Alti rialzi con volumi bassi

Ieri a Wall Street sono passate di mano circa otto miliardi di azioni, la media da inizio anno è di 10,9 miliardi. Si avviano a chiudere in rialzo le borse della Cina e dovrebbero salire in apertura i mercati azionari dell’Europa. Tim: il consiglio dei ministri vara il riassetto della rete telefonica nazionale. Scende in campo il MEF a fianco di KKR.
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Il movimento di ieri della borsa degli Stati Uniti sta guidando stamattina il rialzo delle borse dell’Asia Pacifico. In una seduta di volumi bassi e volatilità in forte calo, l’S&P500 è riuscito ad arrivare alla seconda seduta consecutiva con una variazione percentuale positivo, evento che in agosto non era mai capitato. L’indice ha guadagnato lo 0,6%: da inizio mese il ribasso è del 3,4%. Sono passati di mano complessivamente circa otto miliardi di titoli, contro una media giornaliera da inizio anno di 10,9 miliardi. Il calo di quasi il 4% del Vix lascia presagire una scarsa considerazione del mercato per i pure importanti dati macroeconomici in arrivo nei prossimi giorni, è probabile che si cominci a guardare al prossimo fine settimana lungo: lunedì 4 settembre i mercati finanziari degli Stati Uniti sono chiusi per il Labor Day.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,15%.
Si mettono in luce in Asia le borse della Cina, Hang Seng di Hong Kong +2%. Shanghai Composite +1,4%. Variazioni più modeste per il N Nikkei di Tokyo, il Taiex di Taiwan ed il Kospi di Seul.
CINA
Anche se nel corso dell’estate gli economisti hanno continuato a limare le loro assunzioni sulla crescita del Pil, Sabrina Jacobs, Senior Client Portfolio Manager e Echo Chen, Investment Analyst di Pictet Asset Management, hanno firmato una nota nella quale ribadiscono l’importanza della Cina per l’investitore senza fretta: nel medio termine, infatti, la seconda economia del pianeta, sarà “fondamentale in un portafoglio diversificato; il suo grande mercato interno le consente di elaborare politiche su misura non correlate agli sviluppi del resto del mondo”. Il consensus di Bloomberg stima per il 2023 un incremento del Pil cinese del 5,1%, dal +5,2% della precedente rilevazione di qualche mese fa.
Secondo Pictet, azioni ed obbligazioni cinesi sono da tenere in considerazione per queste ragioni: “Il turismo interno è ora superiore a quello pre-Covid e il turismo in uscita è tornato a oltre il 50% dei livelli del 2019, il settore dei servizi in generale sta resistendo bene e gli investimenti pubblici sono forti. Le autorità cinesi hanno ridotto i tassi di interesse e sostenuto il settore immobiliare”.
BOND
In vista dei dati sull’inflazione in Europa e sull’occupazione negli Stati Uniti, il mercato delle obbligazioni ieri si è mosso non di molto. Il rendimento del decennale degli Stati Uniti è 2,55%, il biennale è a 5,03%. Il differenziale tra le due scadenze è salito a -80 punti base. Lo spread tra il Bund a due anni ed il Treasury pari scadenza, è tornato sotta la soglia psicologica dei duecento punti base, dopo aver toccato la scorsa settimana il massimo da dicembre 2022 a 205 punti base. Le ultime indicazioni sull’economia della Germania hanno leggermente ridimensionato le aspettative di un proseguimento a oltranza della stretta monetaria nella zona euro. Ieri il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel è stato cauto e circospetto, nell’indicare quale il suo orientamento in vista della riunione del board della BCE di settembre.
BOND SPAZZATURA
Un anno fa i rendimenti dei bond speculativi high yield si aggiravano intorno al 4%, oggi sono più che raddoppiati, all'8,5% circa, come espresso dall’ICE BofA US Cash Pay High Yield Constrained Index. Secondo Jordan Lopez, Director e Head of the High Yield Strategy Group di Payden & Rygel, è un buon momento per queste genere di investimento perché negli ultimi dodici mesi “abbiamo assistito al netto miglioramento della dinamica inflattiva e, nonostante da gennaio una possibile recessione sia sulla bocca di tutti gli operatori, i dati macro, in particolare la crescita e l'occupazione, continuano a mostrarsi molto positivi, con numerosi emittenti high yield che registrano utili solidi”, si legge in una nota di ieri.
Lo stragegist afferma che in un contesto ancora fondamentalmente sano, l'8,5% dell’high yield valga di più rispetto al 5,5% del T-Bill USA a 6 mesi, “che pure può rappresentare una valida opzione per chi ha un orizzonte temporale di breve termine”.
BTP
Ieri il decennale italiano ha chiuso a 4,22% di rendimento. Spread a 165 punti base. Nel corso della conferenza stampa di ieri sera, il il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato anche del Patto di stabilita’ della zona euro in scadenza a fine 2021. La commissione" Ue ha già "provveduto a pubblicare una sorta di guidance prevedendo l'ipotesi che non si riesca ad approvare un nuovo Patto entro fine anno, che forse e' l'ipotesi piu' probabile. Noi cercheremo di rispettare gli obiettivi con un principio di responsabilità, tenendo conto delle circostanze e dei fattori rilevanti - come li chiamano in Europa - che si stanno verificando nel 2023 e di cui daremo puntualmente conto in occasione della Nadef”.
TITOLI
Telecom Italia. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri sera un decreto-legge assicura le risorse finanziarie necessarie a consentire l'ingresso del Ministero dell'economia e delle finanze nell'operazione "NetCo" guidata dal fondo KKR. “La NetCo deterra', in prospettiva, il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa di telecomunicazioni attualmente posseduta da TIM, e vede il MEF coinvolto nel ruolo di azionista di minoranza. Il decreto prevede un ruolo strategico del Governo nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo di rilevanza strategica e in materia di sicurezza nazionale”. Il Consiglio dei ministri, inoltre, ha approvato la struttura e le condizioni dell'operazione per l'acquisizione della quota di minoranza nell'operazione NetCo. Il nuovo dpcm autorizzerà il MEF ad acquisire una quota di NetCo compresa tra il 15 e il 20 per cento, con un esborso massimo di 2,2 miliardi.
Saipem ha ricevuto formale notifica del perfezionamento dell’operazione Golfinho tra BW Energy e Petrobras, in base alla quale BW Energy ha acquisito il 100% dei diritti di sfruttamento del giacimento di Golfinho. Il corrispettivo che BW Energy verserà a Saipem per la vendita della FPSO è pari a 73 milioni di dollari, di cui 38 milioni al perfezionamento dell’operazione Golfinho e 35 milioni in 18 rate mensili successivamente al trasferimento dell’unità.
Stellantis. MF scrive che John Elkann ha lasciato il posto di presidente della holding Giovanni Agnelli Bv, che controlla il 52% di Exor (e quasi il 90% dei diritti di voto), principale azionista singolo della casa automobilistica, a un soggetto estraneo alla famiglia: Jeroen Preller, avvocato olandese, partner dello studio legale NautaDutilh, che assiste la galassia Agnelli in molte operazioni.
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