Wall Street verso apertura intorno la parità dopo Powell

Future sui principali indici di Wall Street intorno la parità quando manca un’ora e mezzo all’apertura ufficiale, con il sentiment indebolito dalle parole pronunciate ieri dal Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha messo fine alle speculazioni su un possibile primo taglio dei tassi a marzo.

Indicazioni che stanno facendo salire i rendimenti dei Titoli di Stato USA, con il decennale scambiato al 4,106% e il biennale al 4,439%. Tra gli altri asset, l’oro scivola 2.042 dollari l’oncia e l’indice del dollaro aumenta fino a 104 punti.

Il dollaro USA si è spinto sui massimi da due mesi nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,0752) con gennaio che è stato il primo mese positivo (+2% il bilancio finale) dopo tre consecutivi al ribasso, a seguito delle parole pronunciate ieri da Powell.

Il boss della Fed ha cercato di spiegare che la riduzione dei tassi di interesse non dovrebbe arrivare a marzo, come previsto dai mercati negli ultimi mesi. “Il lavoro potrebbe non essere ancora finito e i dati macro davvero buoni degli ultimi mesi potrebbero rivelarsi non essere un reale indicatore della direzione dell’inflazione”, rendendo “un pericolo l’eventuale prematura riduzione dei tassi”, ha spiegato Powell alla CBS. “Non pensiamo che sia così”, ha ribadito, ma “la cosa più prudente da fare è concedersi un po’ di tempo e vedere se i dati continueranno a confermare che l’inflazione sta scendendo al 2% in modo sostenibile”.

Powell poi ha spiegato che i funzionari aspetteranno probabilmente oltre marzo prima di tagliare i tassi di interesse, specificando che secondo “quasi tutti” i membri del FOMC la banca centrale ridurrà il costo del denaro dall’attuale massimo degli ultimi 23 anni del 5,25-5,5% “a un certo punto nel corso del 2024”.

Le parole del Presidente arrivano dopo che venerdì le probabilità di un taglio a marzo indicata dallo strumento CME FedWatch si sono dimezzate dal 20% al 40% di giovedì, quando si erano ridotte a seguito dei dati economici che ribadivano la forza dell’economia USA.

Se “da una prospettiva macroeconomica, in generale, l'economia statunitense è il motore più importante della performance azionaria in generale”, evidenzia, Ben Snider, stratega azionario di Goldman Sachs, aggiungendo di non ritenere importante “se la Fed inizierà a tagliare a marzo, maggio o giugno”.

Goldman ora prevede il primo taglio dei tassi di interesse a maggio invece che a marzo, ma ha mantenuto la previsione di otto tagli dei tassi da 25 punti base nei prossimi due anni.

Il capo stratega degli investimenti di Oppenheimer, John Stoltzfus, condivide con Snider il punto di vista secondo cui preoccuparsi del mese in cui la Fed taglierà i tassi è qualcosa che è meglio risparmiare per gli investitori a breve termine. “Quando guardi i trading floor e le trading room, ovvero gli asset su cui fanno trading, è molto diverso da quello che i gestori finanziari a medio e lungo termine come me analizzano: non pensiamo che la Fed abbia finora spinto l'economia in recessione”, ha detto Stoltzfus a Yahoo Finance Live.

Molti rialzisti, come Brian Belski di BMO, preferiscono non speculare sul percorso dei tassi di interesse della Fed, ma puntano ai fondamentali sottostanti, come gli utili. “In realtà non c'è alcuna prova analitica che stiamo assistendo ad un qualsiasi tipo di rallentamento degli utili”, ha spiegato Belski a Yahoo Finance in una recente intervista telefonica.D’accordo con lui Sam Ro, redattore di TKer, nell’ultima edizione di Yahoo Finance Chartbook, le prospettive degli utili per i prossimi due anni mostrano ancora una crescita.

Oggi, intanto, erano attesi i risultati di McDonald's, in calo del 2% nel pre-market USA dopo la prima perdita di vendite trimestrali in quasi quattro anni, deludendo le previsioni degli analisti, penalizzate dalla debolezza della domanda in Medio Oriente, Cina e India.

Boeing (-1%): ritardata la consegna di alcuni aerei 737 MAX dopo che il fornitore Spirit AeroSystems ha scoperto due fori su alcune fusoliere.

McDonald's (-2%): vendite comparabili del segmento International Developmental Licensed Markets aumentate dello 0,7% rispetto a una crescita stimata del 5,5% (dati LSEG).

Caterpillar (+2%): utile a 2,68 miliardi di dollari, o 5,28 dollari per azione, nel quarto trimestre conclusosi il 31 dicembre, in crescita dai 1,45 miliardi, o 2,79 dollari per azione, dell'anno precedente.

NanoString Technologies (-42%): alcune delle sue controllate hanno avviato volontariamente una procedura di ristrutturazione ai sensi del Chapter 11 presso il Tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto del Delaware.

Cano Health (-49%): ha depositato un'istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11 presso il Tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto del Delaware.

Catalent (+12%): verrà acquisita da Novo Holdings, società madre di Novo Nordisk, per 11,5 miliardi di dollari.a 63,50 dollari per azione, con un premio del 16,5% rispetto alla chiusura di venerdì (54,51 dollari).

Zscaler (-3%): venerdì ha annunciato che Dali Rajic, Chief Operating Officer, si è dimesso il 29 gennaio, con effetto dal 2 febbraio.