Wall Street vacilla, altre scosse ribassiste in arrivo

28/01/2022 13:15
Wall Street vacilla, altre scosse ribassiste in arrivo

L’indice dell’Università del Michigan dovrebbe mostrare che i consumatori stanno cominciando a chiudere il portafoglio. Apple e Visa salgono nel pre market. Deludono i conti di Chevron, ma il titolo ha toccato ieri i massimi di sempre. Per Bank of America, il mercato sta vendendo arroganza (bond) e sta comprando umiltà (titoli value).

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L’effetto Apple è durato solo poche ore, i conti stellari del produttore di smartphone e compare avevano contribuito a ridare tono ad un mercato che da qualche giorno sbanda ed indietreggia di fronte alla prospettiva di un rapido aumento del costo del denaro. I tassi di mercato tornano a salire, il decennale si riporta a 1,85% di rendimento, il future dell’indice S&P500 peggiora: -1%. Prosegue l’apprezzamento del dollaro, in apprezzamento su tutte le valute dei paesi del G10. Salgono il rublo ed il real.

L’agenda dei dati macroeconomici prevede il reddito personale, la spesa personale e l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.

Inflazione e crescita

L’ultimo sondaggio di Reuters ha rilevato che i 500 economisti interpellati sono sempre più preoccupati dell’inflazione, vista come elevata per un periodo di tempo prolungato. Le pressioni al rialzo sui prezzi dovrebbero allentarsi solo nel 2023, con una ricaduta negativa sulle stime di crescita del PIL globale, declassata al 4,3% nel 2022 rispetto al 4,5% previsto a ottobre. Il taglio è attribuibile agli tassi di interesse ed costo della vita più elevati. Quasi il 40% di coloro che hanno risposto individuano nell'inflazione il principale rischio. A seguire, il 35% indica le varianti del coronavirus, il 22% l’azione della banche centrali, che intervenendo in modo troppo pesante, potrebbero soffocare la ripresa.

Compra umiltà e vendi arroganza

Bank of America segnala che i ribassi degli ultimi giorni non hanno affatto indebolito la propensione all’investimento in azioni, “nessuna capitolazione nelle posizioni equity”, dice lo strategist Michael Hartnett. I dati EPFR constatano che i fondi comuni sull’azionario, negli ultimi sette giorni hanno registrato afflussi per 17 miliardi di dollari. Negli ultimi diciotto giorni di operatività di Wall Street, solo in due sedute ci sono stati deflussi. Hartnett scrive che nelle scorse settimane il mercato ha venduto arroganza (i bond) ed ha comprato asset che proteggono dall’inflazione (umiltà).

Brent a circa 90 dollari al barile

Il Brent, a circa novanta dollari il barile, è indirizzato alla sesta settimana consecutiva di rialzo. Australia e New Zealand Bank, in un report di stanotte, afferma che l’Opec fatica a tenere il passo con i propri obiettivi di incremento della produzione "In effetti, la capacità inutilizzata è a un livello che potrebbe non essere sufficiente a coprire eventuali interruzioni geopolitiche”. Non si ferma, ma non va avanti il negoziato sul nucleare dell’Iran. Le autorità di Tehran hanno fatto sapere che, in caso di rimozione delle sanzioni, potrebbe raggiungere i livelli di produzione pre-sanzioni del 2018, entro due mesi, ovvero, potrebbe arrivare a circa 3,8 milioni di barili al giorno, 1,4 milioni in più del presente.

Valute digitali, un tema rilevante per la sicurezza nazionale

Dalla Casa Bianca dovrebbe uscire a breve un ordine esecutivo del presidente che incaricherà le agenzie federali di considerare le valute digitali, come il bitcoin, un tema rilevante per la sicurezza nazionale, lo ha scritto Barron’s. La testata finanziaria racconta che l’amministrazione Biden sta lavorando ad una revisione dell’attuale quadro normativo: nel nuovo perimetro delle regole dovrebbero entrare tutte le criptovalute, i token non fungibili (NFT) e stablecoin. All'iniziativa partecipa il Dipartimento di Stato, il Dipartimento del Tesoro, il Consiglio economico nazionale e il Consiglio dei consulenti economici.

Tra i titoli segnaliamo

Apple +3%. All’indomani degli strabilianti risultati del trimestre, Morgan Stanley alza il target price a 210 dollari e conferma il giudizio Overweight. Molti altri analisti ritoccano all’insù il target price, tra questi, quelli di Deutsche Bank e di Cowen.

Chevron -2%. La compagnia petrolifera chiude il trimestre con un utile per azione di 2,56 dollari, mezzo dollaro in meno di quel che si aspettava il consensus. Il titolo ha toccato ieri i massimi degli ultimi vent’anni.

Visa +3%. La società delle carte di credito e di debito ha chiuso il quarto trimestre con 4 miliardi di dollari di utile netto, in miglioramento da 3,1 miliardi di dollari di un anno fa. Il risultato netto per azione è sopra le stime del consensus. I ricavi, per la prima volta nella storia, hanno superato i sette miliardi di dollari, un miliardo in più dello stesso periodo del 2021, per effetto del boom degli acquisti dei turisti all’estero.

Caterpillar -2%. Il produttore di mezzi pesanti per i cantieri e per le miniere, chiude il trimestre con un utile per azione in linea con le aspettative degli analisti. Le previsioni sul 2022, perlomeno per quel che riguarda la domanda, sono positive, ma anche i costi, sono visti salire. 

Robinhood -13%. Il broker online preferito dalla folla di trader che ama le scommesse contro corrente, ha avvisato che nei primi tre mesi dell’anno i ricavi dovrebbero registrare un calo di oltre un terzo rispetto ad un anno fa. Gli ultimi tre mesi dell’anno si sono chiusi con una perdita di 423 milioni di dollari, quasi il doppio di quel che si aspettava il consensus. Come già visto con Netflix, fa più male al titolo l’andamento dei clienti. Gli utenti attivi su base mensile sono scesi a 17,3 milioni, da 18,9 milioni del terzo trimestre. Il ricavo medio utente è sceso a 64 dollari, -39% rispetto ad un anno fa.

Alphabet. Il gruppo punta ancora sull’India. Google ha comunicato che intende investire 700 milioni di dollari nella compagnia telefonica Bharti Airtel, più altri 300 milioni in iniziative di sviluppo della digital economy indiana. L’ingresso nel capitale, con una quota dell’1,3%, è parte di un piano di intervento in India da 10 miliardi di dollari, iniziativa annunciata due anni fa. Il paese interessa anche a Meta, che tre mesi fa ha annunciato l’acquisto del 10% di Reliance Industries, un investimento da 5,7 miliardi di dollari.

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