Wall Street serena dopo la vendita di Silicon Valley Bank


Settore bancario tranquillo dopo l’operazione annunciata ieri con la quale First Citizens acquisiva la banca fallita nelle scorse settimane, ma la condizione attuale degli istituti finanziari evidenzia ancora dei rischi per il futuro secondo gli analisti.


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Wall Street positiva

Mattinata serena a Wall Street grazie alle notizie relative al settore bancario.

I future su Dow Jones e sullo S&P500 guadagnano lo 0,60% a meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali, mentre quelli sul Nasdaq aggiungono lo 0,30% dopo le chiusure positive di venerdì scorso per i tre benchmark principali di New York.

Indice del dollaro stabile e biglietto verde leggermente in calo nei confronti dell’euro (EUR/USD a +0,10%), con il biennale USA in balzo del 4% al 3,995%, con il decennale a rimorchio (+2,70% al 3,47%).

Silicon Valley Bank venduta

L’agenzia USA FIDC annunciava nella notte l’accordo per l’acquisto da parte di First Citizens, compresi gli attivi e i passivi (prestiti e depositi) di Silicon Valley, istituto ponte creato dopo il fallimento di tre settimane fa di SVB.

L’operazione è stata chiusa per 72 miliardi di dollari di attivi della banca al prezzo scontato di 16,5 miliardi, mentre circa 90 miliardi di dollari di titoli e altri asset rimangono nella disponibilità della FDIC.

Già questa mattina le insegne della banca riportavano le insegne di First Citizens, banca con sede a Raleigh (Carolina del Nord).

“First Citizens Bank è specializzata nell’acquisto a sconto di banche distressed, avendo un track record di 10 banche acquisite negli ultimi 15 anni” e “questa operazione aumenterà e consoliderà la presenza in California del gruppo”, sottolineano da WebSim.

“Valutiamo positivamente l’operazione, ma continua a preoccupare la fuga di depositi verso i money market funds in Usa (il dato al 22 marzo evidenzia nell’ultima settimana flussi in entrata per 117 miliardi di dollari che porta il dato nel mese di marzo a 280 miliardi)”, aggiungono dalla sim, ricordando che “in due settimane è stato cancellato circa il 65% del QT a causa delle linee di liquidità garantite dalla FED per far fronte ai riscatti dei depositi”.

Panoramica sul settore bancario

Alla notizia si aggiungevano le indiscrezioni di Bloomberg di venerdì sera, secondo le quali le autorità starebbero valutando la possibilità di espandere la linea di credito speciale per le banche in difficoltà e la prima destinataria dell’aiuto extra, dovrebbe essere First Republic Bank.

Gli analisti di Bank of America sottolineano come il denaro stia chiaramente defluendo dalle banche più piccole verso le loro sorelle maggiori e verso i fondi del mercato monetario che hanno registrato un afflusso di oltre 300 miliardi di dollari nell'ultimo mese, raggiungendo la cifra record di 5.100 miliardi di dollari.

Secondo l’istituto americano, i due precedenti eventi di questo tipo, nel 2008 e nel 2020, sono stati seguiti da tagli dei tassi della FED e i future mostrano ora una probabilità dell'88% che la Fed rimanga ferma a maggio, mentre un taglio a luglio è prezzato oltre il 90%.

“I mercati sono diventati sempre più dubbiosi sul fatto che la Fed sia in grado di inasprire ulteriormente la politica e hanno contemporaneamente ipotizzato un inizio anticipato del ciclo di allentamento”, secondo gli analisti di ING.Capital Economics sottolinea che i depositi di tutte le banche sono diminuiti di 663 miliardi di dollari nell’ultimo anno, a causa della ricerca di rendimenti più elevati da parte dei clienti.“A meno che le banche non siano disposte ad aumentare i tassi sui depositi per evitare questa fuga, alla fine dovranno ridurre le dimensioni dei loro portafogli di prestiti e la conseguente compressione dell’attività economica sarà un altro motivo per prevedere una recessione imminente”, avvertono da Capital Economics.

La settimana

Se oggi non sono previsti particolari dati macro, a parte l’indice manifatturiero della Fed di Dallas, domani si guarderà all’indice Case-Shiller sui prezzi delle case e la fiducia dei consumatori del Conference Board.

Giovedì è in programma la terza stima del PIL del quarto trimestre 2022, seguiti venerdì dall'indice dei prezzi PCE core, dai dati sui redditi personali e le spese per i consumi e la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.

Dal fronte trimestrali, domani sarà la giornata più interessante con Micron Technology, Lululemon Athletica e Walgreens Boots, mentre nel corso della settimana si ascolteranno anche gli interventi previsti di diversi funzionari della Fed.

Notizie societarie e pre-market USA

First Republic Bank (+26%): le autorità USA stanno valutando la possibilità di espandere la linea di credito speciale per le banche in difficoltà.

Novartis (+6%): il suo farmaco contro il cancro al seno, Kisqali, ha dimostrato di ridurre il rischio di recidiva nelle donne a cui è stata diagnosticata la malattia in una fase iniziale.

Alibaba Group (+0,5%): il fondatore Jack Ma torna in Cina, ponendo fine ad una permanenza all’estero durata oltre un anno, anche se non si hanno notizie su quanto tempo voglia rimanere nel paese.

Raccomandazioni analisti

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