Zoom, un difficile ritorno alla 'normalità' affonda il titolo
La società diventata ancora più famosa nel corso della pandemia ha comunicato un trimestre in forte crescita ma la riduzione della crescita ha deluso Wall Street e le azioni hanno chiuso in calo del 16%.
Il crollo di Zoom
Pesante crollo di Zoom Video a Wall Street dopo il rilascio dei dati sugli utili relativi al trimestre chiusosi il 30 aprile. Il titolo della società di video comunicazioni ha ceduto oltre il 16%, chiudendo a 289 dollari rispetto ai precedenti 347,5 precedenti. La capitalizzazione di mercato, inoltre, è scesa di circa 15 miliardi di dollari, toccando gli 86 miliardi di dollari.
Intanto, nel pre-market odierno il titolo sembra non muoversi particolarmente, con il prezzo che resta praticamente sulla parità.
La trimestrale
Le vendite sono scattate dopo la comunicazione dei dati trimestrali della società nonostante utili risultati superiori alle attese e ricavi per la prima volta sopra il miliardo di dollari.
A deludere il mercato, però, è stata la guidance per i prossimi mesi. Da Zoom si attendono un terzo trimestre con entrate comprese tra 1,015 miliardi e 1,020 miliardi di dollari, mentre l'utile adjusted dovrebbe risultare tra 1,07 e 1,08 dollari, mentre le previsioni arrivavano a 1,10 dollari. Un risultato che segnerebbe un rallentamento della crescita anche se si tratterebbe di una crescita del 31% nel terzo trimestre.
Per l'anno completo, infine, le entrate dovrebbero attestarsi tra i 4,005 miliardi di dollari e i 4,015 miliardi, con un utile adjusted compreso tra 4,75 e 4,79 dollari, mettendo a segno una crescita del 51%.
Un futuro incerto
Lo stesso Kelly Steckelberg, cfo di Zoom, ritiene che la reazione dei mercati è dovuta alle previsioni per l'attuale trimestre, con una crescita inferiore al secondo trimestre e in linea con le stime degli esperti, e, più in generale, con il rallentamento della crescita: nel trimestre terminato il 31 aprile è stata registrata una crescita dei ricavi del 191% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, dopo il +369% registrato nel primo trimestre.
Per l'intero anno, Zoom ha invece alzato le sue previsioni su ricavi e utili a causa della diffusione della variante Delta del coronavirus, andando oltre le previsioni degli esperti.
Agli investitori, dunque, non è bastato il risultato di Zoom che per la prima volta nella storia è riuscita a garantire in un trimestre un fatturato di miliardo di dollari (in crescita del 54% rispetto allo scorso anno) e che oggi può essere considerato un marchio globale che conta oltre mezzo di milione di clienti.
Il duro ritorno alla 'normalità'
Le previsioni deludenti di Zoom si inseriscono nella fine del boom dell'app tra le più utilizzate nel corso della pandemia, quando lavoro, studio e molto altro 'giravano' intorno all'uso del computer all'interno della vita casalinga.
Con il ritorno alla vita all'aperto grazie al sensibile ridursi delle limitazioni alla circolazione delle persone decise in tutto il mondo, Zoom sembra dunque aver perso appeal.
“Quello a cui stiamo assistendo sono condizioni avverse nel nostro mercato, quello dei consumatori individuali e delle piccole imprese”, spiegava Steckelberg alla Cnbc,, sottolineando come “le persone ora si muovono per il mondo. La gente torna in vacanza, torna a incontrarsi di persona”.
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