Wall Street torna a brillare più dell’Europa

28/05/2025 04:30

Ieri il Nasdaq ha chiuso in rialzo del 2,5%, a fronte del +0,3% del Ftse Mib di Milano. Si riaccende il tech alla vigilia della pubblicazione dei dati di Nvidia: stasera a mercato chiuso.

Consumi in ripartenza. L’indicatore di fiducia del Conference Board è aumentato di 12,3 punti a 98, segnando il più ampio guadagno mensile da quattro anni a questa parte. Il dato ha superato tutte le stime di un sondaggio Bloomberg tra gli economisti.

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Wall Street si è messa ieri in pari con le novità del fine settimana sui dazi: ancora una volta, come già avvenuto con la Cina, il Canada e altri paesi, Donald Trump ha spostato in là l’introduzione degli incrementi tariffari sulle merci in arrivo dall’Europa. Alla riapertura, dopo la festività del Memorial Day, l’azionario è tornato su in modo solido. L’S&P500 ha guadagnato il 2,5%, prima seduta con il segno positivo dopo quattro con il segno meno. Nasdaq +2,5%. Non c’è stato soltanto il sollievo per il riavvicinamento tra Washington e l’Unione Europa, le novità più importanti sono arrivate dall’interno.

RIPARTONO GLI ACQUISTI

La fiducia dei consumatori è rimbalzata bruscamente nel mese di maggio, da un minimo di quasi cinque anni, grazie al miglioramento delle prospettive dell'economia e del mercato del lavoro provocato dalla tregua sui dazi.

L'indicatore di fiducia del Conference Board è aumentato di 12,3 punti a 98, segnando il più ampio guadagno mensile da quattro anni a questa parte. Il dato ha superato tutte le stime di un sondaggio Bloomberg tra gli economisti.

L'indicatore delle aspettative dei consumatori per i prossimi sei mesi ha registrato l'aumento più consistente dal 2011, mentre anche la misura delle condizioni attuali è salita, secondo i dati pubblicati martedì. Il miglioramento della fiducia è stato ampio tra i gruppi di età e di reddito così come tra le appartenenze politiche, con i guadagni più forti tra i repubblicani.

A mettersi in luce ieri a Wall Street sono stati i tech, in particolare i produttori di chip. Nvidia ha chiuso in rialzo del 3% il giorno prima della comunicazione del trimestre.

NVIDIA

I fornitori asiatici della società guidata dal ceo Jensen Huang stanno accelerando la produzione dei suoi "rack" di punta per i data center di intelligenza artificiale, a seguito della risoluzione di problemi tecnici che avevano ritardato le spedizioni. A dare conto della novità è stato ieri sera il Financial Times. I partner di Nvidia, tra cui Foxconn, Inventec, Dell e Wistron, hanno compiuto una serie di progressi che hanno permesso loro di avviare le spedizioni dei server AI "Blackwell" di Nvidia.

Il Treasury Note a dieci anni è al 4,46% di tasso di rendimento. E’ stata ben accolta l’asta dei Treasury a due anni da 69 miliardi di dollari. Il biennale, sul secondario, è al 3,97%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità. Future Dax di Francoforte -0,1%. Poco prima dell’apertura dei mercati esce il PIL della Francia.

EUROPA - STATI UNITI

E’ giunto il momento di vedersi. Ad annunciare il nuovo step nelle trattative sui dazi, come quasi sempre è accaduto rispetto ad una Bruxelles piuttosto silente, é stato Donald Trump. "Sono appena stato informato che l'Ue ha chiamato per definire le date di un incontro", ha scritto il presidente americano su Truth ieri sera. Una novità positiva, per il tycoon. "Spero che, finalmente, come ho chiesto alla Cina, i Paesi europei si aprano al commercio con gli Stati Uniti", ha osservato Trump, in queste ore nella sua versione più dialogante.

Da Palazzo Berlaymont, in via ufficiale, non è arrivato alcun commento a riguardo. La trattativa, nella strategia della Commissione, va comunque condotta lontano dai riflettori e il tempo degli annunci non è affatto maturo. Tuttavia, le lancette corrono e, da qui al 9 luglio - deadline per la sospensione dei dazi al 50% - le finestre per vedersi non sono tantissime. C’è un primo slot che, nel quartier generale europeo, viene visto come quello davvero percorribile per un incontro non ai vertici, ma comunque ad alto livello: la ministeriale dell'Ocse che si terrà a Parigi il 3-4 giugno. Da lì in poi, infatti, ad essere protagonisti di un incontro potrebbero essere da un lato i vertici Ue, dall'altro Trump. Le finestre, in questo caso, sono tre. Si parte con il G7 in Canada di metà giugno, dove voleranno sia Ursula von der Leyen che Antonio Costa. Alla Commissione è stato comunicato che Trump sarà presente. Un incontro a margine del summit è nelle cose. Ben diverso sarebbe un faccia a faccia tra von der Leyen e Trump a Washington, prima o dopo il G7. Nello staff della Commissione, dopo i precedenti Volodymyr Zelensky e Cyril Ramphosa, c'è un certo scetticismo ad affrontare The Donald allo Studio Ovale.

In Asia Pacifico scende la borsa di Hong Kong: indice Hang Seng -0,5%. Sono deboli le società del tech e dell’ecommerce.

Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,1%.

PDD HOLDINGS

La società proprietaria della piattaforma di e-commerce, Temu, ha presentato una trimestrale sotto le attese. Il fatturato del trimestre chiuso a marzo è stato di 95,7 miliardi di yuan (13,3 miliardi di dollari), inferiore alla stima media degli analisti di 101,6 miliardi di yuan. L'utile netto è stato di 14,7 miliardi di yuan, mentre gli analisti si aspettavano 25,7 miliardi di yuan. Il titolo, quotato al Nasdaq ha chiuso in calo del 13%.

La società non è molto ottimista sul 2025 perché la concorrenza nel mercato interno è sempre più aggressiva e perché le mutevoli politiche commerciali la danneggiano. Il presidente Chen Lei ha avvertito che sono in arrivo ingenti investimenti per adeguare il modello commerciale al nuovo mondo. ”Questo sforzo probabilmente peserà sulla nostra redditività nel breve termine e anche per un considerevole periodo di tempo a venire”.

USA&CINA: AVVICINAMENTO A PICCOLI PASSI

Il negoziato in atto tra Washington e Pechino dovrebbe portare alla firma di una serie di mini-accordi, piuttosto che a qualcosa di generale e omnicomprensivo, la pensa così Shikeb Farooqui, lead economist Asia di Pgim Fixed Income. Queste intese parziali “culmineranno nel disaccoppiamento dei settori strategici fondamentali e nella biforcazione delle catene di approvvigionamento nei comparti non strategici”, si legge nel report di ieri.

Le autorità di Pechino dovrebbero considerare questo risultato, una soluzione sostenibile, a condizione che possa preservare i propri interessi geostrategici a lungo termine". Tuttavia, secondo l'esperto, i negoziati saranno "complicati", con entrambe le parti che manterranno punti di pressione strategici. Farooqui prevede che la pausa di 90 giorni tra Stati Uniti e Cina culminerà in un accordo "Fase 1" aggiornato e rinnovato "che manterrà le tariffe stabilite nei negoziati di Ginevra, con la possibilità di ulteriori riduzioni subordinate al raggiungimento di risultati concreti entro un determinato periodo di tempo". Tuttavia, il livello medio dei dazi imposti dagli Stati Uniti alla Cina potrebbe salire all'80% se, alla fine dei 90 giorni, l'offerta della Cina non fosse all'altezza delle aspettative, avverte l’economista.

La borsa di Tokyo sale, indice Nikkei +0,3&. Vendite sui bond nipponici, soprattutto quelli a più lunga scadenza dopo l’esito deludente dell’asta dei titoli a quarant’anni. Decennale a 1,51%, +6 punti base.

TITOLI

Unicredit potrebbe rinunciare all’Ops su Banco Bpm, alla luce del lungo iter legale in corso e se le condizioni imposte dal governo con il 'golden power' non cambieranno, ha detto ieri l'AD Andrea Orcel.

Tim. La Corte di Cassazione, a sorpresa ha sollevato d'ufficio la questione sulla correttezza dell'impugnazione di Telecom sulla sentenza di primo grado relativa alla restituzione del canone versato nel 1998, dando alle parti un mese di tempo per depositare le loro osservazioni. Lo hanno riferito fonti legali.

Pirelli. Gli Stati Uniti hanno avvertito che potrebbero esserci restrizioni sulle vendite di veicoli che usano pneumatici con la sua tecnologia a sensori a causa delle preoccupazioni in merito all'influenza del socio cinese Sinochem, ha scritto Bloomberg.

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