Wall Street risale, JP Morgan dice di comprare sugli storni


Marko Kalanovic, uno degli strateghi della banca, ieri ha chiamato il “buy the dip”, il mercato l’ha seguito. Ma dietro al rimbalzo di ieri c’è anche il fiume di acquisti arrivato dalle aziende impegnate nei buy back. Rivian in calo del 2%: voci di un’uscita di peso dalla società, sarebbe andato via il COO. IBM: UBS passa a Sell.


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Inflazione resta la minaccia numero 1

La borsa degli Stati Uniti dovrebbe aprire in rialzo, il future dell’indice Nasdaq guadagna lo 0,7%.
L’indice sulla fiducia delle piccole imprese curato dalla National Federation of Independent Business è salito in dicembre sui massimi degli ultimi tre mesi. Ma la rilevazione pubblicata oggi mostra che l’inflazione è considerata la minaccia numero uno dal 22% dei participanti al sondaggio, livello mai visto da 41 anni: giusto un anno fa, questa percentuale era 1%.
Il Treasury Note a dieci anni tratta a 1,75%, cinque punti base in meno del livello di ieri pomeriggio.

Attesa per Powell in Senato

Di inflazione dovrebbe parlare nelle prossime ore Jerome Powell: il presidente della Federal Reserve va al Senato a chiedere di essere riconfermato alla carica per un altro mandato. Nel testo del suo intervento, già pubblico, ci sono molti passaggi su questo tema, si parla invece poco, quasi nulla, di sostegni alla crescita. Di manovre espansive non si dovrebbe parlare per un po’ di tempo. Oggi parlano anche tre membri votanti del Federal Open Market Committee: Esther George della Fed di Kansas City, James Bullard della Fed di St Louis e Loretta Mester della Fed di Cleveland.

Movimento sul fronte dei Buyback

Il dietro front della seduta di ieri, la risalita che ha permesso all’indice dell’high tech di chiudere in positivo dopo aver segnato un calo del 2,7%, sembra sia stata aiutata anche dai forti ordini in acquisto arrivati dalle società impegnate in piani di buy back. E’ da qualche giorno che c’è molto movimento su questo fronte, infatti, da inizio anno l’S&P500 BUYBACK, l’indice delle cento società con il più alto buyback ratio, segna da inizio anno un calo dello 0,2%, contro il -2,6% dell’indice S&P500.

Compra sullo storno

Nel corso della giornata è arrivata anche la chiamata all’acquisto di Marko Kolanovic di JP Morgan che da qualche settimana consiglia di comprare ad ogni storno, soprattutto se il ribasso è stato provocato dal diffondersi di timori sull’inflazione. La sua idea, confermata anche nella nota di ieri, è che le azioni sono in grado di reggere l’urto provocato dall’aumento dei tassi di mercato.

Tra i titoli segnaliamo

Rivian -4%. Il titolo del produttore di pick up elettrici è penalizzato dalle indiscrezioni sull’uscita di scena del direttore generale Rod Copes. L’agenzia Dow Jones ha riportato che il manager se n’è andato in dicembre.

Illumina +4%. A seguito dell’aumento della domanda di prodotti e servizi basati sulla sequenza dei geni, la società si aspetta dal 2022 dei risultati superiori alle aspettative degli analisti.

Juniper Networks +5%. Bank of America ha cambiato in modo drastico e netto la sua idea sulle prospettive del titolo della società delle reti: da Underperform a Buy.

Intel +2%. Il produttore di chip per pc ha un nuovo direttore finanziario, è David Zinsner, che in precedenza ricopriva lo stesso ruolo a Micron.

International Business Machines, IBM -2%. UBS taglia il giudizio a Sell, da Neutral.

CVS Health +1%. La catena di farmacie ha alzato le previsioni sull’esercizio fiscale.

Aptiv compra Wind River, software house attiva in ambito aerospaziale ed automotive che il fondo TPG Capital aveva messo in vendita. La transazione è da 4,3 miliardi di dollari in contante.

Uber. Una sua rivale europea, l’estone Bolt, ha raccolto 628 milioni di euro in un round di finanziamento guidato da due pesi massimo della finanza, Fidelity e Sequoia Capital. La società della mobilità condivisa è stata valutata 8,4 miliardi di euro: 3,6 miliardi di euro in più del valore di cinque mesi fa. Uber, vale dieci volte più di Bolt (82 miliardi di dollari di capitalizzazione).

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