Wall Street verso un’apertura in rosso guardando alla Fed

Wall Street verso un’apertura in rosso guardando alla Fed

Inizio di settimana debole alla borsa di New York in attesa di alcuni dati economici tenuti sotto osservazione da parte della Federal Reserve, anche se gli analisti valutano un’entità maggiore dei tassi a fine ciclo di politica monetaria restrittiva.

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Wall Street e Fed

Apertura vista in rosso a Wall Street, alla luce dell’andamento negativo dei future sui principali indici americani, in flessione di mezzo punto a meno di un’ora dal suono della campanella.

Venerdì i tre ‘big’ avevano recuperato sul finale dopo le incertezze seguite al Job Report superiore alle attese che aveva affievolito le speranze di un allentamento della politica monetaria della Federal Reserve.

In particolare, gli investitori avevano collegato la lettura superiore alle previsioni dei non farm payroll Usa di novembre e la crescita media dei salari, a nuovi rischi inflazionistici per l’economia americana alle porte.

Nonostante un solido rapporto sul lavoro, gli operatori continuano a valutare un’entità maggiore dei tassi a fine ciclo, con un aumento del costo del denaro di 50 punti nella prossima riunione del 14 dicembre, per poi rallentare il ritmo dei prossimi interventi, pur ribadendo la necessità di proseguire con la lotta all’inflazione.

Allentamenti in Cina

Sembra terminato, inoltre, l’entusiasmo per le notizie provenienti dalla Cina, dove il fine settimana era stato caratterizzato dall’allentamento dei limiti alla circolazione e dalle richieste di test per il Covid, alimentando così le speranze di un maggiore ridimensionamento della rigida politica zero Covid.

Le restrizioni hanno riguardato le città di Shanghai e Hangzhou, dove si eliminerà l’obbligo di effettuare il test per l’entrata nei luoghi pubblici all’aperto e nei trasporti pubblici a partire da oggi.

Stessi allentamenti anche a Zhengzhou, sede del più grande impianto di produzione di Apple, atteso riprendere la piena produzione tra quattro settimane.

Dollaro in calo

Resta debole il dollaro nei confronti dell’euro, già la scorsa settimana in netto calo sulle attese di un rallentamento monetario della Fed e oggi la coppia EUR/USD viene scambiata 1,0567.

Tornano a crescere i rendimenti dei titoli di Stato e il Treasury a dieci anni sale al 3,546%, mentre quello a due anni tocca il 4,3107%, anche se entrambi al di sotto dei picchi seguiti alla pubblicazione del Job Report di venerdì.

Dati macro

Oggi gli analisti saranno concentrati sui dati PMI sull’ISM dei servizi statunitensi, attesi per 15:45 italiane e previsti in calo ma sempre sopra la soglia dei 50 punti che separa espansione da contrazione.

Mercoledì è previsto il dato sulla bilancia commerciale, mentre venerdì si guarderà ai prezzi alla produzione e alla fiducia del Michigan.

Notizie societarie principali e relativi movimenti nel pre-market USA

Apple (-0,20%): lo stabilimento di Zhengzhou in Cina di Foxconn riprenderà la piena produzione tra fine di dicembre e inizio di gennaio.

Tesla (-3%): indiscrezioni di Bloomberg su un taglio di oltre il 20% della produzione per il mese di dicembre della Model Y prodotta nello stabilimento di Shanghai.

Verizon Communications (+1%): annunciate le dimissioni dell’amministratore delegato Manon Brouillette dopo meno di un anno dall’inizio del suo incarico.

Nkarta Inc (+7%): risultati positivi dallo studio relativo alla dose in fase iniziale della cura NKX019 per il trattamento di pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin (NHL).

Lilium N.V. (+2%): annunciato contratto con Volare Aviation per l’acquisto da parte della controllata eVolare di 10 jet Lilium Pioneer Edition.

Yumanity Therapeutics Inc (+18%): annunciato dividendo speciale (tra 1,34 e 1,43 dollari) a seguito della vendita di alcune attività a a Janssen Pharmaceutica NV e alla fusione con Kineta Inc.

SJW Group (+6%): è entrata a far parte dell'indice S&P small cap 600.

Raccomandazioni analisti

BlackStone

BMO Capital: confermato ‘neutral’ e prezzo obiettivo ridotto da 109 USD a 90 dollari.

Broadcom

Piper Sandler: ‘buy’ e target price da 750 dollari a 715 USD.

Starbucks

Deutsche Bank Securities: da ‘buy’ a ‘neutral’ e prezzo obiettivo alzato a 106 USD dai 100 dollari precedenti.

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