Wall Street rallenta, il focus torna sui dati macro

Oggi l’effetto Donald Trump sembra scemare con l’eccezione del Bitcoin e domani arriverà il dato sull’inflazione che potrebbe condizionare le scelte della Federal Reserve in tema di tassi di interesse.

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Wall Street in parità

Future di Wall Street intorno la parità dopo il 49° record storico toccato ieri dall’S&P500, ormai a un passo dalle ‘nozze d’oro’ dei cinquanta massimi toccati nel 2024, e il moderato rialzo del Nasdaq, mentre si è messo in luce il Dow Jones Industrial (43° record storico da inizio anno) grazie al traino del settore bancario.

Oggi alla Borsa di New York rallenta (-1%) Tesla nel pre market USA, mentre continua la sua corsa il Bitcoin che aveva sfiorato stamattina quota 90 mila dollari (89.929 dollari). Il dollaro continua a guadagnare nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scende a 1,0608, indebolendo anche l’oro, sceso a 2.607 (future) e a 2.601 dollari (spot). “La forza del dollaro sta pesando molto sulla materia prima gialla” ed “è interessante notare che la relazione tra i due asset sembrava essersi dissipata per gran parte dell'anno, ma ora è tornata in vigore dopo le elezioni", spiega l'analista indipendente Ross Norman.

Spinta che aveva indebolito anche i prezzi del petrolio ma oggi i due benchmark principali, il Brent (72,17 dollari) e il greggio WTI (68,34 dollari) rimbalzano di circa mezzo punto percentuale.

Timori sui dazi

I massimi toccati dallo S&P500 suggeriscono “che il rally potrebbe esaurirsi”, secondo gli analisti di Citigroup. “Ci sono punti interrogativi su un altro giro di dazi di Trump, il deficit e la pressione al rialzo sul dollaro, che potrebbero costringere la Fed a rallentare il ritmo dell'allentamento", prevede Phillip Wool, responsabile della gestione del portafoglio presso Rayliant Global Advisors: "Tutte queste incertezze sembrano evidenti oggi in modo più significativo tra gli investitori".

Inoltre, "le indicazioni delle nomine di Trump di noti falchi verso la Cina come Marco Rubio e Mike Waltz stanno effettivamente pesando sul sentiment del mercato di Hong Kong", ha affermato Homin Lee, stratega macro senior presso Lombard Odier. "Ciò sottolinea l'alta probabilità che Trump mantenga la promessa fatta in campagna elettorale di implementare tariffe punitive sulle esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti", ha aggiunto Lee.

Focus sull'inflazione

Nel frattempo, i dati sull'inflazione statunitense in uscita domani potrebbero determinare se la Fed taglierà di nuovo i tassi di interesse il mese prossimo. Si prevede che l'indice ‘core’ dei prezzi al consumo, che esclude cibo ed energia, sia aumentato allo stesso ritmo sia su base mensile che annuale rispetto alle letture di settembre.

I trader stanno ancora scontando una forte possibilità, quasi il 69%, di un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base alla riunione di dicembre della Fed, secondo CME FedWatch.

"Al momento ci aspettiamo che la Fed decida un'altra riduzione dei tassi di un quarto di punto a dicembre, anche se queste previsioni sono soggette a letture positive sull'inflazione tra ora e il 18 dicembre", prevede John Velis, stratega macro per le Americhe presso BNY. "La riunione di dicembre sarà l'ultima prima che la nuova amministrazione assuma l'incarico, dopodiché la politica economica potrebbe modificare radicalmente il panorama dell'inflazione e della crescita, impostando una nuova serie di calcoli per il FOMC", aggiungeva Velis.

Sulle scelte dell’istituto guidato da Jerome Powell potrebbero arrivare indicazioni nel corso della giornata quando parleranno i membri della Fed Christopher Waller, Thomas Barkin, Neel Kashkari e Patrick Harker.

Notizie societarie e pre market USA

Home Depot (+2%): prevede un calo delle vendite comparabili del 2,5% per l'anno fiscale 2024, rispetto alla precedente stima di una riduzione tra il 3% e il 4%.

On Holding (+2%): alza le previsioni di vendita per l'anno ad almeno 2,29 miliardi di franchi rispetto ai 2,26 miliardi previsti in precedenza.

Mosaic (-1,80%): utile rettificato di 34 centesimi per azione per il trimestre conclusosi il 30 settembre, inferiore alla stima media degli analisti di 54 centesimi per azione (dati LSEG).

Bridger Aerospace (+26%): ricavi del trimestre in crescita del 20% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 64,5 milioni di dollari, mentre l'utile netto è stato di 31 centesimi rispetto ai 22 centesimi dell'anno scorso.

Nevro Corp (+18%): ricavi nel terzo trimestre pari a 96,9 milioni di dollari, oltre la stima degli analisti di 93,1 milioni (dati LSEG).

Raccomandazione analisti

Nvidia

UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 150 a 185 dollari.

Amazon

ARC Independent Research: da ‘buy’ a ‘neutral’ e target price incrementato da 205 a 240 dollari.

NIKE

Bernstein: ‘buy e prezzo obiettivo confermato a 109 dollari.

Wells Fargo

BofA Securities: ‘buy’ e target price aumentato da 75 a 84 dollari.

Bumble

BofA Securities: ‘sell’ e prezzo obiettivo salito da 5,50 a 5,75 dollari.

Pinterest

Deutsche Bank Securities: ‘buy’ e target price ridotto da 38 a 43 dollari.

Delta Air Lines

Jefferies & Co.: da ‘buy’ a ‘neutral’ e prezzo obiettivo aumentato da 58 a 72 dollari.

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