Altro che bene rifugio: Yen ai minimi da 20 anni sul dollaro.

07/06/2022 06:30
Altro che bene rifugio: Yen ai minimi da 20 anni sul dollaro.

Voce fuori dal coro, la Banca del Giappone prosegue con la sua politica monetaria espansiva mentre tutto il mondo va in direzione opposta. Ma una ragione esiste: i salari reali scendono. Pugno in faccia per Boris Johnson, il premier britannico resiste ma il governo traballa. L’Australia sorprende tutti e alza i tassi di 50 punti base. Crolla il Bitcoin sotto i 30mila usd, Future attesi in calo.

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Nessun sostegno dai mercati asiatici oggi, tutti in calo con lo yen che ha toccato il minimo da 20 anni mentre i mercati obbligazionari vacillano. Sullo sfondo le attese per il meeting della Bce di giovedì e i dati sull’inflazione Usa venerdì. Settimana prossima si riunirà poi la Federal Reserve.

Future in calo con il derivato dell’Euro Stoxx 50 che arretra dello 0,9% e quello sull’S&P500 dello 0,7%.

Pugno in faccia per il primo ministro britannico Boris Johnson che però rimane in piedi, sopravvissuto a un voto di sfiducia tra i legislatori del suo partito conservatore lunedì. Ma i Gilt e i Treasury hanno accusato il colpo. Alcuni commentatori ricordano che anche il governo di Teresa May resistette al voto di fiducia ma sebbene raggiunse un numero di voti favorevoli superiore a quelli di Boris Johnson, dopo 5 mesi dovette lasciare la poltrona.

I rendimenti dei gilt decennali sono saliti fino di 10,2 punti base, raggiungendo lunedì il massimo degli ultimi sette anni del 2,256%.

Il rendimento del Treasury a 10 anni è salito di 9,9 punti base durante la notte e ha raggiunto il 3,0580% all'inizio della sessione asiatica.

L'euro è stato spinto in ribasso dello 0,2% e al di sotto della sua media mobile a 50 giorni a $ 1,0677, ma è stato tenuto lontano da ulteriori perdite dai nervi sulla possibilità di un rialzo dei tassi o dal tono da falco da parte della Banca centrale europea, che si riunisce giovedì.

Yen senza amici

Lo yen è rimasto senza amici dopo che il governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha confermato una politica accomodante, promettendo sostegno all'economia anche se i prezzi dovessero iniziare a salire.

L’atteggiamento della Banca del Giappone sembra andare controcorrente rispetto a un mondo che alza i tassi per contrastare l’aumento dell’inflazione.

Stando a numeri diffusi stanotte, i salari reali in Giappone hanno registrato ad aprile il calo più consistente degli ultimi quattro mesi, mentre l'impennata dell'inflazione ha eclissato l'aumento dei salari nominali, erodendo il potere d'acquisto dei lavoratori.

Anche la spesa delle famiglie ha rallentato più del previsto in aprile, depressa anche dal declino dello yen, con un +1% su mese e un -1,7% su anno contro attese a +1,3% e -0,8%

Il dollaro ha aggiunto un altro 0,6% contro lo yen per toccare 132,75, il suo massimo dal 2002.

L'aumento dei rendimenti statunitensi ha pesato sull'oro, che è sceso di una frazione a $ 1.839 l'oncia. L'umore nervoso degli investitori ha anche tagliato le criptovalute e il bitcoin è sceso di circa il 5%, appena sotto i $ 30.000.

La banca centrale australiana alza i tassi di 50 punti base

La decisione della banca centrale australiana di alzare i tassi di 50 punti base, sottolinea come sia prioritario per i banchieri centrali la lotta contro l’inflazione su 29 economisti intervistati da Bloomberg solo tre indicavano un aumento così forte dei tassi, la media si attestava a un incremento di 25 punti base. I rendimenti a tre anni dell'Australia sono aumentati vertiginosamente e le azioni scendono.

Indice S&P ASX200 di Sidney in calo dell’1,5%. Il dollaro australiano è quasi l’unica valuta, tra quelle di riferimento del pianeta, in apprezzamento sul dollaro degli Stati Uniti.

Bce

Oltre ad annunciare con ogni probabilità la fine del suo programma di acquisti aprendo la strada al primo rialzo dei tassi dal 2011 a luglio, Francoforte darà dopodomani anche le sue nuove stime macro, particolarmente monitorate perché presupposto dei movimenti nella sua policy.

Gli investitori cercheranno nelle parole di Christine Lagarde qualsiasi segnale che possa incrinare la retorica del gradualismo, facendo largo ai "falchi" che chiedono una lotta più risoluta all'inflazione record, in quello che per la presidente Bce potrebbe essere una sorta di nuovo 'whatever it takes', secondo Moritz Kraemer, chief economist di LBBW.

Il mercato prezza almeno un incremento dei tassi da 50 punti base in una delle riunioni da qui a ottobre, per una stretta complessiva di circa 130 punti entro fine anno, dai 125 scontati alla fine della settimana scorsa.

In questo contesto, l'attenzione torna sulla sostenibilità del colossale debito pubblico italiano, con gli analisti che segnalano il risveglio di preoccupazioni sull'Italia.

Il Financial Times scriveva, ieri, in una notizia che ha brevemente dato fiato al Btp, che la banca centrale starebbe valutando la possibilità di un nuovo programma di acquisto di bond, per aiutare i paesi più indebitati in un'ottica anti-frammentazione.

FED

Si rafforzano parallelamente le aspettative hawkish anche sul lato Fed, con i dati sui prezzi al consumo Usa di maggio - visti all'8,3% annuo e in calendario venerdì - che potrebbero dare ulteriore impulso in senso restrittivo dopo che le statistiche forti della settimana scorsa sull'occupazione già hanno spinto in questa direzione.

La curva dei rendimenti Usa sconta la possibilità di due rialzi da mezzo punto percentuale, con tassi terminali in un range compreso tra il 3,0 e il 3,25%.

E di inflazione parlerà davanti al Congresso, la responsabile del Tesoro Usa Janet Yellen, attesa per una spinosa testimonianza oggi al Senato e domani alla Camera, su come l'amministrazione Biden sta gestendo l'economia. Mentre i repubblicani continuano a martellare la Casa Bianca sul persistente aumento dei prezzi, ai massimi da 40 anni, proprio Yellen era stata tra le voci piu' autorevoli a ritenere che il surriscaldamento sarebbe stato solo "temporaneo".

Borse asiatiche

L'indice MSCI Asia-Pacifico al di fuori del Giappone sta perdendo l’1,4% mentre il mercato di Hong Kong arretra dell’1% e il Nikkei sale dello 0,2% sostenuto dalle società di export che beneficiano di uno yen debole. Il Csi cinese sale dello 0,17%.

Pechino sta allentando i freni COVID e lunedì il Wall Street Journal ha riferito che un'indagine sulla sicurezza informatica del gigante del ride-hailing Didi si concluderà a breve, innescando un'ondata di copertura breve in tutto il settore di Internet.

Vede però grigio l'economista di Mizuho, Vishnu Varathan, "Anche quello che avrebbe dovuto essere un clamoroso sollievo dalla Cina, guidato dall'allentamento dei rischi normativi e dalle restrizioni COVID, è destinato a essere paralizzato dai rischi di ritiro della liquidità e dal rischio di re-pricing shock.

Il petrolio WTI tratta a 119,3 dollari il barile, +0,7%. Brent +0,7% a 120,3 dollari.

Tra i titoli a Piazza Affari segnaliamo

Media for Europe ha aumentato del 16,1% il corrispettivo in contanti dell'offerta per la controllata spagnola Mediaset Espana. In un comunicato, MFE ha aggiunto che il corrispettivo in azioni è rimasto invariato e che Mediaset Espana sta raccomandando l'offerta migliorata di MFE.

MFE offrirà per il 44% di Mediaset Espana che ancora non possiede, 4,5 delle sue azioni ordinarie A e 2,16 euro in contanti, rispetto ai precedenti 1,860 euro per ogni azione Mediaset Espana.

L'autorità antitrust ha dato il via libera all'operazione con cui Exor rileverà il 44,67% di Lifenet, società italiana che gestisce cliniche e ospedali in Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Lazio. La delibera dell'autorità è stata pubblicata ieri nel bollettino settimanale. L'operazione in due fasi prevede prima che Exor acquisti dalla Invin, controllante Lifenet, una partecipazione in Lifenet pari al 7,78% e poi che sottoscriva un aumento di capitale riservato di Lifenet, che la porterà a detenere il 44,67%.

Generali - Si riunisce oggi il consiglio di generali per cooptare un consigliere che andrà a sostituire Francesco Gaetano Caltagirone che si è dimesso lo scorso 27 maggio, senza specificare le motivazioni, secondo fonti vicine al dossier. A subentrare sarà uno dei componenti non eletti della lista di Caltagirone e non è chiaro se sarà Roberta Neri, Claudio Costamagna o Luciano Cirinà, in base all'interpretazione dell'articolo dello Statuto che regola questa fattispecie.

L'Antitrust ha dato il via libera a Poste Italiane all'acquisizione di Lis Holding da Igt in quanto l'operazione non determina la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante.

Industrie De Nora punta a una valutazione da oltre 4,5 miliardi di euro, debito incluso, nell'Ipo in programma sulla borsa di Milano entro la fine di questo mese, secondo due fonti vicine alla situazione. L'Ipo prevede, oltre a un aumento di capitale, anche la vendita di azioni da parte della famiglia De Nora e di Snam.

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