Webuild sale dopo i conti 2020 e conferma l’interesse per il Ponte sullo Stretto. Ok del cda a scissione Astaldi


Webuild brinda a Piazza Affari dopo i conti 2020. La società guidata da Pietro Salini mostra un utile netto a 147 milioni di euro e attende una crescita dei ricavi tra 6,5 e 7,2 miliardi nel 2021. Il Ceo si dice fiducioso sul raggiungimento dei target al 2023 e conferma l’interesse per la costruzione del Ponte sullo Stretto. I Cda hanno approvato il progetto comune di scissione parziale proporzionale di Astaldi in favore di Webuild.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Il risultato netto 2020 passa a +147 milioni di euro

Il titolo Webuid corre in Borsa in scia ai numeri dell’esercizio 2020. Alle 12 il titolo scambia a 1,78 euro in rialzo del 5,76% e fa meglio del listino Ftse Italia All-Share in positivo dello 0,24%.

Nel dettaglio la società specializzata nella realizzazione di grandi opere ha registrato:

  • Ricavi adjusted (senza Astaldi) pari a 5,3 miliardi di euro (in linea con il 2019) e ricavi combined (inclusa Astaldi acquisita per il 66,1% a novembre) a 6,4 miliardi.
  • Utile netto rettificato a 147 milioni (da una perdita di 22 milioni nel 2019).
  • L’Ebitda adj a 779,1 milioni (+84% rispetto al 2019) con un’incidenza sui ricavi pari al 14,7% (7,9% nel 2019). L' Ebitda combined è di 820,6 milioni.
  • L’Ebit adj è di 563,3 milioni, triplicato rispetto ai 183,9 milioni del 2019, dato che include il Bargain di 548,2 milioni realizzato in occasione dell’acquisizione di Astaldi.
  • Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 202 pari a 441,9 milioni, in miglioramento rispetto ai 631,4 milioni di fine 2019.
  • Per quanto riguarda il portafoglio ordini totale, a fine 2020 è pari a 41,7 miliardi, di cui 33,3 miliardi relativi al segmento construction e 8,1 miliardi a concessions e operation & maintenance.

Il Cda ha deliberato di proporre la distribuzione di un dividendo di 0,055 euro per ciascuna azione ordinaria e di risparmio per complessivi 49 milioni alla prossima assemblea dei soci il 30 aprile.

Salini: fiduciosi su raggiungimento target 2023

Per il 2021 è attesa una crescita dei ricavi tra 6,5 e 7,2 miliardi, coperta interamente dall’attuale backlog (ordini ottenuti ma non ancora evasi), un recupero dell’Ebitda margin a circa l’8%, grazie all’efficientamento dei costi già in atto, e una riduzione dell’indebitamento finanziario netto tra 0,5 e 0,3 miliardi.

«In gran parte del mondo i mercati stanno ripartendo con le infrastrutture e siamo confidenti nel dire che siamo "on track" per raggiungere i risultati 2023 che ci siamo prefissati», ha affermato l’ad Pietro Salini nel corso della conference call a seguito della diffusione dei conti 2020 del gruppo. In particolare il ceo ha confermato l’interesse nel progetto del Ponte sullo stretto di Messina. «Siamo pronti a partire subito e a creare nuova occupazione nel Sud per ottimizzare il collegamento delle linee ad alta velocità da Napoli fino alla Sicilia», ha dichiarato sottolineando la necessità di «rafforzare gli investimenti in infrastrutture con spesa pubblica per avviare la ripresa del Paese e soprattutto l'occupazione».

Secondo Banca Akros i risultati sono stati sopra le attese ma raccomanda cautela (rating Hold e tp 1,4 euro). Secondo i dati raccolti da Bloomberg, i giudizi degli analisti si dividono in 1 “buy”, 5 “hold” e nessun “sell”, con un target price medio pari a 1,61 euro.

Ok del Cda a scissione Astaldi in favore di Webuild

Sempre questa mattina i board di Webuild e Astaldi hanno approvato il progetto comune di scissione parziale proporzionale di Astaldi in favore di Webuild. Il rapporto di cambio è confermato in 203 azioni ordinarie Webuild per ogni 1.000 azioni ordinarie Astaldi.

A valle dell’operazione la composizione stimata dell’azionariato vedrà Salini Costruttori scendere dal 45% al 40,4%, Cdp Equity passare dal 18,7% al 16,8%, Unicredit resterà al 5,4%, Intesa Sanpaolo scenderà dal 5,3% al 5,2%, Banco Bpm salirà dallo 0,7% allo 0,9%, mentre il flottante salirà dal 24,9% al 30,8%.

Il progetto di scissione sarà sottoposto all’approvazione delle assemblee straordinarie di Astaldi e di Webuild previste rispettivamente per il 29 e il 30 aprile 2021. L’efficacia dell’operazione è stimata al 1° agosto 2021.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile premio del 13% annuo con il certificate su BPER, Banco BPM e FinecoBank
Sottostanti:
BPER Banca SpAFinecoBank Banca Fineco S.p.ABanco BPM
Rendimento p.a.
13%
Cedole
3,25% - €32,50
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VM75125
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy

I titoli citati nell'Articolo

Titolo:
Codice: WBD
Isin: IT0003865570
Rimani aggiornato su: Webuild

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni