Wall Street si perde nella macroeconomia

17/12/2025 07:30
Wall Street si perde nella macroeconomia

Disoccupazione al 4,6% a novembre il livello più alto in oltre quattro anni. La spesa dei consumatori è rimasta invariata nel mese di ottobre, ma ciò è dovuto principalmente a un unico fattore: le vendite di automobili in calo. Bank of America ha scritto che i dati diffusi nel pomeriggio di ieri sostengono sia le ragioni di chi vuole una politica monetaria accomodante, sia quelle a favore di un atteggiamento restrittivo.

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Il fiume di dati macroeconomici diffusi ieri ha fornito molte informazioni aggiuntive sull’occupazione e sui consumi, nessun segnale chiaro sulla tendenza di fondo dell’economia. Il mercato ne ha preso atto a ha spostato di qualche decimale le aspettative sul taglio dei tassi a gennaio, basse erano, circa il 26%, basse restano.

L'aumento della disoccupazione è la vera sorpresa di ieri, il 4,6% a novembre è il livello più alto in oltre quattro anni. Le perdite di posti di lavoro a novembre hanno superato i guadagni registrati a ottobre.

La spesa dei consumatori è rimasta invariata nel mese di ottobre, ma ciò è dovuto principalmente a un unico fattore: le vendite di automobili in calo. Il gruppo di controllo, un indicatore che esclude categorie volatili è aumentato dello 0,8% su base mensile nel mese di ottobre. La spesa nei ristoranti e nei bar, l'altra componente delle vendite al dettaglio utilizzata per calcolare il PIL reale, è diminuita dello 0,4%.

Il team di economisti della Bank of America ha scritto che i dati diffusi nel pomeriggio di ieri sostengono sia le ragioni di chi vuole una politica monetaria accomodante, sia quelle a favore di un atteggiamento restrittivo.

L’indice S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,2%, il Dow Jones dello 0,6%. Il Nasdaq, parzialmente aiutato dal rimbalzo del tech, è salito dello 0,2%.

I dati macro hanno lasciato Wall Street nella nebbia, in compenso non mancano le novità in arrivo dalle società quotate.

WARNER

Il Wall Street Journal scrive che la società è pronta a chiedere agli azionisti di rifiutare l’offerta di Paramount. Le azioni Warner sono state scambiate vicino ai 30 dollari, suggerendo che gli investitori si aspettano che Paramount aumenti la sua offerta. Netflix aveva accettato di pagare 27,75 dollari per azione in contanti e azioni per gli studi Warner e il servizio di streaming HBO Max, mentre Paramount aveva offerto 30 dollari in contanti per azione per l'intera società. L'offerta pubblica di acquisto di Paramount è destinata a scadere l'8 gennaio, quindi la società potrebbe attendere fino ad allora per decidere se rendere pubblica un'offerta migliorata.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

OpenAI è in fase di trattative preliminari per raccogliere almeno 10 miliardi di dollari da Amazon.com e utilizzare i suoi chip. L’accordo in discussione potrebbe valutare OpenAI oltre i 500

miliardi di dollari e vederla adottare il chip Trainium di Amazon, scrive The Information. Un accordo rappresenterebbe una vittoria per la neonata

divisione semiconduttori di Amazon. Mentre Nvidia domina il mercato dei potenti chip necessari per creare piattaforme di intelligenza artificiale, sviluppatori come Meta Platforms stanno iniziando a esplorare offerte concorrenti da parte di aziende come Google di Alphabet.

Il chip Trainium è un elemento chiave della strategia di Amazon per distinguersi nell'IA, a complemento della sua divisione cloud. Amazon Web Services è il più grande venditore di potenza di calcolo e archiviazione dati in affitto, ma ha faticato a replicare tale dominio tra gli sviluppatori di IA a causa dell'intensa concorrenza di aziende come Microsoft Corp., uno dei maggiori sostenitori di OpenAI.

Il tasso di rendimento del Treasury Note a dieci anni si è mosso poco, a 4,16%. Lo spread tra il tasso a dieci anni e quello a due anni è intorno ai massimi di medio periodo, segno di una curva un po’ più ripida rispetto ai mesi scorsi, a 67 punti base.

BOND 1: NEL 2026 VANNO GLI INGLESI CORTI

L’allentamento della politica monetaria iniziato nel 2025 proseguirà anche nel 2026, per questa ragione, secondo Invesco, le obbligazioni in generale godono di prospettive interessanti, soprattutto sulle scadenze brevi e medie. Tra i titoli governativi, la società finanziaria preferisce quelli inglesi: “Sebbene l'attuale governo britannico stia riscontrando difficoltà a rassicurare i mercati obbligazionari, prevediamo che la Bank of England allenterà la politica in modo più aggressivo rispetto ai prezzi correnti” afferma Gareth Isaac, Head of Global Multi Sector di Invesco. In passato, la banca centrale era stata reticente a tagliare i tassi, “tuttavia, il recente rallentamento della crescita dei salari e l'inflazione sotto controllo suggeriscono che è imminente un passaggio verso una posizione più accomodante”.

Invesco consiglia moderazione per quanto riguarda il credito investment grade.

BOND 2: EMISSIONI RECORD NEL 2026

Wellington Management ritiene che nel 2026 ci sarà un aumento dei rendimenti globali, poiché le politiche fiscali espansive e le economie resilienti dovrebbero comportare premi di rischio più elevati nei mercati obbligazionari. “L'aumento della produttività potrebbe compensare in parte questa pressione al rialzo, ma ovviamente sussiste una notevole incertezza temporale, in particolare in relazione alla capacità dell'intelligenza artificiale di neutralizzare l'impatto negativo delle crescenti restrizioni commerciali e del deterioramento demografico”, si legge nella nota firmata da Amar Reganti, Fixed Income e Global Insurance Strategist, e Marco Giordano, Investment Director di Wellington Management. Intanto, mentre il mondo si adatta a catene di approvvigionamento meno efficienti e a una persistente incertezza delle politiche commerciali, “i governi stanno segnalando che continueranno a proteggere i consumatori dagli shock esterni, il che implica un'ulteriore emissione record di obbligazioni”. Per i due esperti, i bond restano comunque attraenti, in quanto i rendimenti dei titoli di Stato restano significativamente al di sopra dei livelli osservati tra la crisi finanziaria globale e il 2022.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità.

CONSIGLIO EUROPEO

I 27 paesi membri devono votare su un tema delicatissimo, l’Ucraina. Ci sono almeno tre ragioni per le quali Ursula von der Leyen e Antonio Costa spingono per la misura madre del sostegno finanziario all’Ucraina, l’utilizzo dei beni russi congelati. La prima è che Kiev si avvia ad una bancarotta e, con la tregua non certo all'orizzonte, ha bisogno di soldi freschi. La seconda è un punto di principio: chi invade un altro Stato e arreca distruzione e morte deve pagare. La terza è pratica: non c'è, al momento, una soluzione migliore a quella dell'utilizzo dei beni congelati.

Sarà un incontro spigoloso, fatto di spifferi e di riposizionamenti, con poche certezze. Sugli asset russi la discussione sarà molto lunga. Al momento i Paesi favorevoli all'uso degli asset sono almeno 20 anche se le fonti europee contano sull'appoggio di 22-23 capitali. Budapest e Bratislava sono certamente contrarie. I 4 Paesi della dichiarazione allegata al voto per il congelamento sine die dei beni - Italia, Malta, Bulgaria, Belgio, ai quali si è aggiunta la Repubblica Ceca - sono dati in dubbio. L'Ue, in teoria, potrebbe comunque procedere. Ma c'è un nodo, quello delle garanzie finanziarie che vanno distribuite tra i 27 sul totale dei 210 miliardi di asset immobilizzati. Chi appoggia l’uso degli asset deve metterle. La distribuzione segue il criterio del reddito nazionale lordo. All'Italia spetterebbe una quota importante, 25 miliardi.

PETROLIO

Brent in ripresa, +0,7% a quasi sessanta dollari il barile.

Donald Trump ha ordinato il blocco navale di tutte le petroliere sanzionate che entrano ed escono dal Venezuela. Il presidente degli Stati Uniti ha fatto l'annuncio con un post pubblicato sul social Truth.

Il Venezuela - ha scritto Trump - e’ completamente circondato dalla piu' grande armata mai assemblata nella storia del Sud America. E continuera' a crescere, e lo shock per loro sara' pari a nulla di cio' che abbiano mai visto prima, fino a quando non restituiranno agli Stati Uniti d'America tutto il petrolio, la terra e gli altri beni che ci hanno rubato”.

"Il regime illegittimo di Maduro - ha aggiunto - sta usando il petrolio proveniente da questi giacimenti rubati per finanziare se stesso, il terrorismo legato alla droga, la tratta di esseri umani, omicidi e rapimenti. Il regime venezuelano e' stato designato come organizzazione terroristica straniera”.

BITCOIN

87.000 dollari stamattina. A questi prezzi il bitcoin chiuderebbe il 2025 con un calo di circa il 9%, se questa ipotesi fosse confermata, saremmo al quarto anno di performance negativa della storia, iniziata nel 2010. Nei primi tre precedenti, (2022, 2018 e 2014), il calo era stato il risultato di eventi straordinari, come scandali o crack, quello del 2025 invece non è associabile a nulla del genere, il calo sembra essere il risultato di un mix tra disaffezione e calo della propensione al rischio.

Intanto Strategy ne approfitta a compra: la società di tesoreria di asset digital, ha acquisito quasi un miliardo di dollari in Bitcoin per la seconda settimana consecutiva. La società in precedenza chiamata MicroStrategy ha acquistato 980,3 milioni di dollari di asset digitali tra l'8 e il 14 dicembre, secondo un documento normativo presentato lunedì. Questo segna il più grande importo di Bitcoin acquisito dalla società da luglio e la sua seconda settimana consecutiva di acquisizione di oltre 10.000 Bitcoin nei suoi libri contabili - la prima volta che ciò accade da gennaio.

TITOLI

CAMPARI

Lagfin, la holding lussemburghese che controlla Campari, ha chiuso la vertenza con l'Agenzia delle Entrate e verserà 405 milioni di euro in quattro anni al fisco italiano. La società verserà 152 milioni entro il 31 dicembre, utilizzando risorse già accantonate per questa evenienza, mentre pagherà il resto in rate trimestrali da giugno 2027 a settembre 2029.

STELLANTIS

La Commissione europea ha svelato oggi un pacchetto di misure per il settore automobilistico, tra cui l'eliminazione del suo divieto di vendita di nuove auto con motore a combustione a partire dal 2035.

Secondo Stellantis la proposta non risolve in modo significativo i problemi che il settore auto sta affrontando in questo momento.

FINCANTIERI -LEONARDO

Il governo italiano ha chiesto al Parlamento di approvare un investimento di 2,4 miliardi di euro in 15 anni per la manutenzione e l'ammodernamento della fregate. È quanto emerge da un documento parlamentare visionato da Reuters.

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