Anima Holding raccoglie i frutti della mossa di Crédit Agricole su Banco Bpm

Anima Holding raccoglie i frutti della mossa di Crédit Agricole su Banco Bpm

Il gruppo di risparmio gestito è detenuto al 19% da Banco Bpm e secondo gli analisti potrebbe uscire rafforzata da un’integrazione tra l’istituto italiano e Crédit Agricole.

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Spunto di Anima

La mossa di Crédit Agricole di acquistare il 9,2% di Banco Bpm attira forti acquisti anche su Anima Holding, partita con un rialzo del 9% (4,37 euro per azione).

Bpm, infatti, è il maggiore azionista di Anima, detenendo una partecipazione pari al 19,38%, destinata a superare il 20% dopo la cancellazione del 6% di azioni proprie.

Inoltre, Crédit Agricole è l’azionista di controllo con quasi il 70% di Amundi, accredita in passato di un interesse per Anima.

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Anima rafforzata secondo analisti

Gli analisti ritengono che l’operazione Crédit Agricole-Banco Bpm, dossier che avevano già commentato in occasione delle indiscrezioni degli scorsi mesi, potrebbe permettere ad Anima di uscire rafforzata da un'aggregazione tra i due istituti. Equita Sim, in un'analisi pubblicata a fine febbraio, evidenzia che il Banco, oltre a essere il primo socio, “rappresenta il principale partner strategico di Anima, con un contratto di distribuzione fino al 2037, masse di circa 45 miliardi e una penetrazione sul totale dei fondi della clientela della banca del 69% circa”.

La sim sottolinea, inoltre, che “il contratto di distribuzione prevede protezioni significative per Anima, tra cui l'accesso esclusivo preferenziale, nessuna way-out fino alla scadenza prevista, livelli minimi da rispettare ed esclusività per alcuni prodotti”, mentre stima che il contratto con la banca rappresenti il 40% delle masse (a esclusione del ramo I).

Bestinver, a suo tempo, aveva fatto notare che il destino di Anima, nel caso di una combinazione tra la banca guidata da Giuseppe Castagna e il gruppo francese, sarebbe quello di una vendita ad Amundi, la società del risparmio gestito del Crédit Agricole che ha una forte presenza in Italia con masse superiori a 220 miliardi di euro.

L’analisi di Websim

“Anima tratta a multipli molto penalizzanti al momento che scontano uno scenario negativo per le prospettive di redditività nel breve per l’effetto mercati”, spiegano da Websim.

Inoltre, dalla sim evidenziano anche “scenari non favorevoli sugli accordi distributivi e commerciali” per Anima: “i principali sono con Banco BPM (scadenza 2037), BMPS (scadenza 2030), Poste (scadenza 2033) e con Credito Valtellinese ora controllata da Crédit Agricole in scadenza nel 2027”.

“Anima è ben gestita ed efficiente con un cost/income in area 20% e genera cassa in maniera significativa. Riteniamo che ai prezzi attuali il titolo sconti solo i timori sull’evoluzione degli accordi distributivi ed escluda invece opportunità sul fronte consolidamento”, aggiungono.

Inoltre, dalla sim ricordano che “rimangono tuttavia da considerare gli aspetti relativi al fatto che Anima è una delle principali società di gestione del risparmio in Italia”, mantenendo la raccomandazione sul titolo a ‘interessante’, con target price a 5,60 euro.

La raccolta di marzo

Ieri il gruppo Anima Holding aveva annunciato i dati relativi alla raccolta del mese di marzo, chiusa (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) positiva per 86 milioni di euro, per un totale da inizio anno positivo di 738 milioni.

A fine marzo, inoltre, le masse gestite complessivamente dal gruppo si attestano a circa 197 miliardi, in incremento di 2 miliardi di euro rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

“Anche in questo difficile mese di marzo, caratterizzato da un’elevata volatilità dei mercati internazionali dovuti al contesto geopolitico, Anima chiude con un dato di raccolta positivo, a testimonianza del buon lavoro fatto dal gruppo sia sul fronte della gestione degli investimenti che del supporto alle reti distributive, fornendo loro tutti gli elementi per aiutare il cliente a meglio comprendere la complessità del momento ed a evitare scelte di breve periodo dettate dall’emotività”, dichiarava Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding

Dopo la diffusione di questi risultati, Banca Akros assegnava un buy a Anima Holding con target price di 5,80 euro.

Stessa raccomandazione di acquisto da parte di Equita Sim, con prezzo obiettivo di 5,20 euro sempre in scia ai dati relativi alla raccolta a marzo, giudicati positivi nonostante il contesto geopolitico.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: ANIM
Isin: IT0004998065
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