natale arriva con le scommesse di prossimi tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve nella prima metà del prossimo anno, contribuendo a realizzare un atterraggio morbido per l’economia.

“L’idea che le principali banche centrali abbiano sicuramente fatto abbastanza per reprimere l’impennata inflazionistica del 2022-23 sta alimentando il rally”, secondo Brian Barish, chief investment officer di Cambiar Investors LLC.

Non è difficile immaginare nuovi eventi che potranno preoccupare i mercati, come le elezioni, i considerevoli requisiti di finanziamento obbligazionario del governo degli Stati Uniti e/o qualsiasi idea che l’inflazione si ripresenti. Ma per ora non ci sono molte novità e non ci sono molti Orsi in giro”, ha aggiunto Barish.

L’oro ritraccia

Oggi i prezzi dei future dell’oro ritracciano ma si avviano verso il miglior anno degli ultimi tre, sostenuti dalle aspettative di un taglio dei tassi, e oggi quotano a 2.074 dollari l’oncia.

Quest'anno i lingotti sono aumentati di circa il 14%, avvicinandosi verso la più grande crescita annuale dal 2020, dopo che i prezzi sono saliti al massimo storico di 2.135,40 dollari il 4 dicembre.

“Nel breve termine, l'oro potrebbe essere scambiato principalmente nella fascia 1.950-2.150 dollari, con una volatilità alimentata dai dati macroeconomici e dalle relative aspettative sui prossimi tagli dei tassi di interesse statunitensi, ma anche da sviluppi inattesi dei rischi geopolitici”, prevede Daniela Corsini, economista di Intesa Sanpaolo.

Gli analisti si aspettano che il recente rally dell’oro potrebbe protrarsi fino al 2024 sulla scia di un dollaro USA più debole e dei rendimenti dei titoli del Tesoro, mentre i trader scommettono una svolta sui tagli dei tassi di interesse all’inizio del prossimo anno.

“In caso di aspettative rialziste sull'allentamento monetario della Fed e su un'inaspettata escalation dei rischi geopolitici, l'oro potrebbe raggiungere nuovi record, con 2.300 dollari come probabile massimo”, ha aggiunto Corsini.

Notizie societarie e pre-market USA

Fisker (+11%): le consegne di veicoli elettrici sono aumentate di oltre quattro volte nell'ultimo trimestre, consentendole di consegnare circa 4.700 veicoli per l'anno in corso. L'aumento del volume delle vendite trimestrali è stato determinato principalmente dalla forte domanda del SUV Fisker Ocean, il cui prezzo è di circa 69.000 dollari, ha detto l'azienda.

Hut 8 (+3%): il tribunale statunitense le ha concesso l'approvazione per procedere con il piano di operazioni di mining completo in relazione al procedimento fallimentare di Celsius Network.

Faraday Future Intelligent Electric (+0,30%): ieri ha ricevuto un avviso dai gestori del Nasdaq per non aver rispettato le regole di quotazione che richiedono un prezzo minimo di chiusura delle azioni di 1 dollaro e il titolo era crollato in chiusura del 22%.

Ieri ha chiuso a 26 centesimi e la società ha tempo fino al 25 giugno per tornare a rispettare queste regole, portando il prezzo delle azioni al di sopra del livello richiesto per almeno 10 giorni consecutivi.

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