American Express e Visa non temono la crisi
Visa e American Express hanno entrambe archiviato positivamente il trimestre. Il confronto tra i due colossi americani delle carte di credito.
La trimestrale di American Express
American Express ha riportato venerdì 21 ottobre i conti del trimestre, con ricavi a $13,56 miliardi, in linea con le aspettative, e Utili per Azione a $2,47 (+9% anno/anno), meglio del consensus di $2,41.
Particolarmente forte la spesa per viaggi ed intrattenimento, in crescita del 57% su base annua.
Nel trimestre American Express ha aggiunto 3,3 milioni di nuove carte proprietarie, e le carte americane Platinum, Gold e Business Platinum hanno raggiunto un record storico.
Gli accantonamenti per perdite su crediti sono stati pari a $778 milioni, in crescita rispetto al trimestre precedente ($410 milioni) e sopra il consensus di $600 milioni. Il titolo ha reagito inizialmente in maniera negativa per questo elemento - reazione totalmente ingiustificata osservando il quadro completo, e infatti poi è salito.
Il management ha mantenuto la guidance per l'anno con ricavi visti a +23/25%, con Utili per Azione attesi più alti della forchetta data precedentemente tra $9,25 e 9,65.
Obiettivi 2023/24
Riteniamo importante che la società abbia fornito obiettivi anche per i prossimi 2 anni:
- Per il 2023 si aspetta livelli di crescita dei ricavi più alti della crescita aspirazionale di medio termine.
- Per il 2024 è attesa una crescita del fatturato di oltre il 10%, mentre gli Utili per Azione sono attesi salire intorno al 15%.
La guidance per i prossimi due anni è importante non solo perché le stime di consensus di ricavi e Utili 2023/2024 devono essere riviste al rialzo (earning momentum positivo), ma anche perché rafforza ulteriormente la bravura e l'affidabilità del management.
In occasione dei risultati del primo trimestre, quando alcuni analisti avevano invitato alla cautela visti gli aumenti dei costi e il titolo aveva registrato una prima reazione negativa, l'ad Steve Squeri aveva chiaramente affermato di vedere un buon ventaglio di opportunità e quindi stavano investendo adeguatamente con gli associati costi. “Questo si tradurrà in migliori prospettive per il 2023/2024", aveva affermato Squeri, e così è stato. Quello di American Express è un esempio di strategia aziendale che ci piace molto: investire oggi in nuove opportunità e nell’innovazione per essere meglio posizionati nel futuro.
La trimestrale di Visa
La stagione delle trimestrali ha visto ieri Visa archiviare il trimestre con ricavi in crescita del 18,9% su base annua a $7,8 miliardi, $250 milioni sopra consensus. Gli Utili per Azione si sono attestati a $1,93 (+19% anno/anno), meglio delle aspettative di $1,86.
Il management ha aumentato il dividendo del 25% a $0,45 trimestrale ed ha annunciato un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie pari a $12 miliardi (oltre ai $5 miliardi del piano precedente, ancora da concludere), per un complessivo 4% della capitalizzazione.
"Nel trimestre sono proseguiti molti dei trend di pagamento visti nell’anno: forza della spesa dei consumatori, resilienza nel commercio elettronico e ripresa dei viaggi in altre nazioni," ha commentato il presidente e ad Alfred F. Kelly.
Il confronto tra American Express e Visa
Tra American Express e Visa, preferiamo la prima, anche se a questi livelli anche Visa è molto interessante.
Riteniamo che nel medio periodo American Express possa sostenere tassi di crescita più elevati anche grazie ai nuovi progetti in cui sta investendo. Per questo consideriamo non giustificato lo sconto di valutazione nei confronti di Visa ed in assoluto la valutazione di American Express è troppo bassa.
Valutazione
A questi livelli Visa tratta a 24 volte gli Utili attesi per quest’anno (settembre), 21 volte su 2023, 0,9% dividend yield più 4% della capitalizzazione in riacquisto di azioni proprie, circa 4% Free Cash Flow Yield.
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