Ancora focus sulle trimestrali a Wall Street

Dopo i positivi risultati diffusi la scorsa settimana da parte delle grandi banche USA, ora l’attenzione sarà rivolta agli istituti regionali, con un occhio in particolare sui loro depositi a garanzia di futuri possibili stress, mentre aumentano le previsioni su un nuovo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
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Future piatti a Wall Street
Wall Street verso un’apertura piatta ad inizio di una settimana che si caratterizzerà soprattutto per le trimestrali negli Stati Uniti.
A circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali a New York, i future sul Nasdaq restano fermi, mentre guadagnano appena lo 0,10% quelli sul Dow Jones e sullo S&P500.
In aumento i rendimenti dei Treasury USA, con il decennale che aggiunge lo 0,55%, arrivando al 3,541%, e il biennale in salita dello 0,80%, al 4,1343%.
Nuovi rialzi Fed
Venerdì il dato sulle vendite al dettaglio (-1% mensile) e le indicazioni arrivate circa il proseguimento della politica monetaria restrittiva da parte della Federal Reserve avevano fatto chiudere i principali indici in rosso di circa mezzo punto, anche se nelle cinque sedute il Dow Jones aveva chiuso con il quarto rialzo settimanale consecutivo (+1,2%), mentre per lo S&P500 (+0,8%) e per il Nasdaq (+0,3%) si è trattato del quarto aumento nelle ultime cinque settimane.
Christopher Waller, componente del Board dei governatori della Federal Reserve, ha dichiarato di essere favorevole a un’ulteriore stretta monetaria per ridurre l’inflazione, ancora alta e persistente, nonostante le incertezze portate dal recente stress sul settore bancario.
Anche il Ceo di JP Morgan, Jamie Dimon, riteneva “che i mercati e gli americani dovrebbero tenersi pronti alla probabilità di tassi di interesse più alti, per un periodo di tempo più lungo”.
Il numero uno dell’istituto ha avvertito anche che esiste il rischio di “altri fallimenti di banche”, dopo il crac della banca californiana Silicon Valley Bank (SVB) del mese scorso.
Secondo Tina Teng, analista di mercato presso Cmc Markets, i risultati trimestrali migliori del previsto per grandi banche come JP Morgan, Citigroup e Wells Fargo hanno spinto al rialzo le aspettative sui tassi Usa e attualmente il CME FedWatch Tool quota all’82,9% un rialzo da 25 punti base per la riunione prevista i primi di maggio.
Bancari e trimestrali
Dopo i risultati oltre le attese delle grandi banche USA, l’attenzione si concentra sulle banche regionali, al centro di turbolenze lo scorso mese, in un contesto di rinnovata preoccupazione per una prossima recessione.
Prima dell’apertura hanno già comunicato i loro numeri State Street e M&T Bank con risultati alterni, con il focus in particolare sulle conseguenze dello stress bancario sui loro utili.
“Finora i numeri visti sono stati incoraggianti e hanno placato i timori sulla redditività delle banche. Ma le cose si faranno più difficili in futuro”, prevede Stuart Cole, capo macroeconomista di Equiti Capital.
“Per le banche regionali, la redditività soffrirà perché saranno costrette a concentrarsi sulla garanzia di un’adeguata liquidità piuttosto che sui prestiti, mentre per le banche più grandi si prospettano tempi più difficili in presenza di segnali di rallentamento dell’economia”.
Le altre trimestrali
Questa settimana sono attese altri grandi istituti statunitensi, tra cui Goldman Sachs Group, Bank of America e Morgan Stanley.
Secondo i dati di Refinitiv, gli analisti prevedono un primo trimestre 2023 con profitti per le società dello S&P 500 in calo del 4,8% rispetto al periodo precedente, con un leggero miglioramento rispetto alle previsioni della settimana scorsa, che prevedevano un calo del 5,2%.
Infine, tra le altre società mercoledì sarà il turno di Tesla e Netflix, tra le altre, mentre martedì quello di Lockheed Martin e venerdì si attenderà Procter & Gamble.
Notizie societarie e pre-market USA
Alphabet (-4%): Samsung stava considerando di sostituire Google con Bing di Microsoft (+1%) come motore di ricerca predefinito sui suoi dispositivi, secondo indiscrezioni del New York Times.
HP Inc (+2%): JP Morgan aggiorna il titolo a ‘overweight’ da ‘neutral’, aumentando il PT a 35 dollari dai 30 dollari precedenti dopo aver alzato le stime sui ricavi dell'unità sistemi personali di HP e prevede che la crescita sarà guidata dal segmento consumer.
Moderna (+1%): il suo vaccino sperimentale contro il cancro a mRNA realizzato con Merck (-0,20%) ha ridotto del 44% il rischio di morte o di recidiva del tumore della pelle più letale rispetto alla sola immunoterapia Keytruda di Merck.
M&T Bank Corporation (+4%): utile di 4,01 dollari per azione nel trimestre, oltre le attese degli analisti di 3,99 dollari (Refinitiv) e accantonamenti per 159,1 miliardi di dollari rispetto ai 161 miliardi del consensus.
State Street STT (-8%): utili peggiori del previsto per il primo trimestre per 1,52 dollari per azione rispetto a 1,57 dollari dello stesso periodo del 2022, mentre gli analisti si attendevano 1,64 dollari.
Prometheus Biosciences (+70%): acquisizione da 11 miliardi di dollari da parte di Merck annunciata ieri, acquisendo così un promettente trattamento sperimentale per la colite ulcerosa e il morbo di Crohn e rafforzando la propria presenza nel settore immunologico.
Raccomandazioni analisti
Microsoft
Stifel Nicolaus: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 290 USD a 310 dollari.
JP Morgan
RBC: confermato ‘buy’ e target price a 132 dollari.
Delta Air Lines
BofA Securities: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 43 USD a 40 dollari.
Morgan Stanley: ‘neutral’ incrementato da 65 a 70 USD.
Chevron
Raymond James: ‘buy’ e prezzo obiettivo diminuito a 208 USD dai precedenti 212 dollari.
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