Wall Street si ritrae passata la colomba Powell

Oggi il sentiment alla Borsa di New York risulta incerto dopo le crescite degli indici di venerdì scorso arrivato a seguito delle parole del Presidente della Federal Reserve.
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Wall Street oggi
Wall Street verso un’apertura incerta dopo i rally di venerdì scorsi arrivati a seguito dell’intervento ‘dovish’ di Jerome Powell a Jackson Hole che aveva aperto ad un allentamento monetario per la prossima riunione della Federal Reserve.
Oggi i future sul Nasdaq cedono lo 0,30% quando manca circa un’ora al suono della campanella della Borsa di New York, seguiti in scia dai contratti sullo S&P500 (-0,20%) e da quelli sul Dow Jones (-0,10%).
Il dollaro prova a recuperare nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD torna sotto quota 1,17 dopo il balzo di venerdì scorso (+0,96%), mentre il Bitcoin cede il 3% e si porta a 111.200 dollari.
Dal fronte materie prime, oro stabile a 3.414 dollari l’oncia (future) e prezzi del petrolio in rialzo: Brent a 67,67 dollari e greggio WTI a 64,15 dollari al barile.
Per quanto riguarda la giornata odierna, focus dei dati macro sarà sui permessi di costruzione di luglio (ore 14:30), le vendite di nuove abitazioni del mese scorso (ore 16 italiane) e sull’indice manifatturiero (ore 16:30) della Fed di Dallas (agosto). A fine giornata, la componente della Fed Logan terrà un discorso alle 21:15.
Le parole di Powell
Venerdì scorso i principali indici azionari statunitensi hanno chiuso in netto positivo, dopo che Powell, aveva lasciato intendere un possibile taglio dei tassi d’interesse in occasione del prossimo meeting del FOMC di settembre, durante il suo intervento al simposio annuale di Jackson Hole.
Il numero uno della banca centrale USA ha riconosciuto i crescenti rischi per il mercato del lavoro e ha affermato che permane l’incertezza sul percorso dell’inflazione.
"È chiaro che la Fed sta dando priorità alla preoccupazione per la debolezza dell'occupazione rispetto all'inflazione, e questa è la sua posizione attuale", ha affermato Jin Yuejue, specialista in soluzioni di investimento multi-asset presso JP Morgan Asset Management, con sede a Hong Kong. Tuttavia, il segnale del discorso è "abbastanza chiaro" che la Fed è pronta a cambiare rotta, ha aggiunto.
Ad oggi, il CME FedWatch Tool, stima un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base con una probabilità del 75% a settembre, e un’altra riduzione della medesima entità entro dicembre, mosse che porterebbero il costo del denaro al range 3,75%-4%.
Previsioni sui tassi
Barclays prevede due tagli della Fed quest'anno. "Powell sta segnalando un orientamento all'allentamento monetario, con i rischi per la piena occupazione ora prioritari, mentre la banca centrale valuta gli aggiustamenti della politica monetaria", secondo l'economista statunitense di Barclays Marc Giannoni, il quale sostiene che i commenti di Powell a Jackson Hole suggeriscono che la Fed stia propendendo per tagli preventivi a settembre, un'opinione che i membri moderati del FOMC probabilmente sosterranno. Di conseguenza, Barclays ha rivisto le sue prospettive sui tassi, prevedendo ora due tagli di 25 punti base quest'anno, a settembre e dicembre, seguiti da altri due a marzo e giugno 2026.
"Sebbene l'asticella per non tagliare sia alta, riteniamo che rimangano aperte le possibilità di un mantenimento a settembre e che tagli sequenziali o massicci siano improbabili", ha scritto Giannoni. La banca ha anticipato a quest'anno la sua precedente previsione di settembre 2026. Entro la fine del 2026, Barclays prevede che il tasso sui fondi federali si manterrà al 3,25%-3,50%, leggermente al di sopra dell'intervallo neutrale stimato del 3,00%-3,25%. Barclays ha inoltre affermato che un solido rapporto sull'occupazione di agosto potrebbe comunque indurre la Fed a mantenere la posizione. Un tasso di disoccupazione in calo al 4,0%-4,1%, abbinato a un'inflazione core mensile stabile di almeno lo 0,4%, potrebbe rappresentare l'ostacolo a un'inversione di tendenza a settembre.
Per Bhave di BofA, un tasso di occupazione del 4,2% ad agosto, con una crescita di oltre 70.000 posti di lavoro "e revisioni negative/positive minime, potrebbe mantenere la posizione ferma" della FED.
Nel complesso, dunque, i commenti di Powell hanno spostato l'attenzione sul prossimo rapporto sull'occupazione, previsto per il 5 settembre.
"La strada da percorrere non è così semplice", ha affermato Daniel Murray, amministratore delegato di EFG Asset Management. "Sebbene una politica monetaria più accomodante sia generalmente accolta con favore dai mercati, anche il contesto è importante e permane una significativa incertezza riguardo al contesto macroeconomico e aziendale".
La trimestrale di Nvidia
Con la stagione degli utili ancora in corso, Nvidia, il titolo con maggior capitalizzazione di mercato dell'S&P 500, mercoledì prossimo (27 agosto) pubblicherà i risultati dopo la chiusura. Gli analisti prevedono che il produttore di chip comunicherà utili a 1,01 dollari per azione su un fatturato di 46,13 miliardi di dollari. Sull’azienda il sentiment resta positivo, riflettendo l'ottimismo sul fatto che la domanda di hardware per l'intelligenza artificiale rimarrà elevata.
Il titolo arriva da un andamento strepitoso: le azioni Nvidia si attestano vicino al loro massimo storico, in rialzo del 32% da inizio anno, quasi raddoppiando rispetto al minimo di mercato di aprile.
L’appuntamento di mercoledì fungerà da cartina di tornasole sia per la stessa società che per il mercato in generale, poiché gli investitori hanno previsto una potenziale rotazione dal settore tecnologico prima del rally di fine settimana scorso. Nel frattempo, altre due grandi società tech, Dell e Marvell Technology, pubblicheranno i risultati giovedì.
Verso l’inflazione
L’altro appuntamento clou della settimana sarà la diffusione l'indice dei prezzi alla produzione e alla spesa per consumi personali, l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, in programma per venerdì (ore 14:30 italiane), a cui si aggiungerà il report sulle buste paga non agricole sono attesi per la prossima settimana. I rapporti saranno fondamentali, soprattutto dopo che Powell ha avvertito che un verdetto accomodante non è una certezza.
"Ci sono persistenti preoccupazioni sull'inflazione legata ai dazi e su come questa potrebbe evolversi nei prossimi mesi. Ma la realtà è che le recenti pressioni sui prezzi indotte dai dazi sono considerate transitorie e le aspettative di inflazione sono piuttosto stabili", spiega David Chao, stratega del mercato globale di Invesco. "Queste aspettative di inflazione ben ancorate suggeriscono che la Fed dovrebbe impegnarsi per compensare qualsiasi debolezza dell'economia statunitense”, aggiunge.
Notizie societarie e pre market USA
Intel (+3%): venerdì scorso il Presidente Trump ha annunciato che gli Stati Uniti prenderanno una quota del 9,9% nella società, per un totale di 8,9 miliardi di dollari, corrispondente a 20,47 dollari per azione, a sconto rispetto alla chiusura di venerdì (24,80 dollari).
Keurig Dr Pepper (-3%): acquisterà la società olandese di caffè JDE Peet's per 15,7 miliardi di euro (18,4 miliardi di dollari) in contanti.
Verint Systems (+21%): potrebbe essere acquisita dalla società di private equity statunitense Thoma Bravo per circa 2 miliardi di dollari, debito incluso, secondo quanto riportato ieri da Bloomberg News.
JDE Peet's (+17%): verrà acquisita da parte di Keurig Dr Pepper con un'offerta interamente in contanti di 18 miliardi di dollari: il prezzo dell'offerta implica un premio del 20,2% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì, secondo KBC Securities.
Royalty Pharma (+0,70%): siglato accordo con BeOne Medicines per l'acquisizione di una quota di royalty sul farmaco di Amgen per il tumore polmonare a piccole cellule per un importo massimo di 950 milioni di dollari.
Raccomandazioni analisti
Nvidia
Stifel Nicolaus: buy e prezzo obiettivo aumentato da 202 a 212 dollari.
Baird: è buy e target price incrementato da 195 a 225 dollari.
Meta Platforms
New Street: buy e target price alzato da 775 a 900 dollari.
Moderna
DBS Bank: buy e prezzo obiettivo salito da 25 a 26 dollari.
Coinbase
Autonomous Research: buy e target price aumentato da 260 a 278 dollari.
Walmart
ARC Independent Research: buy e prezzo obiettivo incrementato da 102 a 105 dollari.
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