Webuild protagonista a Piazza Affari dopo le novità dall’Australia
Snowy Hydro ha annunciato la revisione del contratto legato al più grande progetto australiano nel settore idroelettrico, aumentando i costi di oltre il doppio rispetto a quelli previsti, e gli analisti sottolineano come la società italiana beneficia di questa notizia grazie ad una maggiore visibilità sui margini futuri ed eliminando i potenziali rischi.
Luci su Webuild
Forte spinta arrivata questa mattina sul titolo Webuild a Piazza Affari dalla notizia della revisione contrattuale decisa da Snowy Hydro legata al più grande progetto australiano nel settore idroelettrico, ora in mano al 100% della società italiana dopo l’acquisizione di Clough.
Le azioni WBD arrivano a guadagnare l’8% dopo meno di un’ora di contrattazioni a Milano, con un massimo toccato a 1,87 euro, livelli abbandonati lo scorso giugno.
Si rafforza la performance del titolo nel corso di questo 2023, arrivato a guadagnare il 30% da inizio gennaio, quando quotava 1,41 euro.
La revisioni del contratto
Un comunicato diffuso oggi da Snowy Hydro annunciava che la realizzazione di nuovi impianti produttivi affidata ad un consorzio guidato da Webuild avrà un costo di 12 miliardi di dollari australiani (di cui 4,3 miliardi di lavori già realizzati), più del doppio del valore iniziale (5,1 miliardi), mentre non cambiano i termini della consegna dell’opera, già precedentemente fissati a dicembre 2028.
I nuovi termini forniscono garanzie aggiuntive sull’esecuzione dei lavori, che a questo punto non dovrebbero vedere problemi nell’esecuzione.
La revisione del contratto prevede, inoltre, un aumento della capacità dell’impianto di ulteriori 200 MW o 10%, portando così la capacità totale a 2.200 MW.
Analisti positivi
La revisione del contratto rappresenta “una notizia molto positiva” per Webuild secondo gli analisti di WebSim Intermonte, in quanto ora “il backlog di Webuild è aumentato di oltre 4 miliardi di euro”, fornendo così “una maggiore visibilità sui margini futuri del gruppo, eliminando i potenziali rischi derivanti dal contratto Snowy 2.0”.
Dalla sim mantengono un giudizio ‘interessante’ sul titolo, con target price di 2,90 euro.
Positivi anche gli esperti di Equita Sim, secondo i quali, “con la revisione del valore di assegnazione dell’opera (il valore definitivo riconosciuto a Webuild deve essere ancora annunciato ma riteniamo essere larga parte dei AUD 12 bn indicati) e soprattutto la revisione del modello di contratto da fixed cost a incentivised target cost, viene meno il rischio percepito su uno dei principali e più complessi contratti nel portafoglio ordini di Webuild. Da valutare la nuova profittabilità del progetto sotto i nuovi accordi con il contraente”.
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