A Wall Street è ancora record e le Borse europee potrebbero seguire

12/08/2021 06:30
A Wall Street è ancora record e le Borse europee potrebbero seguire

Sostenuti da un dato incoraggiante sull’inflazione Usa, gli indici S&P500 e Dow Jones hanno segnato ieri nuovi massimi storici. Deboli i listini asiatici: avanzano nella regione i timori di nuove restrizioni a causa della variante delta. Stabile il dollaro e il petrolio: oggi il rapporto dell’Opec

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La Borsa di Tokio scende dello 0,1%, Hong Kong -0,2%, Shanghai -0,6%.

Il dato sull’inflazione Usa di luglio, diffuso ieri, ha rasserenato l’orizzonte di Wall Street e potrebbe avere effetti positivi anche sulla seduta di oggi delle Borse europee. I future sugli indici delle principali Borse europee sono in lieve rialzo.

Ieri sera a New York gli indici Dow Jones (+0,6%) e S&P500 (+0,2%) hanno segnato nuovi massimi storici, mentre il Nasdaq ha perso leggermente terreno (-0,1%), con i titoli tecnologici ancora penalizzati dal movimento di rotazione dei portafogli che privilegia i settori più ciclici.

Si conferma la preferenza degli investitori a puntare sul mercato azionario americano e sull’Europa, lasciando i listini asiatici in un cono d’ombra. Stamattina sono in calo tutti i principali indici della regione: Tokio -0,1%, Hong Kong -0,2%, Shanghai -0,6%. La Borsa australiana ha perso lo 0,1%. Su tutta la regione pesa il timore di nuove restrizioni per il coronavirus che potrebbero frenare la ripresa economica. La variante delta si sta diffondendo in maniera preoccupante in Giappone e Tailandia, nuovi casi vengono segnalati quotidianamente in Cina, e l’Australia continua a sperimentare lockdown regionali.

Possibile un taglio del costo del denaro in Cina, ma crescono le restrizioni sul business.

In Cina, se da un lato si scommette su un possibile taglio del costo del denaro per sostenere l’economia che rischia di essere frenata per l’epidemia, dall’altro cresce la diffidenza verso l’atteggiamento delle autorità centrali che sta intensificando la regolamentazione per diverse forme di business. L’ultima iniziativa riguarda un aumento dei controlli sulle piattaforme tecnologiche assicurative.

Tornando all’America, il dato di ieri ha mostrato un’inflazione che a luglio è sì cresciuta, me meno delle attese. Il dato allenta la pressione sulla Fed per avviare rapidamente il tapering e aumentare il costo del denaro. Nei dettagli, l’indice dei prezzi al consumo è salito il mese scorso dello 0,5%, in linea con le attese, e l’inflazione annua si è attestata al 5,4% (previsto 5,3%). Il dato che ha rassicurato è il “core Cpi”, cioè l’indice dei prezzi al consumo al netto dei generi più volatili (cibo ed energia), che è quello più seguito dalla Fed per le sue valutazioni: a luglio è salito dello 0,3%, contro attese di +0,4%. La media annua è risultata +4,3%.

Questo dato suona come una conferma alla tesi che la Fed sta sostenendo da mesi, che il rialzo dell’inflazione è temporaneo e non allarmante.

Scarse le reazioni sul mercato valutario e del reddito fisso: il dollaro è stabile nei confronti dell’euro a 1,174. Il rendimento del Treasury decennale è poco mosso a 1,35%.

Stamattina l’oro è stabile a 1.754 dollari l’oncia e conferma il guadagno messo a segno ieri (+1,3%). Poche variazioni anche per il Bitcoin, scambiato a 45.187 dollari (ieri 45.800).

Petrolio stabile in attesa che oggi l’Opec pubblichi il suo rapporto mensile con le previsioni sull’andamento della domanda mondiale di energia. Il Brent è quotato 71,5 dollari al barile, Wti a 69,2 dollari.

Oggi in Europa saranno diffusi i risultati trimestrali di Zurich Insurance, Delivery Hero e RWE.

Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:

Leonardo – Il gruppo italiano della Difesa e e la britannica Babcock hanno siglato un accordo di collaborazione in vista dell'aggiudicazione da parte del governo canadese di un programma di addestramento di piloti militari. 

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