Analog Devices: risultati e guidance molto buoni per il Re dei chip analogici

Analog Devices: risultati e guidance molto buoni per il Re dei chip analogici

Non tutti i produttori di chip sono uguali. Guardiamo insieme i punti di forza del business dei microprocessori analogici per scoprire i lsti più interessanti di questa società. Dopo pochi mesi si vedono già i frutti del'acquisizione di Maxim

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Trimestrale e guidance sopra le attese

Trimestre forte sopra consensus sia per ricavi che utili per azione, ma questo è il passato, per il futuro la società ha fornito una guidance molto buona.

Guardiamo i numeri: utili per azione a $2,4 con i ricavi che sono arrivati a $2,97miliardi. Gli analisti si attendevano un utile per azione di $2,11 e vendite a $2,83 mliardi.

Ricordiamo che i risultati non sono comparabili rispetto all'anno scorso perché includono anche l' integrazione di Maxim: un' ottima acquisizione da circa $20 miliardi.

La guidance per trimestre in corso è davvero molto forte: ricavi a $3,05bn con un margine di errore +/- $100 milioni vs consensus di $2,89bn e Utili per Azione a $2,42 con un margine di errore tra +/ - $0.10 ben sopra il consensus di $2.16.

Le valutazioni

A questi livelli il titolo tratta a 19 volte gli utili pr fine ottobre (quando termina l' anno fiscale) 2022, 16,5 volte su 2022, con 1,8% di dividend yield e una generazione di cassa strutturalmente buona.

Gli utili per Azione previsti dal consensus 2022 sono però fermi a "solo" $8,76 e 2023 circa $10: per noi assolutamente troppo conservativi ossia vediamo un significativo " earning momentum " ( importanti rialzi delle stime di utili da parte degli analisti in particolare sul 2023).

La carta d'identità del Re dei chips analogici

Cerchiamo di spiegare ora perché Analog Devices è il Re dei chips analogici che hanno caratteristiche particolarmente attrattive anche da un punto di vista di business model.

Analog Devices è uno dei leader nel mercato dei semiconduttori analogici che è un segmento particolarmente attraente per tre motivi:

1. Le società produttrici hanno un'elevata diversificazione in termini di clienti e prodotti

2. Le più grosse società hanno un vantaggio competitivo dal punto di vista tecnologico. La riduzione delle dimensione di un chip analogico ( ossia la legge di Moore per avere microchip sempre più potenti e con un minore consumo di energia) è particolarmente difficile per una serie di motivi: le più grandi società con più ricerca e sviluppo e maggiori capacità di investimento possono quindi essere avanti con microchip più piccoli rispetto ai concorrenti

3. I chips analogici hanno una vita media di prodotto piuttosto lunga così come gli apparati per produrli con il risultato di essere meno capital intensive ( rapporto investimenti / vendite minore) quindi avere una generazione di cassa strutturalmente più alta rispetto ad altri segmenti del mercato dei semiconduttori.

La fusione con Maxim

Con l'acquisizione di Maxim Integrates la nuova società è diventata letteralmente una potenza in questo mercato.

Proviamo a spacchetare i ricavi del gruppo prima della fusione:

Communication 30%, automotive 22%, Industrial 20%, Space 13%, Digital healthcare 8%, altro 7%.

Poi, facciamo la stesa analisi per Maxim, suddivisione dei ricavi:

Industrial 30%, Automotive 30%, Consumer 20%, Communication 20%.

Il prezzo pagato da Analog Devices per acquisire Maxim ( circa $20bn) non è assolutamente alto e le sinergie potenziali fra le due società sono molto elevate. L' acquisizione è stata fatta esclusivamente tramite azioni senza nessuna componente di cash.

L' operazione accrescerà i flussi di cassa combinati da subito e gli utili per azione combinati entro 18 mesi dal completamento dell' acquisizione avvenuta formalmente a fine agosto dell' anno scorso, cioè già da fine di quest' anno.

Come sempre sono state necessarie le approvazioni dei regolatori / antitrust dei vari paesi e come quasi sempre accade la più incerta era quella cinese, arrivata per ultima.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: ADI
Isin: US0326541051
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