American Express, +10% sulla scia della forte guidance. Alziamo il prezzo obiettivo
Il colosso finanziario americano ha sorpreso positivamente con un outlook migliore delle attese per il 2023. In virtù della forte guidance aumentiamo il nostro prezzo obiettivo sul titolo.
American Express ha riportato venerdì 27 gennaio a mercato ancora chiuso i risultati del quarto trimestre, con l'azione che ha chiuso la sessione a Wall Street con un guadagno del 10% a $172.
Il quarto trimestre 2022 si è concluso con ricavi in crescita del 17% a $14,2 miliardi, $50 milioni sotto consensus, gli utili per azione si sono attestati a $2,07 (in calo del 7%), $0,16 sotto consensus.
Le ragioni dietro agli utili sotto consensus sono da ricercare nei maggiori costi della rete dovuti a volumi di transazione più alti, dato che i clienti nel complesso hanno utilizzato più benefici relativi ai viaggi.
Il gruppo delle carte di credito ha pubblicato una guidance per il 2023 molto forte con ricavi attesi in rialzo tra il 15 e 17%, ossia tra $60,7 e 61,8 miliardi rispetto al consensus di $58,7 miliardi. AmEx prevede un utile per azione compreso tra 11 e 11,40 dollari contro i 10,45 dollari del consensus. Il dividendo trimestrale viene aumentato del 15% a $0,60 dai $0,52 precedenti.
L'ad Stephen Squeri si è soffermato sulla sostenuta crescita dei clienti (il 2022 ha visto il record di 12 milioni di nuove carte), combinata con alti livelli di spesa e di fedeltà, che hanno permesso di costruire una maggiore scala (e quindi economie di scala) con un forte "momentum" in tutti i business della società. "Non stiamo vedendo segnali di recessione" ha aggiunto Squeri, secondo cui "le metriche delle carte di credito sono rimaste forti per tutto l'anno e sotto (meglio) dei livelli pre-pandemia".
Investire oggi in nuove opportunità
I risultati del primo trimestre 2022 erano stati accompagnati da alcuni commenti non positivi legati all'aumento dei costi e degli investimenti. Anche la prima reazione del titolo era stata negativa. Squeri aveva chiaramente affermato di vedere un buon ventaglio di opportunità e quindi stavano investendo adeguatamente con gli associati costi. “Questo si tradurrà in migliori prospettive per il 2023/2024", aveva affermato Squeri, e così è stato.
“Quello di American Express è un esempio di strategia aziendale che ci piace molto: investire oggi in nuove opportunità e nell’innovazione per essere meglio posizionati nel futuro”, scrivevamo a commento delle precedenti trimestrali.
I risultati e la guidance del secondo trimestre sono stati buoni e sopra consensus: proprio come avevamo ipotizzato, sono stati seguiti da una revisione al rialzo delle stime degli analisti di ricavi e utili, ossia un "buon earning momentum”.
Valutazione e prezzo obiettivo
Alziamo il nostro prezzo obiettivo in primis in virtù della guidance molto forte che conferma la strategia vincente della società e la nostra tesi di investimento secondo cui American Express si trova davanti ad un ciclo di nuove opportunità e crescita più sostenuta, oltre ad essere una società di elevata qualità, come sottolineato nell’analisi fondamentale della società. American Express è inoltre un importante investimento di Warren Buffet, che ne detiene quasi il 20%.
Fissiamo un nuovo prezzo obiettivo di $210 rispetto al precedente di $190.
Al nuovo prezzo obiettivo l'azione tratterebbe a 18,4 volte gli utili attesi sul 2023 (prendendo la parte alta della guidance, ossia $11,40). Assumendo un conservativo incremento degli utili 2024 del 10%, l’azione tratterebbe a 16,7 volte su 2024 e a circa 8% Free Cash Flow Yield: una valutazione assolutamente ragionevole considerando la nostra view, inclusa una visibilità del business nel complesso decisamente buona.
Inoltre riteniamo sempre meno giustificato lo sconto di valutazione ancora piuttosto significativo rispetto a Visa e Mastercard. Visa tratta ora 27,5 volte gli utili attesi settembre 2023. Mastercard tratta a 30 volte gli utili attesi dicembre 2023.
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