4° giorno di guerra tra Iran e Israele: mercati prudenti

Stamattina il petrolio Brent è intorno a 74,5 dollari il barile, in rialzo dello 0,5%. Poco mosso il prezzo dell’oro.
Settimana. Banche centrali protagoniste. La prima a parlare sarà domani la Banca del Giappone. Mercoledì si conclude il Federal Open Market Committee della Federal Reserve. Poi tocca alle banche centrali della Svezia, del Brasile, della Svizzera e dell’Inghilterra.
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La settimana inizia con i mercati finanziari ancora attenti alle ultime notizie in arrivo dal Medio Oriente. Il petrolio guadagna un altro cinque per cento, dopo aver chiuso in rialzo del 5% venerdì. Stamattina il Brent è intorno a 75 dollari il barile.
All’aeroporto di Calgary, nell’Alberta del Canada, stanno arrivano leader dei paesi del G7: il summit inizierà nelle prossime ore a Kananakis, sulle Montagne Rocciose.
GUERRA IRAN-ISRAELE
Entra nel quarto giorno il conflitto. Il conto delle vittime da entrambe le parti continua a salire: oltre 400 morti in Iran, almeno 6 morti e 180 feriti in un raid condotto contro Bat Yaman, cittadina di mare vicino a Tel Aviv. Per tutta la domenica poi i caccia con la Stella di Davide hanno continuano a bersagliare in tutte le direzioni, rivendicando di aver colpito al "cuore il nucleare iraniano" e di aver azzerato i vertici dell'intelligence dei Pasdaran.
Missili sono caduti su Teheran, dove l'Idf ha spiegato di aver attaccato "il quartiere generale nucleare" degli ayatollah. Ed è stato liquidato un altro pezzo importante dell'elite della Repubblica islamica: il capo dell'intelligence dei Pasdaran, Mohammad Kazemi, e il suo vice Hassan Mohaqqeq, seppelliti dalle macerie dopo un blitz condotto nella sede dell'organizzazione. Nei giorni scorsi erano caduti molti comandanti dell'esercito e delle Guardie della Rivoluzione.
Oltre ai missili, l'offensiva è stata condotta anche con le autobombe: almeno cinque esplose in diverse zone della città.
Attacchi mirati in cui hanno perso la vita altri scienziati di punta del programma atomico. In tutto finora sono 14. Decine gli obiettivi presi di mira, tra cui due depositi di carburante.
In risposta l'Iran ha lanciato due nuove ondate di missili verso Israele, e forti esplosioni sono risuonate a Tel Aviv, Gerusalemme, nel nord e nel sud, mentre l'Idf diramava le allerte a scendere nei rifugi. "Il piano sta funzionando come al solito e anche oltre. L'attacco a Teheran e ai suoi sistemi nucleari, ai sistemi di produzione di armi, alla difesa aerea e ai missili è un attacco potente", ha rilevato il ministro della Difesa Israel Katz durante una valutazione della situazione con il capo di stato maggiore, il direttore del Mossad e alti ufficiali dell’Idf.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve ribasso, il future del Dax di Francoforte perde lo 0,4%. Il Ftse Mib di Milano ha chiuso la settimana con un calo del 2,9%.
SETTIMANA
Banche centrali protagoniste. La prima a parlare sarà domani la Banca del Giappone: gli analisti si aspettano tassi fermi e, forse, qualche indicazione sul piano di riduzione degli acquisti di bond. MPS Corporate&Investment Banking aggiunge in una nota che potrebbero arrivare dal board, indicazioni sulle mosse future: al momento gli OIS prezzano 15pb di rialzi entro fine anno.
Mercoledì si conclude il Federal Open Market Committee della Federal Reserve: gli strategist di MPS, in linea con quanto pensa il consensus, si aspetta tassi fermi e poco o nulla per quanto riguarda le indicazioni sulla restante parte dell’anno. “Al momento i dati macro consuntivi sono ancora positivi sebbene inizino ad emergere segnali di debolezza dai consumi e dal mercato del lavoro. Sarà quindi importante capire quanto peso verrà dato a questi segnali e se i banchieri Fed, attraverso la nuvola dei Dots, si allineeranno al mercato (due tagli da 25pb entro fine anno di cui il primo a settembre)”, si legge nel report.
A completare il quadro, ci sono le riunioni della banca centrale svedese e brasiliana, con la prima attesa tagliare di 25pb e la seconda mantenere i tassi fermi.
Giovedì sarà la volta della banca centrale svizzera (SNB) e della Banca d’Inghilterra. L’istituto svizzero è atteso portare i tassi allo 0% dallo 0,25%, mentre la BoE dovrebbe lasciare i tassi invariati. Sul fronte macro, negli USA il dato più atteso è quello sulle vendite al dettaglio (martedì) che dovrebbero registrare un calo mensile riflettendo l’impatto dei dazi. Occhi puntati anche sull’inflazione del Regno Unito (mercoledì) e del Giappone (venerdì) che forniranno informazioni importanti per le future decisioni delle banche centrali.
GIAPPONE-USA SI PARLANO, SENZA CAPIRSI
La borsa di Tokyo inizia la settimana in rialzo, indice Nikkei +1,2%. Si indebolisce lo yen.
Le trattative sul commercio tra Giappone e Stati Uniti non vanno avanti, scriveva stanotte l’Ansa. Nel fine settimana ci sono state altre conversazioni telefoniche tra le due delegazioni, in precedenza, ci sono state quattro visite a Washington di Ryosei Akazawa, il capo negoziatore nipponico e braccio destro del premier Shigeru Ishiba.
In un comunicato, il governo di Tokyo ha detto di essere vicino ad un accordo, ricordando che nell'ultimo incontro negli Stati Uniti, pochi giorni fa, Akazawa ha visto il segretario al Commercio Howard Lutnick e il segretario al Tesoro Scott Bessent, e ha ribadito che le due parti hanno "esplorato la possibilità di raggiungere un'intesa che sarebbe vantaggiosa” per entrambi i Paesi. I negoziati, ricorda il comunicato, sono avvenuti in vista del previsto incontro tra Ishiba e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a margine del vertice del G7 in Canada. In base all'attuale calendario dei dazi Usa, il Giappone rischia un'aliquota tariffaria del 24% a partire da luglio, a meno che non riesca a negoziare prima un accordo con Washington.
CINA
Borse di Shanghai e Hong Kong intorno alla parità.
La crescita delle vendite al dettaglio in Cina ha inaspettatamente accelerato il mese scorso, il +6,4% anno su anno è l’incremento più forte da dicembre 2023. Nessun analista si era spinto così in alto con le previsioni.
La spesa dei consumatori potrebbero essere stata stimolata dal festival annuale dello shopping di JD.COM iniziato prima del solito. “Le vendite al dettaglio in Cina hanno registrato una forte accelerazione a maggio, grazie alla festa del lavoro, ai sussidi ai consumi e all'inizio anticipato del 618 shopping festival", ha dichiarato Michelle Lam, Greater China economist di Societe Generale SA. "Tuttavia, non ci sentiamo fiduciosi sul fatto che il ritmo sia sostenuto, visti i deboli dati sui prezzi delle case di questa mattina, oltre alla diminuzione dell’impatto dei sussidi senza espansione o modifiche".
I prezzi delle case nuove in Cina sono scesi dello 0,22% a maggio.
C’è stato infine un lieve rallentamento della produzione industriale, aumentata del 5,8% in maggio, meno del mese precedente , in quanto i dazi di Donald Trump hanno danneggiato la domanda dell'economia più grande del mondo.
TITOLI
Mediobanca. Il Cda ha deciso ieri di rinviare al 25 settembre l'assemblea degli azionisti, inizialmente convocata per oggi: l’ordine del giorno era l'approvazione dell'offerta pubblica volontaria di scambio su Banca Generali. Pur confermando un "largo supporto del mercato" per l'operazione, Mediobanca ha segnalato l'esigenza di alcuni soci, azionisti anche in Generali, di conoscere le valutazioni e l'orientamento della compagna assicurativa, che controlla Banca Generali, riguardo l'operazione, al fine di potersi esprimere in assemblea.
Unicredit detiene una quota in Mediobanca di circa il 2%, secondo quanto riportato da una fonte a conoscenza della situazione. Un portavoce di UniCredit spiega che la banca ha circa 20 miliardi di euro di flussi di capitale al giorno e detiene regolarmente posizioni per conto dei clienti e per coprire posizioni dei clienti. "Questo non è un caso diverso", spiega il portavoce.
Banca Popolare di Sondrio. Inizia Ops volontaria totalitaria promossa da Bper Banca, termina l'11 luglio.
Venerdì Bper detto di aver ha preso atto con favore del riconoscimento da parte del Cda di Popolare di Sondrio della congruità del corrispettivo offerto sotto il profilo finanziario, dopo che la banca valtellinese in mattinata aveva anche detto che l'offerta comunque non riconosce il reale valore dell'istituto e le sue prospettive di crescita e penalizza gli azionisti.
BANCHE In una lettera inviata al governo italiano per ottenere chiarimenti sull'uso del Golden Power - in particolare nella vicenda dell'offerta UniCredit su Banco Bpm - la Commissione Ue si chiede in che modo l'acquisizione di una banca italiana da parte di un'altra banca nazionale possa rappresentare una minaccia per la sicurezza del paese. Nella lettera, riportata dalla Stampa di sabato, la Commissione richiede 14 diversi chiarimenti al governo, suddivisi in cinque capitoli, riguardanti lo stesso decreto golden power, la sua interazione con le norme Ue sulle concentrazioni, la libera circolazione dei capitali, le autorità competenti e la direttiva sugli investimenti collettivi.
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