Wall Street verso apertura di settimana incerta

I principali indici statunitensi avevano chiuso positivi venerdì dopo i dati sul lavoro che hanno alimentato speranze di prossimi tagli dei tassi di interesse.
Future intorno la parità
Wall Street verso un’apertura incerta in questo inizio di settimana dopo che venerdì i principali indici avevano chiuso in verde grazie alle speranze di una Federal Reserve meno ‘hawkish’ in futuro dopo i dati macro.
Alle 13:30 italiane i future sul Nasdaq e quelli sullo S&P500 guadagnano lo 0,20%, mentre restano intorno la parità quelli sul Dow Jones.
Tornano a crescere i rendimenti dei Titoli di Stato e il biennale sale al 4,87% e il decennale si attesta al 4,593%, dopo il passaggio sopra quota 5% dei giorni scorsi per entrambi.
Resta debole il biglietto verde e l’indice del dollaro scende (-0,10%) a 104,9 e la coppia EUR/USD scambia a 1,075.
Ottimismo Fed
I rendimenti dei titoli del Tesoro e il rapporto mensile sui salari più debole del previsto diffuso venerdì scorso hanno alimentato le speranze che la Fed possa iniziare a tagliare i tassi il prossimo anno.
“Il report sul lavoro è risultato ottimo per i mercati: abbastanza debole da suggerire che la Fed dovrebbe smettere di aumentare i tassi, ma non così debole da far suonare un campanello d'allarme per l'economia”, spiega in una nota Mohit Kumar, capo economista europeo presso Jefferies.
“C’è un motivo in più per gli investitori per essere più ottimisti sul fatto che la Fed abbia probabilmente finito con gli aumenti dei tassi, ma non bisogna abbassare la guardia”, ha detto Vasu Menon, amministratore delegato per la strategia di investimento di OCBC Bank Singapore, a Bloomberg Television.
“Se l’economia si dimostrasse più resiliente, se l’inflazione si dimostrasse più tenace, i rendimenti obbligazionari potrebbero salire ancora una volta”, ha aggiunto Menon.
Le scommesse dei trader che la Fed manterrà i tassi di interesse stabili a dicembre si attestano al 90%, mentre scontano una probabilità dell'80% circa che il primo allentamento della politica arrivi già a giugno, secondo lo strumento FedWatch del CME Group.
Questa settimana potrebbero arrivare indizi sulle scelte dell’istituto centrale nel corso degli interventi del Presidente della Jerome Powell (mercoledì), preceduto da altri membri votanti come la governatrice del consiglio della Fed, Lisa Cook (oggi), e il presidente della Fed di New York, John Williams (domani), e la sua collega di Dallas, Lorie Logan (domani).
Rally azionario?
Il sentiment è stato sostenuto la scorsa settimana anche dal presidente della Fede, Jerome Powell il quale aveva lasciato intendere che la banca centrale americana potrebbe ora aver terminato il ciclo di inasprimento più aggressivo degli ultimi quattro decenni.
Le speranze degli investitori in un atterraggio economico morbido hanno visto gli indici S&P 500 e Nasdaq 100 salire di circa il 6%.
“Una stagione degli utili statunitensi migliore del previsto e il picco dei tassi di interesse puntano tutti verso un rally di fine anno”, indica Leonardo Pellandini, stratega azionario presso la Banca Julius Baer a Zurigo.
Tuttavia, permangono preoccupazioni circa l’impatto sulla domanda di tassi di interesse più elevati per un periodo più lungo, con le aziende che esprimono preoccupazione per l’incombente minaccia di un rallentamento economico in questa stagione degli utili.
“Il calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro è stato più legato alla guidance sull’emissione di cedole inferiore alle attese e ai dati economici più deboli rispetto all’interpretazione rialzista (per le azioni) secondo cui la Fed taglierà i tassi all’inizio del prossimo anno”, ha affermato Michael Wilson di Morgan Stanley in una nota di ricerca, nominato come miglior stratega di portafoglio secondo l'ultimo sondaggio sugli investitori istituzionali.
Secondo Wilson, “il rimbalzo del mercato della scorsa settimana era dovuto più ad un rally del mercato ribassista che l’inizio di una ripresa sostenuta, soprattutto alla luce delle cupe prospettive sugli utili e dei dati macroeconomici più deboli”.
Notizie societarie e pre-market USA
Tesla (+2%): costruirà un'auto da 25.000 euro nella sua fabbrica vicino a Berlino, secondo quanto rivelato da fonti Reuters.
Berkshire Hathaway (+0,50%): la holding di Warren Buffett ha registrato la prima perdita trimestrale da un anno a questa parte, a causa del calo dei prezzi di Apple e di altri titoli azionari di sua proprietà, ma ha detto che il miglioramento dei risultati assicurativi ha contribuito a far salire l'utile operativo a un livello record.
Dish Network (-3%): fatturato del terzo trimestre pari a 3,70 miliardi di dollari rispetto alle stime di 3,72 miliardi di dollari (LSEG).
Sensei Biotherapeutics (+21%): ha confermato di aver ricevuto da Newtyn Management una proposta di acquisizione di tutte le azioni della società per 1 dollaro per azione azione in contanti, corrispondenti ad un premio di quasi il 45% rispetto all'ultima chiusura di venerdì, ma il cda ha respinto la proposta in quanto “sottovalutava le prospettive future della società”.
Celldex Therapeutics (+27%): il suo farmaco barzolvolimab ha raggiunto l'obiettivo principale in uno studio di fase intermedia che lo valuta in pazienti affetti da orticaria cronica spontanea (CSU).
Raccomandazioni analisti
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