Anima punta all’immobiliare e pensa a Castello SGR
Indiscrezioni giornalistiche parlando del possibile acquisto della maggioranza della società italiana attiva nel mercato immobiliare e potrebbe portare ad una diversificazione del business per la società di risparmio gestito.
Anima e l’immobiliare
Anima Holding potrebbe orientare le sue strategie verso il settore immobiliare. Indiscrezioni pubblicate da Il Sole 24 Ore, infatti, parlano di un possibile acquisto della quota di maggioranza di Castello SGR, società di gestione del risparmio immobiliare attiva sul mercato italiano.
Lo schema illustrato dal quotidiano finanziario prevede l’acquisto dell’80% del capitale della SGR, lasciando il restante 20% all’attuale primo azionista (81%), il fondo Oaktree.
Inoltre, Anima comprerebbe quota anche dagli altri soci di Castello, ovvero l’istituto Atesino di Sviluppo (15%) e il management (2,95%).
Secondo calcoli del Sole, il deal avrebbe un valore di 70-80 milioni e sarebbe prossimo alla chiusura, addirittura già nelle prossime ore, anche se Anima non ha rilasciato commenti sulla questione.
La strategia
Il Ceo di Anima, Alessandro Melzi d’Eril, sta cercando da tempo operazioni sugli asset alternativi e il passo su Castello SGR rappresenterebbe la prima mossa dalla sua nomina (2020), puntando ad uno sviluppo in un comparto oggi molto diviso, cercando così di ungere da aggregatore delle SGR attive nel settore, diventando così un operatore multiasset.
“L’espansione nel segmento private markets è una delle opzioni per spingere la crescita degli Asset Under Management (AuM)”, spiegano da WebSim.
“Un investimento di 70/80 milioni è coerente con le disponibilità di Anima per gli M&A fino a 400 milioni e non comporterebbe significative revisioni delle politiche di remunerazione degli azionisti che prevedono un mix di dividendi (payout intorno al 50/60%) e buyback con cancellazione di azioni”, sottolineano dalla sim che sul titolo Anima mantiene una raccomandazione ‘interessante’, con target price a 4,60 euro, di poco superiore ai 4,13 euro di questa mattina (+0,30%).
Diversificare il business
“Il deal andrebbe ad aumentare la diversificazione del business”, secondo Equita sin, “in particolare nel segmento degli alternativi, e potrebbe essere funzionale ad uno sviluppo in un segmento, quello del Real Estate, oggi molto frammentato”.
Se “Anima ha chiuso il 2022 con una NFP di -61mn (ND/EBITDA 0,2 volte)”, possiede “un’ampia disponibilità di cassa (ca. 475 milioni) che le lascerebbe flessibilità anche per altre operazioni”, aggiungono da Equita, mantenendo raccomandazione ‘buy’ sul titolo, con prezzo obiettivo a 4,5 euro.
FSI SGR sale nel capitale
Nel frattempo, dalle comunicazioni diffuse il 21 febbraio 2023 dalla Consob si apprende che il 15 febbraio FSI SGR ha portato la partecipazione detenuta nel capitale di Anima Holding all’8,547%, dopo aver acquisito 24.979.358 azioni ordinarie, pari al 7,3 del capitale della compagnia quotata al MidCap, mediante una procedura di reverse accelerated bookbuilding rivolta ad investitori qualificati e istituzionali e di 4.636.220 azioni acquistate sul mercato.
Successivamente, il 17 febbraio, FSI SGR ha ulteriormente aumentato la partecipazione detenuta nel capitale di Anima Holding, portandola così al 9%.
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