Wall Street verso un’apertura in rosso

Torna l’incertezza alla borsa statunitense dopo la due giorni del Presidente della Federal Reserve al congresso, con il dibattito degli esperti ancora incentrato sul numero dei rialzi dei tassi di interesse previsti per quest’anno.
Indice dei contenuti
Wall Street debole
I future sui principali indici azionari statunitensi in rosso, con il sentimento degli investitori rimasto incerto a causa delle prospettive da falco sui tassi d'interesse del presidente della Federal Reserve Jerome Powell nella sua testimonianza di due giorni al Congresso.
Quando manca meno di un’ora dal suono della campanella di Wall Street, i contratti sul Nasdaq e quello sullo S&P500 cedono mezzo punto, mentre il Dow Jones scendono dello 0,30%.
Ieri il Nasdaq aveva chiuso con un progresso dell’1,18% grazie ai guadagni dei giganti tech come Amazon (+4,3%), Alphabet (+2,2%), Tesla (+2%), Microsoft (+1,8%), Apple (+1,7%).
Da alcuni mesi ormai, sono poco meno di dieci super titoli a guidare la borsa degli Stati Uniti: i precedenti cinque nomi, più Meta e Nvidia valgono da soli un rialzo di quasi il 12% dell’S&P500 da inizio anno: tutto l’indice segna un rialzo del 14,1%.
Uno o due rialzi dei tassi
Ieri davanti alla Commissione bancaria del Senato, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ribadito la sua opinione secondo la quale è probabile che nei prossimi mesi si verifichino altri rialzi dei tassi, anche se le strette procederanno “con cautela”, parole che hanno sostenuto l’indice S&P500.
“L’immancabile braccio di ferro tra orsi e tori sembra essere a un punto morto, con i mercati relativamente stabili nel corso della settimana, mentre gli investitori valutano la prossima mossa della Fed dopo che i commenti di Powell suggeriscono che i rialzi sono tutt’altro che finiti”, sottolinea Matt Britzman, analista azionario di Hargreaves Lansdown, pertanto “gli investitori dovrebbero aspettarsi che i tassi salgano più di quanto desiderino, per un periodo più lungo di quanto vorrebbero”.
Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, i mercati obbligazionari prevedono al 74,4% ancora un rialzo dei tassi di 25 punti base a luglio per poi fermarsi, contro i due ventilati da Powell.
Altri segnali da falco sono arrivati dal presidente della Fed di Richmond, Tom Barkin, il quale ha dichiarato di non essere convinto che l’inflazione sia in costante discesa, ma di non voler anticipare le azioni che la Fed dovrebbe intraprendere nella riunione del 25-26 luglio.
A questo punto, “Abbiamo messo nello specchietto retrovisore un’altra decisione del FOMC e la testimonianza semestrale del presidente della Fed”, spiega l’ex market maker di opzioni e attuale chief strategist di Interactive Brokers, Steve Sosnick, ma “allo stesso tempo, manca circa un mese all’inizio della stagione degli utili del secondo trimestre e ci sono poche 'incognite' nelle settimane successive: una navigazione tranquilla, giusto?”.
Sorprese banche centrali
Le sorprese dei rialzi dei tassi e i commenti da falco delle banche centrali di tutto il mondo hanno rinnovato i timori del mercato sulle future scelte degli istituti per contenere l’inflazione, anche a rischio di far precipitare le loro economie in una recessione.
Ieri i rialzi sono arrivati dalla Banca d’Inghilterra, addirittura maggiore rispetto alle previsioni, oltre che da quella norvegese, svizzera e turca.
“I mercati sono stati sicuramente colti di sorpresa dalle recenti azioni più aggressive che alcune banche centrali hanno dovuto intraprendere”, ha dichiarato Khoon Goh, responsabile della ricerca asiatica di ANZ, “mettendo in discussione anche la tendenza di altre banche centrali che inizialmente sembravano in pausa, ma che poi hanno continuato a rialzare i tassi: è qualcosa di cui i mercati iniziano a preoccuparsi di nuovo”.
Dati macro e recessione
Oggi alle 15:45 italiane è atteso i dati sull’Indice dei direttori degli acquisti del settore terziario e quello dell’attività manifatturiera relativi al mese di giugno, dai quali usciranno ulteriori indizi sulla forza dell’economia statunitense.
Nel corso della giornata sono in programma anche delle dichiarazioni del presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, e quelle della sua collega di Cleveland, Loretta Mester.
“I dati più recenti hanno aggravato i timori di una potenziale recessione, che hanno ulteriormente smorzato la propensione al rischio”, si legge in una nota di Deutsche Bank.
Notizie societarie e pre-market USA
Virgin Galactic (-11%): può offrire di volta in volta fino a 400 milioni di dollari di azioni ordinarie e intende utilizzarne i proventi per lo sviluppo della sua flotta di navicelle spaziali e delle infrastrutture per scalare le sue operazioni commerciali, oltre che per il capitale per gestire le operazioni.
CarMax (+8%): utile rettificato migliore del previsto per il primo trimestre, di 1,16 dollari per azione, rispetto alle aspettative medie degli analisti di 79 centesimi per azione (dati di Refinitiv).
3M Co (+3%): raggiunto accordo da 10,3 miliardi di dollari con una serie di sistemi idrici pubblici statunitensi per risolvere le richieste di risarcimento per l'inquinamento dell’acqua legato a sostanze chimiche.
Robinhood (-0,70%): Ark Investment Management di Cathie Wood ha acquistato oltre 562.800 azioni arrivando ad una partecipazione consistente nella società di servizi finanziari.
Fisker (+1%): avviate le consegne dei SUV Ocean elettriche ai clienti negli Stati Uniti.
Raccomandazioni analisti
FedEx
Loop Capital: ‘neutral’ e prezzo obiettivo ridotto da 263 USD a 255 dollari.
Marvell Technology
BofA Securities: ‘buy’ e target price alzato da 70 USD a 75 dollari.
Accenture
Piper Sandler: ‘neutral’ e prezzo obiettivo ridotto a 314 dollari rispetto ai precedenti 316.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
