Wall Street senza direzione, Fed sempre protagonista

Oggi inizia la due giorni di riunione dell’istituto centrale statunitense che si concluderà domani con la decisione sui tassi di interesse e le previsioni indicano ancora un forte consenso su una riduzione del costo del denaro.
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Wall Street oggi
Calma piatta a Wall Street alla vigilia della decisione sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve, con i future sui principali indici (S&P500, Dow Jones e Nasdaq) intorno la parità quando manca circa un’ora al suono della campanella.
Fermi anche l’indice del dollaro, a 99,10, e il cross EUR/USD, stabile a 1,1638, mentre cede ancora l’1% il Bitcoin dopo essere sceso sotto quota 90 mila dollari.
L’argento continua a crescere e supera i 59 dollari (future), seguito dall’oro, scambiato a 4.203 dollari l’oncia (prezzo spot).
Poco mossi i prezzi del petrolio: Brent a 62,50 dollari e greggio WTI a 59 dollari al barile.
Vigilia Fed
Oggi inizia la due giorni di riunione della Fed che si concluderà domani con la decisione sui tassi di interesse in un contesto in cui l’inflazione è ancora sopra il target del 2% fissato dall’istituto centrale ma molti indicatori economici mostrano un indebolimento del mercato del lavoro in alcune aree.
Secondo lo strumento FedWatch di CME Group, gli investitori stanno valutando una probabilità dell'89,6% che la banca centrale tagli i tassi di 25 punti base questa settimana.
La decisione potrebbe essere presa in maniera non unanime, in quanto diversi membri della Fed hanno avvertito che le pressioni sui prezzi potrebbero aumentare nei prossimi mesi.
Nonostante ciò, gli investitori si aspettano ancora che la banca centrale tagli i tassi di altri 50 punti base il prossimo anno per garantire la stabilità del mercato del lavoro. Il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ampiamente considerato il favorito per la prossima presidenza della Fed, ha però adottato un tono cauto, affermando che sarebbe irresponsabile definire piani per i prossimi sei mesi.
"Data la tensione attuale sui mercati obbligazionari globali, la riunione della Fed potrebbe potenzialmente gettare benzina sul fuoco", prevede Vincent Juvyns, responsabile della strategia di investimento di ING a Bruxelles. "Gli investitori seguiranno con attenzione anche i risultati di Oracle e Broadcom. La posta in gioco questa settimana è alta", ha aggiunto.
Dati macro
Oggi, intanto, è attesa la pubblicazione del rapporto Jolts di ottobre, in agenda per le ore 16 italiane, e sarà un’occasione per un ultimo sguardo sui dati del mercato del lavoro in vista della decisione della Fed.
Lo 'shutdown' del governo e "la conseguente mancanza di dati federali su occupazione, inflazione e altro ancora ha portato la Fed a fare affidamento sui dati più limitati del settore privato per decodificare i segnali contrastanti, rendendo più difficile sapere se all'economia serve un allentamento o una stretta", osserva Brent Schutte, chief investment officer di Northwestern Mutual Wealth Management Company.
Notizie societarie e pre market USA
Nvidia (+2%): gli Stati Uniti permetteranno l'esportazione in Cina dei suoi processori H200 e riscuoteranno una tassa del 25% su tali vendite, secondo quanto annunciato ieri dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, anche se il Financial Times scrive che Pechino starebbe pianificando di limitare l’accesso nel Paese di questi prodotti.
Home Depot (-1%): per l'anno fiscale 2026 prevede una crescita delle vendite nello stesso punto vendita compresa tra lo zero e il 2%, al di sotto della media delle aspettative degli analisti del 2,34% (dati LSEG).
AlphaTime Acquisition (+604%): azionisti approvano la fusione con il broker assicurativo HCYC holdings.
Cvs Health (+3%): alza le previsioni di utile rettificato per il 2025 a 6,60-6,70 dollari per azione rispetto alla precedente previsione di 6,55-6,65 dollari (dati LSEG).
Core & Main (+7%): EPS del 3° trimestre per 89 centesimi, superiore alle stime degli analisti di 78 centesimi (dati LSEG).
Raccomandazioni analisti
Nvidia
UBS: buy e prezzo obiettivo confermato a 235 dollari.
Netflix
UBS: buy e target price sempre a 150 dollari.
Apple
Citigroup: buy e prezzo obiettivo aumentato da 315 a 330 dollari.
Nike
Rothschild & Co Redburn: sell e target price tagliato da 56 a 65 dollari.
Citigroup: neutral e prezzo obiettivo ridotto da 70 a 74 dollari.
Pepsi Co
Jefferies: neutral e target price incrementato da 163 a 164 dollari.
Piper Sandler: buy e prezzo obiettivo alzato da 161 a 172 dollari.
Ford Motor
Goldman Sachs: neutral e target price aumentato da 12 a 13 dollari.
General Motors
Goldman Sachs: buy e prezzo obiettivo incrementato da 81 a 93 dollari.
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