Ancora modalità risk-off a Wall Street in avvio della ‘Fed week’

Ancora modalità risk-off a Wall Street in avvio della ‘Fed week’

Scontato l’aumento da 75 punti base, gli analisti si interrogano su un possibile rialzo fino a 100 punti per la Federal Reserve, attesa iniziare il suo meeting nella giornata di domani, per poi decidere sulla sua politica monetaria mercoledì.

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Future in rosso

Si prospetta una nuova giornata di cali a Wall Street dopo una settimana difficile che ha visto l’indice S&P500 perdere quasi il 5% e registrando la peggior performance dal 17 giugno.

Oggi i future di New York cedono circa l’1%, anticipando una possibile nuova stretta monetaria da parte della Fed alla fine del meeting che inizierà domani.

“La settimana inizia in modalità risk-off mentre i mercati si preparano a una raffica di riunioni delle banche centrali”, spiegano gli analisti di Danske Bank in una nota.

Oltre alla Fed, infatti, in settimana (giovedì) sono attese anche le decisioni della Bank of England e della Bank of Japan, entrambe attese aumentare i propri tassi, mentre per lo stesso giorno si attenderanno anche le decisioni degli istituti centrali di Indonesia, Sud Africa, Turchia e Svizzera, tutte pronte a nuove strette, alimentando ulteriormente la volatilità sui mercati.

Rialzo da 75 punti base?

Fino a mercoledì “tutti gli occhi saranno puntati sulla riunione della Fed di mercoledì, con gli investitori che considerano già fatto un rialzo di 75 punti base e alcuni che chiedono un rialzo ancora più consistente”, aggiungono dalla banca.

Da Goldman Sachs hanno ridotto le loro previsioni di crescita dell’economia USA per il 2023 dal +1,5% al +1,1%, proprio a causa della politica monetaria più restrittiva della Fed.

L’istituto centrale, prevedono dalla banca, aumenterà i tassi di 75 punti questa settimana, per poi incrementare di altri 50 punti base a novembre e a dicembre, pertanto il tasso sui Fed Funds raggiungerà un picco del 4-4,25% entro la fine dell’anno.

Anche un sondaggio tra economisti condotto dal Financial Times indica che il costo del denaro Usa, per la maggioranza, dovrebbe arrivare al 4% entro fine anno, per restare tra il 4% e il 5% nel 2023.

Occhi all’inflazione

L’ennesimo rapporto sull’indice dei prezzi al consumo negli USA, però, ha aumentato le pressioni sulla Banca centrale guidata da Jerome Powell, aprendo la possibilità ad un aumento addirittura di 100 punti base.

“Sebbene il mercato possa ipotizzare un aumento di 100 punti base, non credo che la FED deciderà di farlo, preferendo invece sottolineare che non rallenterà il ritmo dei rialzi finché non ci sarà una certa moderazione dell'inflazione”, prevede Eric Winograd, Senior VP e US Economist di AllianceBernstein, sottolineando come sia “chiaro che ciò non è ancora avvenuto, pertanto ulteriori aumenti consistenti (50 o 75 punti base) restano probabili nei prossimi mesi”.Piuttosto che “sollecitare una mossa più drastica alla prossima riunione (come un rialzo più consistente), gli ultimi dati sull’inflazione depongono a favore di uno spostamento verso l’alto dei ‘dot’, ossia le previsioni a breve e lungo termine dei funzionari della FED sul tasso sui Fed Funds”, secondo gli economisti PIMCO

“Le nuove proiezioni saranno rese note in occasione della riunione di settembre e ci aspettiamo di vedere un tasso terminale medio più alto, pari al 4,5%, il che suggerisce che la FED avrebbe ancora della strada da fare nel processo di rialzo dei tassi prima di passare al mantenimento del tasso sui Fed Funds, poiché il ritmo più graduale della disinflazione richiede una politica più aggressiva nel tentativo di evitare un ulteriore aumento delle aspettative di inflazione”, affermano Tiffany Wilding e Allison Boxer.

Azionario volatile

Guardando alla Fed, resta l’alta volatilità sul mercato azionario. “L’equity deve ancora scendere, perché i mercati azionari non hanno ancora prezzato una recessione”, afferma Alessio de Longis, senior portfolio manager di Invesco, il quale si attende “una recessione nei prossimi 12 mesi, poiché la Fed aumenterà aggressivamente i tassi per ridurre l’inflazione”.“Gli alti e bassi dei mercati azionari possono risultare fastidiosi, al punto da spingere qualcuno a considerare gli investimenti in  azioni come pura speculazione e, nel breve termine, a volte, può sembrare che sia così”, afferma Thomas Lehr, capital markets strategist di Flossbach von Storch, ritenendo però che “il calo dei prezzi non deve essere di per sé una cosa negativa”. 

Al contrario, spiega Lehr, “ci sono abbastanza aree in cui troviamo ‘ottimo’ il calo dei prezzi, perché possiamo individuare le occasioni valutandone il rapporto tra prezzo e valore. La mia posizione nella scala tra speculazione e investimento dipende da quanto concretamente e solidamente ritengo di poter determinare il valore di un investimento negoziato in Borsa”.

Notizie e principali movimenti nel pre-market USA

Tesla (-1%): le autorità di Shanghai hanno dichiarato che il produttore di auto elettriche ha completato un progetto di espansione della capacità produttiva presso il suo stabilimento nella città cinese.

Amazon (-1%) ha sospeso la costruzione di nuovi magazzini in Spagna fino al 2024, secondo quanto riportato dalla stampa spagnola, a causa del rallentamento degli acquisti online dovuto alla pandemia.

Wix.com Ltd (+5%): il 9% del suo capitale è stato acquistato da Starboard Value, come risulta da un documento.

Larimar Therapeutics (+5%): la FDA ha parzialmente revocato la sospensione clinica della sperimentazione del farmaco per il trattamento dell'atassia di Friedreich (FA), una malattia rara che causa danni progressivi al sistema nervoso e problemi di movimento.

Virios Therapeutics (-60%): ha dichiarato che il suo farmaco antivirale IMC-1 non è risultato statisticamente significativo nella riduzione del dolore rispetto al placebo in pazienti affetti da fibromialgia, un disturbo caratterizzato da dolore generalizzato (a volte grave).

Raccomandazioni analisti

Goldman Sachs

BofA Securities: da ‘buy’ a ‘neutral’ e target price a 16,50 dollari.

Adobe

Wells Fargo Securities: da ‘buy’ e ‘neutral’, con prezzo obiettivo rivisto al ribasso da 310 USD a 425 dollari.

Royal Caribbean Cruises

Stifel: ‘buy’ e target price aumentato a 70 dollari dai precedenti 60 USD.

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