Warren Buffett e le "regole d'oro" dell'investimento


Abilità nel leggere i bilanci delle aziende e investire nelle azioni che saliranno inesorabilmente e costantemente nel tempo. Sono queste alcune delle regole d’oro alla base del successo di Warren Buffett.


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Esperti di finanza e non, è impossibile non sapere chi è Warren Buffett, diventato celebre per le sue prodezze nel mondo della finanza. L'uomo che per gli americani è semplicemente "l'Oracolo di Omaha", (città del Nebraska, dove è nato e risiede tuttora), è divenuto uno degli uomini più ricchi del mondo grazie ai suoi sapienti investimenti.

È l'uomo che ha iniziato vendendo giornali, ma ora passa dalle cinque alle sei ore al giorno a leggerli, osservando le tendenze del mercato dall’alto del suo impero da oltre 100 miliardi di dollari.

Tra le aziende di cui vanta attualmente importanti partecipazioni ricordiamo Apple, Bank of America, American Express, Chevron, Occidental Petroleum, Coca Cola e molte altre.

Il tutto gestito tramite la sua holding Berkshire Hathaway, di cui è presidente, amministratore delegato e maggiore azionista, seguito da Bill Gates, suo grande amico.

Quali sono le regole d’oro che hanno portato Buffett a diventare con tutta probabilità l'investitore più conosciuto al mondo?

Le regole d’oro di Warren Buffett

L’ad di Berkshire Hathaway, oltre a essere probabilmente il più grande investitore azionario al mondo, è famoso per le sue celebri frasi. Negli anni ha dispensato sentenze semplici e memorabili che possono essere uno spunto per investitori esperti o alle prime armi.

"Regola numero uno: non perdere mai denaro. Regola numero due: non dimenticare mai la regola numero uno"

La crisi finanziaria del 2008 è costata a Buffett circa 23 miliardi di dollari e la sua Berkshire Hathaway ha perso il venerato rating AAA. Come può allora dirci di non perdere mai denaro? Quello che intende è comportarsi da investitore ragionevole: non essere frivolo, non “giocare in Borsa”, non investire pensando con disinvoltura che va bene perdere. Investi unicamente in aziende che comprendi a fondo e su cui ti sei documentato.

Il mercato subirà indubbiamente oscillazioni, ma nel bene e nel male, l’importante è rimanere concentrati sui propri obiettivi, senza vendere sulla scia del panico o comprare sulle orme degli altri.

"Se l'azienda va bene, alla fine l'azione segue"

Puntare a società che mostrano prospettive favorevoli a lungo termine. L'azienda ha una storia operativa coerente? Sta generando margini di profitto elevati e sostenibili? Un investitore dovrebbe analizzare con estremo scrupolo la salute della società, visionando bilanci, documenti integrativi e piani di sviluppo e decidere quanto il valore della società sia in linea con il prezzo di mercato. Se le azioni sono scambiate al di sotto delle aspettative di crescita futura, allora potrebbe trattarsi di un buon investimento.

Meglio acquistare un'azienda eccezionale a un prezzo equo che un'azienda equa a un prezzo eccezionale

Buffett persegue il “value investing”, l’investimento orientato al valore, teorizzato per la prima volta nel 1928 da Benjamin Graham alla Columbia Business School di New York. Questo metodo consiste nell’individuare azioni la cui valutazione è particolarmente bassa e nel quale si vede un "valore inespresso" attualmente dalla valutazione del mercato.

Del resto, l'oracolo di Omaha è famoso per saper investire quando un titolo crolla ai minimi. All'apice della crisi finanziaria del 2008, il numero uno di Berkshire puntò 5 miliardi di dollari su Goldman Sachs. Una settimana dopo investì 3 miliardi in General Electric, azienda simbolo della Corporate Americana anch'essa in difficoltà per la crisi finanziaria legata alla bolla dei mutui subprime.

"Non investire in business che non puoi capire."

Per Buffett "il rischio deriva dal non sapere cosa stai facendo". Perciò ha sempre investito in settori in cui aveva una profonda conoscenza e ha sempre rinunciato ad investimenti che non fossero in linea con il suo approccio e la sua filosofia. In alcuni casi, questo può significare perdere grandi opportunità, come è stato per Apple, acquistata dalla Berkshire solo nel 2016 quando ormai era chiaro a tutto il mondo cosa fossero gli smartphone.

"Il nostro orizzonte temporale preferito è quello che dura per sempre."

Per quanto tempo detenere un'azione? Per Buffett se non ti senti a tuo agio a tenere un'azione in portafoglio per 10 anni, non dovresti tenerla per 10 minuti. Il breve termine può essere fuorviante ed esporre a rilevanti oscillazioni dei prezzi, che richiedono pazienza e determinazione per essere superate.

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