Ancora incertezza a Wall Street guardando alla Fed

Dubbi sull’entità del futuro rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve che, dopo quattro aumenti consecutivi da 75 punti base, potrebbe proseguire sullo stesso ritmo vista la forza dell’economia USA confermata dai dati macroeconomici.
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Wall Street incerta
Future di Wall Street in cerca di una direzione chiara dopo il crollo della seduta di ieri arrivato per i timori di un prolungato intervento della Federal Reserve dopo che i dati positivi del settore dei servizi hanno offerto ulteriori prove della forza dell'economia statunitense, nonostante una serie di forti aumenti dei tassi di interesse.
A circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni, i contratti sul Nasdaq guadagnano leggermente (+0,20%), mentre non si muovono dalla parità quelli sul Dow Jones e sullo S&P500.
Fed sullo sfondo
La settimana prossima (13-14 dicembre) è previsto il meeting del FOMC della Fed, pronto ad alzare nuovamente i tassi di interesse.
Se dopo quattro rialzi consecutivi da 75 punti gli analisti si attendevano una mossa da 50 pb, il rapporto sull’occupazione diffuso venerdì confermava lo stato di salute dell’economia con la creazione di (263 mila) posti di lavoro maggiore delle attese (200 mila), mentre ieri anche la performance (+56,5%) del terziario ad ottobre (ISM) sorprendeva le previsioni (-53,3%), diffondendo il dubbio di una stretta monetaria dello stesso livello delle precedenti.
“Siamo ancora una volta in un territorio di attesa, con gli investitori che desiderano ardentemente che la Fed allenti il ritmo dei rialzi dei tassi e che quindi considerano ogni buona notizia sull’economia come una cattiva notizia, perché ritarderà il tanto sospirato cambio di rotta”, scriveva in una nota Russ Mould, direttore investimenti di AJ Bell.
Dati macro
Il calendario di oggi appare abbastanza povero, con i dati più importanti rappresentati dalla bilancia commerciale ottobre (migliore delle attese a -78 miliardi di dollari) e l’ultimo Redbook sulle vendite al dettaglio USA.
Quando in Italia saranno le 18 sarà il turno delle previsioni energetiche a breve termine dell’Energy Information Administration, mentre alle 22:30 (italiane) sono attese le stime settimanali sulle scorte di greggio USA.
Il dato più importante della settimana verrà rilasciato venerdì, quando l’indice sui prezzi alla produzione del mese di novembre dovrebbe indicare un aumento del 7,2% su base annua, rallentando così leggermente rispetto al +8% di ottobre.
Tassi e utili
Quest’anno lo S&P500 ha visto un calo del 16,1% fino a questo momento e, secondo i dati Refinitiv IBES, gli analisti si attendono che le società dell’indice registreranno un calo dello 0,6% degli utili nel quarto trimestre, cambiando rotta dopo l’aumento del 4,4% del periodo precedente.
“Sebbene i rialzi dei tassi di interesse sembrino aver raggiunto l’obiettivo di contenere l’inflazione, temiamo che l’aumento dei costi di finanziamento e la compressione del costo della vita nelle principali economie possano portare a recessioni su base regionale nel corso dell’anno prossimo”, prevede Geir Lode, Head of Global Equities di Federated Hermes.
Questo, prosegue l’esperto, “limiterà la crescita degli utili societari, frenando potenzialmente ulteriori guadagni sui mercati azionari ed eliminando ogni possibilità di un rapido rimbalzo che molti attendevano dopo le difficoltà del 2022”.
“Sebbene i mercati appaiano più forti, riteniamo che le sfide da affrontare siano ancora tante e quindi sarà importante mantenere un portafoglio diversificato e un’attenta gestione dell'esposizione al rischio”, avvisa Lode.
Notizie societarie principali e relativi movimenti nel pre-market USA
PepsiCo (+0,20%): indiscrezioni del Wall Street Journal parlano di un taglio da centinaia di posti di lavoro nelle sedi nord-americane delle divisioni snack e bevande.
GameStop (+1%): il sito web specializzato Axios parla di una serie di licenziamenti avviata all’interno del team al lavoro sul portafoglio blockchain.
Vivint Smart Home (+31%): verrà acquistata da NRG Energy (-5%) per 12 dollari per azione e un controvalore totale di 2,8 miliardi di dollari.
MEI Pharma (-40%): verrà interrotto lo sviluppo del suo farmaco antitumorale zandelisib realizzato in collaborazione con Kyowa Kirin, con conseguente taglio della forza lavoro pari al 30%.
Signet Jewelers (+8%): alzate le previsioni di vendita e di profitto annuali e ora si attende un fatturato di 7,77-7,84 miliardi di dollari rispetto alla precedente previsione di 7,60-7,70 miliardi.
Textron (+9%): ha ottenuto il contratto dall’esercito degli Stati Uniti per la fornitura del suo elicottero di nuova generazione Bell V-280.
Raccomandazioni analisti
Pfizer
Credit Suisse: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 55 dollari.
Lockheed Martin
Jefferies & Co.: confermato ‘neutral’ e target price alzato a 525 USD dai precedenti 500 dollari.
Hewlett Packard Enterprise
Loop Capital: ancora ‘neutral’ e prezzo obiettivo aumentato da 14 USD a 17 dollari.
Oracle
Barclays: di nuovo ‘neutral’ e aumento del target da 70 USD a 81 dollari.
SalesForce.com
Credit Suisse: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto a 225 USD dai 250 dollari precedenti.
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