Warren Buffett snobba il coronavirus: “investire ancora nelle azioni”

Come ogni anno nel mese di febbraio, Warren Buffett scrive agli azionisti della sua società, Berkshire Hathaway, indicando le linee guida delle sue scelte. L’esperto definito come ‘oracolo di Omaha’ ha confermato la sua scelta di acquisto sui titoli azionario, nonostante le preoccupazioni che stanno colpendo i mercati circa il coronavirus.

Nella lettera Buffett scrive di essere “abbastanza certo che le azioni nel corso del tempo faranno meglio rispetto ai titoli di debito di lungo termine a tasso fisso”, pertanto le azioni, restano “di gran lunga la miglior scelta di lungo termine per un investitore che non utilizza denaro preso a prestito e che riesce a controllare le sue emozioni”.

La sua posizione era già stata ribadita nel corso di un’intervista alla Cnbc, nel corso della quale aveva sottolineato come il coronavirus non influenza la sua scelta in tema di investimenti.

Buffet ha indicato Apple come tra le società più colpite dal virus, ma nei giorni scorsi lo stesso ‘oracolo’ aveva venduto 800 milioni di dollari della casa di Cupertino subito dopo il rally arrivato nell’ultimo anno, salvandosi così dalle conseguenze.

Warren Buffett resta convinto che le azioni continueranno a sovraperformare le obbligazioni nel caso in cui resteranno bassi i tassi di interesse e le aliquote dell’imposta sulle società.

“Domani può succedere qualsiasi cosa ai prezzi delle azioni”, spiegava Buffett. “Occasionalmente, ci saranno importanti cali del mercato, forse del 50% o anche di più. Ma la combinazione di “The American Tailwind” (il vento in poppa americano), di cui ho scritto l’anno scorso, renderà le azioni a lungo termine migliori per l’investitore che non usa denaro preso in prestito e che può controllare le proprie emozioni”.

Se “la previsione dei tassi di interesse non è mai stata il nostro gioco”, aggiungeva Buffett, “quello che possiamo dire è che se nei prossimi decenni prevarranno aliquote attuali e se le aliquote dell’imposta sulle società rimarranno vicine ai livelli bassi di cui godono ora le aziende, è quasi certo che le azioni nel corso del tempo renderanno molto meglio delle obbligazioni”.